mercoledì 20 maggio 2009

Riccò: due o tre cose che so sulla scuola di Bagno

All'inizio dell'estate del 2006 ci fu un incontro tra l'assessore Iuna Sassi ed i genitori degli scolari, essi chiedevano l'ampliamento e la sistemazione della scuola elementare. Era una coda delle richieste avanzate in periodo elettorale al candidato Delrio. L'assessore prese l'impegno di fare una assemblea a settembre, sempre del 2006 per presentare un progetto. Dopo quasi un anno, nel 2007, non si ebbero ancora notizie, a quel punto iniziò una prima raccolta di firme (circa 200), per sollecitare un incontro. La documentazione fu inviata al Sindaco con tanto di protocollo ed a Graziano Vecchi presidente della 6a circoscrizione. Quanto all'assessore il promotore dell'iniziativa aveva perdute le speranze. Io stesso feci un telefonata al gabinetto del Sindaco per sollecitare l'attenzione, un signore del suo gabinetto mi disse che dovevo seguire la via gerarchica. Insomma un ammonimento per fuorigioco, oltre la linea consentita dal campo. A quanto mi è data di sapere, l'attuale protesta dei genitori appartiene ad una iniziativa successiva a quella che ho descritto, ma evidentemente non ha avuto più fortuna della prima. Adesso il Comune mette sul tavolo un progetto, e questo è positivo, ma piuttosto che motivare il ritardo con giustificazioni improbabili, il Sindaco dovrebbe chiedersi perché, almeno in certi casi, sia così difficile per i cittadini parlare con gli amministratori. Io voterò Delrio perché valuto il programma politico concordato dalla sua coalizione per il Comune una cosa seria, tuttavia non sottovaluto l'esigenza di compiere un deciso avanzamento dell'apertura verso i cittadini. La strada imboccata con il bilancio partecipato va nella direzione giusta ma c'è da chiedersi perché in quella occasione non venne posta la questione della scuola come priorità. Qualcosa non ha funzionato ma sbaglia chi prende per strumentalizzazioni elettorali, che pure ci sono, con le proteste fondate su ragioni sacrosante. C'era una volta un sindaco di Reggio che respingeva tutte le proteste dei cittadini, era convinta che fossero manovre dei perfidi alleati della Margherita, ella non si rendeva conto che la nascita di decine di comitati in un periodo di crescita demografica abnorme e il declino dei partiti avrebbe dovuto spingere il Comune a stare al passo con i movimenti spontanei. I cittadini senza i partiti avevano ed hanno sempre meno canali di trasmissione della loro volontà, è logico che si organizzino da soli per diventare interlocutori diretti delle istituzioni. Quel sindaco, Antonella Spaggiari, alle analisi politiche preferiva prendere la scorciatoia che portava nel territorio infido degli agguati e dei complotti contro la sua persona. E' finita come è finita, si è alleata con il centro destra però sostiene che è rimasta di sinistra, ha contribuito a cementificare Reggio però sostiene che non si può più andare avanti costruendo così tanto come ha fatto Delrio. Dio li fa poi li accompagna dice l'adagio, così è finito al suo seguito anche Graziano Vecchi che per la nuova scuola di Bagno, da Presidente della circoscrizione, a quanto è dato sapere non ha fatto molto, oggi sembra redento, lo vedo combattivo per farla al più presto e attiva il solito scaricabarile delle responsabilità. Un delitto politico in perfetto stile burocratico.

Gian Franco Riccò

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