
A livello nazionale il clima politico e sociale è diventato per me, donna di sinistra e ambientalista, a dir poco "indigesto". Il proliferare di furbi e furbetti, di chi urla più forte, di chi si fa fotografare con la velina di turno, di chi insulta gli altri, di chi si professa credente e poi agisce da mascalzone, di chi vuole imporre il proprio modello a tutti e demonizza chi la pensa diversamente, di chi – da uomo – vuole decidere sul corpo delle donne – di chi vuole mettere un fucile in mano ai ragazzini – di chi è orgogliosamente razzista pur negandolo – di chi inquina e fa ogni genere di abusi e resta impunito - di tutti quei personaggi squallidi ed omologati che fanno solo il proprio meschino interesse, non importa a spese di chi. Questo paese non mi piace affatto, la sua classe dirigente non mi rappresenta, il modello dominante è non solo pericoloso ma ci sta portando sull'abisso di una società darwiniana, di lotta per la sopravvivenza e devastazione del territorio. Tutto ciò grazie al governo di centrodestra ed ai media compiacenti e complici. Non vorrei davvero che la mia città facesse la stessa triste fine. Certo non siamo più un'isola felice ma qui i servizi ancora funzionano, nonostante i pesanti tagli al welfare da parte del governo nazionale. Per questo ho deciso di impegnarmi in questa campagna elettorale a sostegno del sindaco Delrio, che è il candidato che meglio riassume in sé la forza delle idee ed il pragmatismo dell'azione, tipico della nostra terra emiliana. Con coerenza, nella lista "Sinistra e Verdi" intendo dare il mio piccolo contributo sui temi del lavoro e dell'ambiente, sulla vivibilità dei nostri quartieri, sulle piccole cose così come sulle grandi scelte di fondo per la città ed i suoi cittadini, nuovi e vecchi. Io sono fiera della mia reggianità, so parlare in dialetto e amo la nostra cucina ma so anche l'inglese, mi piace confrontarmi che altre culture, conoscere gente nuova, diversa da me ma non per questo meno interessante. In estrema sintesi: non voglio una città-fortino di soli cittadini reggiani (ariani), ma una città accogliente e multietnica, nel pieno rispetto della libertà e dei diritti e doveri da parte di tutti. Le difficoltà che stiamo incontrando, soprattutto dal punto di vista economico e di tenuta del tessuto sociale, vanno affrontate insieme, con coraggio e coerenza, senza cadere nella trappola della guerra fra poveri, che ci porta a prendercela con chi è messo peggio di noi - giusto per spirito di rivalsa, affrontare la sfida della crisi con una visione nuova ed eticamente corretta del vivere in comunità ed una riconversione alla cosiddetta "green economy" che può portare nuova prosperità e sviluppo senza danneggiare l'ambiente che ci circonda e che abbiamo il dovere di preservare per i nostri figli.
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