Il silenzio delle innocenti
"La stanza dei regali. Ogni politico o imprenditore che ha l'onore di essere invitato da Silvio Berlusconi ad Arcore rimane sempre colpito dallo stesso dettaglio: una camera intera che il Cavaliere ha adibito come deposito per i doni da dare agli ospiti. È da lì che entra o esce con pacchi di valore più o meno alto, a seconda del rango e del prestigio di chi ha il privilegio di andare a casa sua. Insomma, il premier è generosissimo. Come del resto ha tenuto a precisare Niccolò Ghedini, suo legale di fiducia nonché deputato, l'altra sera da Michele Santoro, nella puntata di Annozero sull'affaire Noemi e la misteriosa festa di Casoria. Gioielli e orologi sono il suo cavallo di battaglia. Ne ha donati centinaia e centinaia in questi tre lustri di Seconda Repubblica. Negli Stati Uniti, per esempio, hanno calcolato l'entità degli omaggi all'ex presidente Bush: oltre 100mila dollari, compresa una statua in alabastro che raffigura Paride ed Elena e un'annotazione accanto a ogni dono che spiega perché è stato accettato: «Per non offendere il donatore e per non mettere in imbarazzo l'amministrazione americana».All'ex premier britannico Tony Blair ha invece regalato venti orologi. Un record. La lista potrebbe continuare all'infinito e ha subìto un aggiornamento di gusti nel dicembre scorso, quando il capo del governo in vista di un G8 ha fatto shopping di vasi e coppe in una vetreria di Murano. Spesa: 80mila euro. Ma la munificenza del Cavaliere gioca un ruolo speciale soprattutto nelle cene con giovani deputate o attrici o veline a Palazzo Grazioli, residenza romana del presidente del Consiglio. Gli incontri sono conditi da una tipologia di cadeau ben definita. Recentemente, il regista Tinto Brass ha rivelato un episodio che risale al 1987, sette anni dopo il primo incontro tra Silvio e Veronica. Brass girava Capriccio con Francesca Dellera: «Sono stato testimone dell'amore tra Berlusconi e Dellera. Lui perse la testa. Un giorno le mandò un visone tutto bianco e Francesca chiese consiglio a mia moglie (Carla "Tinta" Cipriani, morta due anni fa, ndr): "Che devo fare?". Mia moglie rispose: "Prendilo, cara, prendilo"». E lei lo prese. Per tornare ai tempi d'oggi, il direttore dell'Unità Concita De Gregorio sul suo giornale ha rivelato la storia della farfallina, ornamento delle invitate alle «feste del Presidente». Dopo gli «spettacolini» c'è il regalo, come ha spiegato una testimone: «Ci ha regalato la solita farfalla, le disegna lui. Eccola è questa qui. Ogni tanto incontro una che non conosco con la farfalla al collo e penso ma guarda, anche lei. Una volta, con una, ce lo siamo anche dette: anche tu?». La farfalla, e qui si può cogliere un'inquietante coincidenza con la locandina del Silenzio degli innocenti, è un gioiello di oro e brillanti e fa il paio con un altro segno distintivo delle giovani invitate a Palazzo Grazioli: la Mini. Chi ha avuto in regalo quest' auto dice al Riformista che la sorpresa non arriva subito, alla prima cena. Ma più in là, dopo che c'è stato modo di approfondire il rapporto di amicizia e il dono, poi, non viene mostrato nella sua interezza. Nel senso che il Cavaliere si presenta con delle chiavi in mano, sicuro di colpire l'interlocutrice. Molti sosterranno che questo è solo gossip, solo voci non provate. Niente affatto. Nel giro delle ospitate berlusconiane adesso è il momento della paura e chi parla lo fa rigorosamente in modo anonimo. E non manca chi fornisce la sua versione sulla conoscenza tra la diciottenne Noemi Letizia e il premier, suggellata dalla festa di compleanno a Casoria. Sono racconti crudi, che trasudano veleno, invidia e forse un po' di gelosia. Come quelli sulla satiriasi dell'inquilino di Palazzo Grazioli". Fabrizio D'Esposito, Il Riformista. La foto è tratta da Dagospia.
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