martedì 26 maggio 2009

Il Garante della privacy: “Vietato l’invio di sms senza il consenso dell’interessato”

"In base alla disciplina di origine comunitaria vincolante per il legislatore nazionale, alcune particolari modalità di comunicazione richiedono il consenso specifico di abbonati a servizi di comunicazione elettronica, compresi gli abbonati a servizi di telefonia mobile e gli utilizzatori di schede di traffico prepagato (invio di fax, di messaggi tipo Sms o Mms; chiamate telefoniche preregistrate; messaggi di posta elettronica). Il consenso, che anche in questo caso può essere acquisito una tantum, deve comunque precedere la chiamata o il messaggio e deve essere raccolto sulla base di formule chiare che specifichino espressamente la finalità di propaganda politica o elettorale. Non è possibile ricorrere a modalità di silenzio-assenso". (Propaganda elettorale: il "decalogo" del Garante - 7 settembre 2005
(G.U. del 12 settembre 2005 n. 212).
Questo è quanto stabilito dal provvedimento del Garante della privacy per quel che riguarda i messaggi elettorali inviati via sms. Si può trovare questo materiale sul sito del garante. In molti testimoniano invece che nessun consenso, precedente alla chiamata e al messaggio, è stato chiesto per l'invio di sms da parte del comitato elettorale di Sonia Masini (che fra l'altro non può essere generico, ma specifico e manifestato liberamente, come prescrive il garante). Lasciamo alla presidente della Provincia trarre le debite conclusioni dopo la lettura delle disposizioni del Garante della privacy.

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