giovedì 21 maggio 2009

Titolo Rcs +46%: è la Borsa, bellezza!

"Niente paura, è la Borsa bellezza!, verrebbe da commentare se nel risiko editorial-affaristico ancora una volta non fosse coinvolto il Ghota della finanza italiana. E se la Consob, l'organo di vigilanza, non facesse, appunto, orecchie da mercante. Già, perché a sponsorizzare a piazza Affari gli acquisti del sofferente titolo Rcs Media Group altri non è se non la mitica Mediobanca. Cioè la banca d'affari di piazzetta Cuccia che con 21,56% delle azioni vincolate nel patto di sindacato è il primo azionista della stessa Rcs Media Group. La cui credibilità, a proposito della promozione suggerita al mercato, equivale, in buona sostanza a quella dell'oste a cui si chiede se il vino della casa è buono. "Più che promossa l'Rcs è stata lanciata in volo...", è l'unico commento decente apparso su Libero diretto da Vittorio Feltri. Accade così tra silenzi (di stampa) e imbarazzi (istituzionali) che ieri, giovedì 21 maggio, il titolo dell'Rcs Media Group, l'holding che edita tra l'altro (o soprattutto) il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport, schizzi in alto di oltre il 46%. Ma come è possibile? si saranno chiesti gli analisti basiti e i piccoli risparmiatori: l'azienda, guidata dal traballante tandem Perricone-Valerio ha appena fornito una trimestrale da brividi (un indebitamento superiore al miliardo di euro con perdite superiori al 40% e un calo dei ricavi netti consolidati pari al 17,7%) e il titolo invece di crollare s'impenna. Ma come è possibile? si saranno chiesti i vari professoroni alla Giavazzi, nonché collaboratori eccellenti del Corrierone: il virus "spagnolo" (l'acquisto risultato catastrofico della società madrilena Unidad Editorial che edita anche il quotidiano El Mundo) sta infettando anche il sangue buono che circola ancora in via Solferino e i padroncini nostri s'affrettano a comprare al solo scopo per tenere in piedi la baracca (e il managment) di via Solferino? Ma come è pensabile un simile rimbalzone borsistico? si saranno chiesti gli osservatori più attenti dopo che sia la direzione del Correrione (meno 15% in aprile), Flebuccio de Bortoli, che la redazione hanno giudicato "inaccettabile" il piano dei tagli (200 milioni di euro) suggerito dal nipotino Giorgio Valerio. Lo stesso indicatore che, secondo gli analisti-osti di Mediobanca, avrebbe fatto decollare il titolo in piazza Affari. Gli unici a brindare oggi saranno stati gli azionisti fuori del patto di sindacato, l'immobiliarista romano, Pier Luigi Toti, e il re delle cliniche lombarde, Giuseppe Rotelli, che fin qui con i titoli Rcs avevano accumulato soltanto svariati milioni di minus valenze. Tutto della serie è la Borsa bellezza!" (Da Dagospia). Nella foto, il presidente di Mediobanca Cesare Geronzi.

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