Montanari e Neroni: edilizia, stop alla deregulation della Masini e di Berlusconi
"Sei milioni e 150mila metri cubi di nuove costruzioni, 800mila metri cubi di cemento armato, 3 milioni di metri cubi di sabbia, ghiaia e inerti da estrarre da nuove cave. Una colata di cemento che produrrà un aumento di immissioni di anidride carbonica nell'aria di 712mila tonnellate. Il consumo del suolo nella nostra città sarà pari a 2 milioni e 80mila metri quadrati di territorio cementificato. Sarebbe come costruire quasi un altro centro storico, dato che la circoscrizione 1 di Reggio misura 2.8 Km quadrati". Sono i dati snocciolati da Pinuccia Montanari, assessore comunale all'ambiente uscente, candidata al consiglio comunale e provinciale di Sinistra e Verdi per Reggio e da Giuseppe Neroni, coordinatore provinciale dei Verdi e candidato al consiglio comunale per Sinistra e Verdi, se il piano casa di Berlusconi venisse attuato nel nostro Comune. La simulazione è stata effettuata prendendo come base di riferimento il protocollo d'intesa firmato tra regione e governo sul piano casa, considerando un aumento di cubatura del 20% per abitazioni mono e bifamiliari e tenendo presente che nella città di Reggio Emilia sono presenti 20mila e 500 abitazioni mono e bifamiliari che rientrano nella possibilità di usufruire dell'aumento di cubatura. All'incontro era presente anche Angelo Bonelli, ex capogruppo dei Verdi alla Camera e membro della segreteria nazionale dei Verdi, autore di un importante studio sugli effetti del piano casa di Berlusconi sul territorio. La Montanari e Neroni hanno detto che "il Comune di Reggio, con il suo Psc (Piano strutturale comunale), sta cercando di porre un freno alla costruzione di nuove abitazioni" e che il motivo per cui Sinistra e Verdi in Provincia non ha concluso un accordo con il Pd, è dovuto al fatto che "la presidente uscente, Sonia Masini, non ha accettato di impegnarsi per contenere il consumo del territorio rendendo più stringenti i criteri pur presenti nel Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale)". Rincarano la dose i due Verdi: "La Masini ci ha invece richiesto come pregiudiziale l'adesione incondizionata al Ptcp (il piano territoriale di coordinamento provinciale); cosa per noi inaccettabile, vista la caratterizzazione espansiva del piano che permette una cementificazione massiccia della provincia simile a quella passata che ha visto la Provincia di Reggio primeggiare in Italia in consumo del territorio.
Concludono i due esponenti di Sinistra e Verdi per Reggio: "Le nostre proposte sono invece un piano che introduca l'obbligo per le nuove costruzioni di essere realizzate con criteri di efficienza e risparmio energetico. Vogliamo puntare sul solare termico e sul fotovoltaico. Per le vecchie costruzioni servono poi incentivi e aumenti delle detrazioni per le ristrutturazioni e per le riconversioni ecologiche delle case. Diciamo no alla deregulation edilizia perché rappresenterebbe l'assalto al territorio , al paesaggio e ai beni storici e culturali".
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