A cinque giorni di distanza dall'emanazione del bando che intende esternalizzare i centri per l'impiego (sarà emanato il 4 giugno), Sinistra e Verdi per Reggio chiede alla presidente Masini che sospenda questa decisione. "La decisione di esternalizzare queste strutture alla fine del mandato – scrive Sinistra e Verdi – non ci pare corretta. Sarebbe meglio affrontare il problema dopo le elezioni. Vanno senza dubbio riviste e attualizzate, anche alla luce della crisi, le loro funzioni. Ma questi centri devono essere mantenuti, soprattutto in un momento difficile come questo. Se il bando della Masini verrà emanato, il primo effetto sarà che rischieranno il lavoro i 70 giovani, contrattisti a termine, che attualmente lavorano in questi centri. Questo è inaccettabile. Sinistra e Verdi chiede alla Masini di sospendere l'emanazione del bando"
sabato 30 maggio 2009
Sinistra e Verdi: la Masini sospenda il bando di esternalizzazione dei centri per l’impiego, a rischio il lavoro di 70 precari
Nuovo inceneritore, centrosinistra diviso. Gennari: si può fare. Ferretti: no, ci sono alternative

Pagliani: la Masini recidiva, ora invia e-mail non richieste

Ferretti al Tai: contro la crisi patto sociale fra istituzioni, aziende e lavoratori
“La crisi richiede una maggiore governance del territorio. C’è bisogno di un patto sociale, fra imprese, lavoratori e sindacati, per rilanciare l’economia, garantire l’occupazione e la coesione sociale”. E’ quanto ha affermato Franco Ferretti, candidato alla presidenza della Provincia, di Sinistra e Verdi per Reggio, ieri pomeriggio al salone del Capitano del popolo nel corso dell’incontro fra i candidati sindaco e presidente della Provincia e il Tai (Tavolo delle associazioni imprenditoriali). Ha aggiunto Ferretti nel suo intervento: “C’è l’esigenza di rilanciare la concertazione fra Comune, Provincia e aziende, passando dall’approccio generalista, che abbiamo avuto in passato, a un lavoro su temi e questioni specifiche più operativo e meno rituale. Dobbiamo pensare a momenti di confronto periodici, diretti e settoriali, fra istituzioni e aziende. Reggio ha le risorse materiali e culturali per potercela fare ad uscire presto dalla crisi”. Ferretti ha sottolineato come stiamo assistendo alla peggior caduta del Pil degli ultimi 30 anni. Ha detto il candidato alla presidenza della Provincia: “Ci sono 5mila domande di disoccupazione che, a fine anno, potrebbero arrivare a 15mila. Serve una risposta di sistema che coinvolga imprese, operatori economici, lavoratori e istituzioni. Tutti si devono prendere la loro parte di responsabilità. Soprattutto per evitare l’esplosione di conflitti sociali. La reazione deve partire dal basso, in attesa di provvedimenti dall’alto che, per ora, sono insufficienti”.
venerdì 29 maggio 2009
Montanari e Neroni: edilizia, stop alla deregulation della Masini e di Berlusconi
Concludono i due esponenti di Sinistra e Verdi per Reggio: "Le nostre proposte sono invece un piano che introduca l'obbligo per le nuove costruzioni di essere realizzate con criteri di efficienza e risparmio energetico. Vogliamo puntare sul solare termico e sul fotovoltaico. Per le vecchie costruzioni servono poi incentivi e aumenti delle detrazioni per le ristrutturazioni e per le riconversioni ecologiche delle case. Diciamo no alla deregulation edilizia perché rappresenterebbe l'assalto al territorio , al paesaggio e ai beni storici e culturali".
Accordo Pdl-Udc per candidare la Spaggiari, Alessandri: "E' vero, il tramite fu Bonferroni". Bordata a Filippi: scelto per portare voti alla zarina

Tutti sugli asinelli di Sinistra e Verdi
Cittadini per Nasuti: "Il protagonista della costruzione del modello extrascolastico reggiano"
Insomma vogliamo una città al cui centro sia il benessere delle persone. Nessuno escluso. Per questo sosteniamo con convinzione l’elezione in Consiglio Comunale di Pierino Nasuti, candidato con la lista “Sinistra e Verdi per Reggio”. Nasuti è il sociologo prestato all’educazione che è stato il protagonista della costruzione del modello reggiano dell’educazione extrascolastica, studiato con interesse in Regione e nel resto d’Italia. E’ la persona che con passione ha dedicato la propria vita professionale a servizio della emancipazione sociale e culturale di generazioni di ragazzi e ragazze della nostra città. Gli siamo grati per la sua disponibilità a spendersi ancora per Reggio Emilia, perché vorremmo che portasse anche nella vita politica cittadina la stessa passione, la stessa competenza e gli stessi valori.
Filippi choc: la Cgil braccio armato della sinistra

Ferretti: lavoriamo per ricostruire la Sinistra
Ferretti, parliamo dal programma. Qual è la vostra posizione riguardo la costruzione di nuovo inceneritore?
Siamo contrari alla sua costruzione. Vogliamo si realizzino invece tutte le alternative possibili : dall'estensione del porta a porta per arrivare a ottenere almeno il 65% di differenziata entro il 2012, agli incentivi per quelle aziende virtuose che porodurranno una quantità inferiore di rifiuti. Inoltre si dovrebbe investire sulle nuove tecnologie come il trattamento meccanico biologico e il sistema del riciclo. Questo non solo gioverà all'ambiente ma permetterà la nascita di numerosi posti di lavoro.
giovedì 28 maggio 2009
La Francescato: no all'inceneritore, è uno schiaffo in faccia a una città virtuosa
“L’inceneritore in questa città è inutile. E’ uno schiaffo in faccia a una realtà virtuosa, a un Comune che viene ammirato in tutta Italia per i suoi risultati per quel che riguarda la raccolta differenziata”. E’ il secco no, all’impianto fortemente voluto da Sonia Masini, di Grazia Francescato, presidente nazionale dei Verdi, che oggi pomeriggio ha incontrato la stampa nella sede di Sinistra e Libertà e Sinistra e Verdi per Reggio in via del Guazzatoio. All’incontro erano presenti Giuseppe Neroni, coordinatore provinciale dei Verdi, Pinuccia Montanari assessore all’ambiente del Comune di Reggio, Fulvio Bucci, candidato al consiglio provinciale di Sinistra e Verdi e Franco Ferretti, candidato alla presidenza della Provincia di Sinistra e Verdi. La Montanari ha sottolineato come la giunta di cui fa parte “abbia dato un grosso contributo con le sue politiche alla riduzione di anidride carbonica” nella nostra provincia e come Reggio sia “il primo comune in Italia come percentuali di raccolta differenziata e al terzo come tariffe più basse per la raccolta rifiuti”. Neroni ha invece parlato di “come si debba potenziare l’economia verde per creare posti di lavoro e tutelare l’ambiente”. Anche la Francescato ha parlato di Green economy sottolineando come si possano creare, con questo strumento, “8 milioni di posti di lavoro in Europa entro il 2020”. Ha detto la Francescato: “Noi abbiamo sempre parlato di Green economy, ora che lo dice anche Obama, iniziano a crederci tutti”. La presidente dei Verdi ha poi parlato delle elezioni europee: “Se non superiamo lo sbarramento del 4% gli altri partiti si divideranno i nostri rimborsi. E’ terribile. Ci vogliono costringere a un bipartitismo coatto, fra Pd e Pdl. Se vince il referendum elettorale, poi, resterà solo il Pdl. Nelle nostre liste abbiamo candidato delle persone in gamba, non vogliamo mica mandare le veline in Europa”. Infine un’ultima battuta sui temi locali e sul mancato accordo in Provincia fra Sinistra e Verdi e la Masini. Conclude la Francescato: “Io rispetto le autonomie dei nostri politici a livello locale. Comunque abbiamo deciso in modo diverso, rispetto al Comune, perché noi valutiamo i contenuti e i programmi e decidiamo solo in base a quelli. Forse è per questo che diamo fastidio”.
Bonetti, il juke box umano canta domenica a Bagnolo per Ferretti e Lisa Clark
Oggi la presidente dei Verdi, Grazia Francescato

E domani arriva Grillo

mercoledì 27 maggio 2009
Sassi: esternalizzazione centri impiego, la Masini si fermi
La seconda parte dell'intervista a Matteo Sassi
Sassi e Ferretti: stop all'esternalizzazione dei centri per l'impiego
“Siamo qua per ribadire il valore strategico dei centri per l’impiego, soprattutto in tempi di crisi economica. Siamo vicini ai lavoratori disoccupati e in cassa integrazione e chiediamo a Sonia Masini di sospendere il bando per la privatizzazione e l’esternalizzazione di queste strutture. Questi centri devono essere messi a disposizione dei lavoratori”. E’ quanto hanno chiesto il candidato presidente della Provincia di Sinistra e Verdi, Franco Ferretti, e il capolista di Sinistra e Verdi in Comune, Matteo Sassi, in un presidio allestito stamattina davanti al centro per l’impiego di via Premuda. Al banchetto di Sinistra e Verdi erano presenti anche Gianfranco Riccò, candidato della lista in consiglio provinciale e Morena Colli, candidata al consiglio comunale. Hanno aggiunto Ferretti e Sassi: “E’ grave che oggi, con una crisi economica così rilevante che investe in modo così significativo la nostra provincia, si risponda con una proposta politica che è in assoluta continuità con le politiche di liberalizzazione e di privatizzazione dell’ultimo decennio e non invece, come si sta facendo in Europa e negli Stati Uniti, con un intervento nell’economia da parte del pubblico”. Concludono i due politici di Sinistra e Verdi: “Chiunque oggi, in Italia e nel mondo, può vedere come la risposta alla crisi sia in netta controtendenza rispetto alle politiche liberiste attuate nell’ultimo decennio. Non si capisce perché a Reggio la Masini debba agire in continuità con queste politiche. Mantenere i centri per l’impiego non vuole dire difenderli così come li abbiamo conosciuti fino ad ora, ma lavorare e renderli più funzionali per trovare una risposta ai nuovi bisogni sociali”.
Grazia Francescato in sede, poi l’incontro sui rifiuti con Ganapini
Giovedì 28 maggio alle 15, nella sede di Sinistra e Libertà e Sinistra e Verdi di via del Guazzatoio 12/B, incontro con la presidente nazionale dei Verdi, Grazia Francescato. Si parlerà della ipotizzata costruzione di un nuovo inceneritore nella nostra provincia e delle alternative possibili, oltre che di altre tematiche ambientali. Sempre sul tema ambiente e rifiuti, ci sarà l'incontro alle 17, in piazza Fontanesi, con il reggiano Walter Ganapini, assessore regionale all'ambiente in Campania.
Ferretti: saremo un pungolo per la Masini
Ferretti, da uno a dieci quanto le è dispiaciuto non essere riuscito a sottoscrivere l'accordo col Pd in Provincia?
Stasera Letta, sabato arriva Bossi

Sinistra e Verdi: "Sms, violate le norme sulla privacy". La Masini: "Stalinisti"

martedì 26 maggio 2009
Il Garante della privacy: “Vietato l’invio di sms senza il consenso dell’interessato”

(G.U. del 12 settembre 2005 n. 212).
Questo è quanto stabilito dal provvedimento del Garante della privacy per quel che riguarda i messaggi elettorali inviati via sms. Si può trovare questo materiale sul sito del garante. In molti testimoniano invece che nessun consenso, precedente alla chiamata e al messaggio, è stato chiesto per l'invio di sms da parte del comitato elettorale di Sonia Masini (che fra l'altro non può essere generico, ma specifico e manifestato liberamente, come prescrive il garante). Lasciamo alla presidente della Provincia trarre le debite conclusioni dopo la lettura delle disposizioni del Garante della privacy.
Letta e Mantovani domani a Reggio

Lo spot di Sinistra e Verdi per Reggio in Comune
Ecco lo spot di Sinistra e Verdi per Reggio in Comune
Bonelli parla del piano casa Berlusconi domani alle 12 nella sede di Sinistra e Verdi
Angelo Bonelli, ex capogruppo dei Verdi alla Camera e membro della segreteria nazionale dei Verdi incontrerà la stampa mercoledì 27 maggio alle 12, nella sede di Sinistra e Verdi e Sinistra e Libertà di via del Guazzatoio 12/B per parlare de "Il piano Casa di Berlusconi. ... gli effetti devastanti sul territorio".
I lavoratori e la crisi, l'incontro con Matteo Sassi è stato spostato alle 18
Ferretti incontra i precari dei centri per l’impiego
Franco Ferretti, candidato alla presidenza della Provincia di Sinistra e Verdi, e una delegazione di Sinistra e Verdi incontreranno domani mattina alle 11.30 i lavoratori precari dei centri per l'impiego sotto alla sede di via Premuda. Seguirà una breve conferenza stampa per richiamare l'importanza del sostegno e del rafforzamento dei centri in questo momento di crisi. Commenta Ferretti: "In Provincia, invece, sta avvenendo l'esatto contrario dato che la presidente Masini sta esternalizzando i centri per l'impiego e mettendo a rischio il posto di lavoro di una trentina di persone".
Bonforte: Ferrigno, non avvelenare il clima a sinistra
la lunga consuetudine e la stima che spero reciproca, mi inducono a rivolgermi a te per aprire una discussione a sinistra che penso sia urgente e non differibile.
Mi pare opportuno, negli ultimi giorni della campagna elettorale, non avvelenare il clima a sinistra nella disperata competizione all'ultimo voto. La differenza di prospettiva fra la mia e la tua posizione politica è chiara. Io, insieme ad altri, penso sia indispensabile un processo di unificazione della sinistra in un unico soggetto politico. Tu, e l'attuale Prc, mi pare pensiate che occorra unificare i soli comunisti. Noto solo che nella mia posizione io “riconosco” i comunisti ed il Prc come interlocutore che ad oggi si sottrae al confronto, mentre nella tua posizione la sinistra non-comunista viene semplicemente negata o abbandonata all'abbraccio con il Pd. Ma non è ovviamente di questo che voglio parlarti, quanto della situazione che si è venuta a creare a Reggio Emilia per le elezioni comunali e provinciali. Come ben sai la lista “Sinistra e Verdi” appoggia Delrio mentre si oppone alla Masini, e nel far ciò sosteniamo che vi siano rilevanti differenze fra la pratica politica dell'uno rispetto all'altra.
E' questa una discussione che abbiamo fatto più volte quando entrambi eravamo nel PRC. Più volte ho sostenuto il carattere di cesura della giunta Delrio da quella precedente, e certo anche grazie al ruolo che la sinistra ha avuto in quella giunta. Oggi mi pare che vi siano clamorose evidenze di quella analisi. La scesa in campo della Spaggiari avviene in forza di un progetto che ripristina il comando del vecchio blocco di potere, ed in critica a tutti gli elementi avanzati dell'operato della giunta Delrio. So bene come la ragione principale che il PRC ha addotto per il mancato accordo con Delrio sia la questione Enia e della gestione dell'acqua pubblica. Su questo non penso che ci siano differenze fra di noi. Ma io ritengo che questo pur importante punto non possa oscurare l'importanza dell'azione dell'attuale giunta su questioni determinanti come il PSC, l'edilizia sociale, la raccolta differenziata, le tariffe legate al reddito, le politiche di accoglienza verso i lavoratori immigrati, ecc, tutte cose peraltro fatte con il voto e spesso su proposta del gruppo consiliare del prc. Così come ritengo che non sarebbe cambiato alcunché per l'acqua pubblica, se Enia invece di allearsi con Iride si fosse alleata con la bolognese Hera (come peraltro sostiene la Spaggiari e il suo consorte) che è di fatto già privata.
Il punto che voglio evidenziare è che si può di certo fare della questione dell'acqua un elemento dirimente (e voi legittimamente l'avete fatto, diversamente da altre città dove la questione non pare così centrale, vedi Bologna per es.), ma non si può dire che il programma e l'operato di Delrio e della Masini pari sono. Non lo sono nel merito e non lo sono neanche dal punto di vista politico. La Masini coltiva l'idea dell'autosufficienza del PD e dell'allargamento al centro delle sue alleanze, strategia politica che con Veltroni ha consegnato l'Italia alla destra. Delrio punta su un centro-sinistra che riconosce la legittimità delle posizioni della sinistra e ne assume alcuni punti come elementi di programma reale della giunta.
Potrà sembrare poco, ma non lo sembra a me e non lo sembra ai poteri forti della città, che aspirano alla restaurazione con la Spaggiari, sulla quale convergono i sostegni di Berlusconi, di alcune logge massoniche e della Confindustria locale.
E' dunque possibile riconoscere la posizione delle diverse sinistre senza farne l'oggetto principale dei propri strali polemici? Se questo sapremo fare, dopo tutto sarà più facile.
Sassi: uno sportello comunale per i migranti

Lo stato dei diritti civili, intesi quale componente fondamentale della cittadinanza democratica moderna, rappresenta forse il principale campanello d’allarme circa lo snaturamento del profilo laico e liberale del nostro paese; l’interventismo politico del Vaticano ha raggiunto l’apice con l’adozione, da parte del Parlamento, della legge contro la procreazione assistita e contro il testamento biologico, ovvero, in entrambi i casi, con la precisa negazione della libertà della singola persona di decidere liberamente del proprio corpo e della propria vita.
La componente politica della cittadinanza, vale a dire il diritto universale di elettorato attivo e passivo, rappresenta ancora - anche per coloro che manifestano una concezione unicamente procedurale e formale della democrazia - una sorta di tabù, qualcosa che non può oggi essere messo apertamente in discussione. E’ per questa ragione che assistiamo ad un investimento politico ed economico immenso sul controllo dei flussi informativi e del sistema mediatico nel suo complesso; nell’epoca dell’homo videns è fondamentale controllare i principali nodi della rete mediatica perché così facendo si controlla il pensiero, gli immaginari, ciò che resta della pubblica opinione. E’ evidente come il premier Silvio Berlusconi sia riuscito, da questo punto di vista, a compiere un vero capolavoro politico. Il sistema così ideato produce una merce preziosissima per i tecnici del consenso politico, vale a dire la passività di massa, l’ignavia politica, il dis-interesse collettivo. Non accadrà casualmente, alle prossime elezioni amministrative ed europee, che la soglia dei non-votanti sfiori il 40 per cento dell’elettorato. L’ordine post o extra-democratico che si va sempre più edificando, poggia le proprie basi sulla convinzione diffusa che non sia possibile, attraverso la politica, migliorare il proprio status o anche solo risolvere alcuni dei propri problemi. La sterilizzazione della politica produce la passivizzazione di massa, cancella la pubblica opinione sostituendola con una tonalità uniforme e grigia, incapace di indignazione, di speranza, di ribellione e passione civile.
Date le condizioni storiche, è compito della sinistra e di una nuova coalizione di centrosinistra rilanciare nel paese movimenti reali di opposizione alle destre e all’ordine postdemocratico che avanza. Non sarà un lavoro né semplice né lineare; di fronte a noi abbiamo una lunga strada e percorrerla sarà impresa dura e faticosa. Dobbiamo ri-cominciare questo nostro cammino dai territori dando vita a vere e proprie pratiche di resistenza. E’ necessario per questo allargare le frontiere della cittadinanza e smascherare i tanti inganni operati dalla Lega Nord e dal PDL in relazione ai fenomeni sociali del nostro tempo. Primo fra tutti quello dell’immigrazione; sfruttato biecamente dal governo a fini elettorali dopo aver irresponsabilmente prodotto insicurezza, clandestinità ed illegalità. Propongo che il centrosinistra, qualora vincesse le elezioni amministrative, istituisca a Reggio un apposito servizio il cui fine sia quello di assistere ed affiancare tutti i cittadini migranti che avanzano richiesta di cittadinanza, al fine di agevolarne il più possibile l’iter all’interno del farraginoso sistema burocratico. Rispetto al 2004 sono centinaia i cittadini migranti divenuti, a tutti gli effetti, cittadini italiani. Faccio appello affinché l’esercizio del loro diritto di voto rappresenti una significativa risposta alle destre, una prima occasione di resistenza contro l’ordine postdemocratico e, soprattutto, un messaggio di speranza per coloro che sono ancora costretti al di là dei confini della cittadinanza.
Motti querela il Pd di Modena e Reggio24ore. L'Udc estense: una perdita di tempo

lunedì 25 maggio 2009
La Masini: "Sms, ho chiesto il consenso". Sinistra e Verdi: "Non è vero"
Dall'inizio della campagna elettorale la Provincia di Reggio Emilia sta rispettando in maniera assolutamente rigorosa, attenta e trasparente ogni normativa.
Forse si vorrebbe impedirle di parlare? L'elenco degli utenti a cui si è rivolta è frutto di molti contatti e relazioni personali. Attraverso il primo SMS abbiamo chiesto il consenso, invitando chi non volese ricevere notizie, ad informarci. Non abbiamo ricevuto richieste di cancellazione, che sarebbero normali e che rispetteremmo assolutamente. Abbiamo invece ricevuto molti commenti positivi. E' importante che gli elettori possano scegliere, avendo piena informazione. Noi non impediamo a nessuno di farla. I dipendenti e i dirigenti della Provincia non sono mai stati strumentalizzati nè ricattati. Non è mai stato imposto loro nulla, ed essi sono liberi, come lo sono stati quando hanno, in parte, scioperato. Il sito dell'ente non è mai stati usato per la campagna elettorale ed è diffamazione dichiarare il contrario.
La Presidente, per la sua campagna, usa risorse proprie e dei propri sostenitori e non ha l'abitudine nè la mentalità di mescolare la propria attività elettorale con quella istituzionale dell'Ente.
La replica: abbiamo raccolto decine di testimonianze da cui si evince che non è stato richiesto alcun consenso degli interessati all’invio di sms, come invece afferma la Masini. Non è stato nemmeno possibile richiedere che gli sms non vengano più inviati dato che, sempre in base a queste testimonianze, appare un numero “sconosciuto”, oltre alla dicitura Sonia Masini sul display del cellulare. Non c'è nient'altro per chi volesse chiedere di non ricevere più messaggi (che peraltro non ha mai chiesto che arrivassero). Per quel che riguarda il sito della Provincia era a noi noto che il link al sito della Masini esisteva da oltre un anno. Tuttavia un anno fa la Masini non era ancora candidata e stranamente è stato usato lo stesso slogan della campagna elettorale sul banner del sito della Provincia, ovvero "Una bella Provincia" e il prato verde e il cielo azzurro sono gli stessi dei cartelloni della Masini. Che dire, saranno coincidenze...
Sinistra e Verdi: Masini molesta, pioggia di sms sui cellulari dei dipendenti della Provincia

Sono solo alcuni dei messaggini con cui il candidato presidente della Provincia, Sonia Masini, alluviona i suoi dipendenti provinciali in vista delle prossime elezioni. Che c’è di male, vi chiederete voi? Nulla, a parte il fatto che la presidente uscente utilizza un elenco di numeri di telefono interno alla Provincia e che invia i messaggi su cellulari che sono in dotazione ai dipendenti provinciali per vari motivi, fra cui emergenze sulle strade o di protezione civile, ma non certo per ricevere propaganda elettorale. E che dire poi dell’invito ai dipendenti a guardare in orario d’ufficio, dalle 9 alle 9.45, la diretta della presidente Masini sulla Rai? Forse Brunetta avrebbe qualcosa da ridire. Infine due parole sull’utilizzo del sito internet della Provincia. Visitando il sito si può notare un banner della Masini “Linea diretta con una bella Provincia”. Il sito riproduce lo slogan e le immagini della cartellonistica che stanno accompagnando la campagna elettorale della Masini. Occorre ricordare alla presidente che il sito web della Provincia è pagato da tutti i cittadini ed è a disposizione di tutti i cittadini e che quindi non vi può comparire pubblicità elettorale dei candidati. Non ci sembra davvero, tutto questo, un esempio di bella provincia.
Franceschini: "Il ballottaggio? Se lo sognano"

Berlusconi cade dalle nuvole: "La Spaggiari? Non so chi sia"

domenica 24 maggio 2009
"La Spaggiari fa il nostro gioco". Parola di Filippi (Pdl)
Ferretti: no alle ronde. Serve un maggior coordinamento fra vigili e polizia
Flamigni all'Orologio
E’ membro del Comitato Nazionale della Bioetica e presidente onorario dell’UAAR. Fa parte del Comitato di Redazione di numerose riviste scientifiche. Ha pubblicato un migliaio di memorie scientifiche e numerosi libri, relativi soprattutto a problemi riguardanti la salute della donna. Tra i più recenti: il primo libro della sterilità – i problemi clinici e psicologici, la diagnosi e le cure ordinarie (Utet, 2008); il secondo libro della sterilità – la fecondazione assistita (Utet ,2008).
Ha scritto anche libri di racconti (Figli dell’Acqua Figli del Fuoco - Pendragon, 1999) e gialli (Giallo Uovo - Mondadori, 2002, La Compagnia di Ramazzotto - Pendragon 2004, Un tranquillo paese di Romagna – Sellerio, 2008).
E’ stato a lungo Presidente della Società italiana di Fertilità e Sterilità. Ha svolto attività politica a Bologna, dove è stato consigliere comunale per 14 anni e Presidente del Consiglio Comunale per 4. Iscritto ai DS sin dal Congresso di Firenze, ha scelto di partecipare alla costruzione di Sinistra Democratica dopo la svolta moderata del suo vecchio partito.
sabato 23 maggio 2009
"Non farmi fotografare accanto a Berlusconi"

Vendola: democrazia a rischio

La lettera è stata inviata a Pierfedinando Casini e Lorenzo Cesa (Udc), Flavia D’Angeli (Sc), Antonio Di Pietro (Idv), Oliviero Diliberto (PdCI), Marco Ferrando (Pcl), Paolo Ferrero (Prc), Dario Franceschini (Pd), Marco Pannella (Pr), Luciana Sbarbati (Mre):
Carissime e carissimi, vi sono molti, troppi, inquietanti segnali che indicano che il nostro Paese sta attraversando una fase particolare, e per molti versi originale, nella quale il sistema democratico che tutti noi abbiamo conosciuto e nel quale abbiamo vissuto e operato è messo a serio rischio.
Sta crescendo nel nostro Paese una vera e propria emergenza democratica rispetto alla quale tutti noi abbiamo il dovere e la necessità di reagire in modo adeguato e tempestivo.Per questa ragione mi assumo la responsabilità di scrivervi e di proporvi un incontro a brevissimo termine per assumere assieme le iniziative adeguate, come compete ad un’opposizione parlamentare ed extraparlamentare, come è la forza politica cui appartengo, non certo per sua scelta.
Conviene evitare paragoni con il passato, sempre difficilmente proponibili, ma certamente abbiamo avuto modo, e con noi le italiane e gli italiani, di cogliere nei recenti comportamenti della maggioranza, del governo e segnatamente del Presidente del Consiglio, atteggiamenti, comportamenti, dichiarazioni e atti che entrano in collisione con le regole più elementari di una repubblica democratica e parlamentare.
Non credo sia sfuggito a nessuno il carattere ricattatorio del discorso pronunciato da Silvio Berlusconi di fronte all’assemblea di Confindustria.
Un Presidente del Consiglio che controlla direttamente o indirettamente quasi l’intero sistema mediatico minaccia di rivolgersi direttamente al popolo per sovvertire gli assetti costituzionali aggirando o, peggio, ignorando con esplicito disprezzo il Parlamento.
Questo atteggiamento arrogante e, temo, non privo di venature eversive era già evidente nella vicenda apertasi con la sentenza sul caso Mills.
Siamo di fronte ad un assurdo: chi è stato destinatario di un atto di corruzione viene condannato dalla Magistratura, mentre il suo eventuale corruttore è protetto da una legge vigente, contro la quale l’opposizione si è fortemente battuta, che lo sottrae a qualunque tipo di giudizio.
Non compete a noi entrare nel merito della vicenda giudiziaria. Così come il Presidente del Consiglio non dovrebbe abbandonarsi ad una pubblica sequela di insulti rivolti alla Magistratura giudicante in ragione di una sua presunta intenzione persecutoria motivata addirittura da una altrettanto presunta collocazione politica dei singoli magistrati.
Ma noi non possiamo assistere impassibili ad una nuova recrudescenza di dichiarazioni e atti che mirano a sottoporre la Magistratura sotto il controllo politico dell’Esecutivo, stravolgendo l’equilibrio dei poteri di uno stato democratico e la sua Costituzione.
E’ da notare come tali comportamenti costituiscano di per sé un motivo di uno scontro ora strisciante, ora esplosivo con le più alte cariche dello stato, a cominciare dal Presidente della Repubblica, i cui ripetuti, ponderati e preziosi interventi a tutela degli equilibri istituzionali e della nostra Costituzione sono stati disattesi e persino svillaneggiati dal Presidente del Consiglio.
La stessa vicenda della oscura relazione tra il presidente del consiglio e la famiglia Letizia non può essere confinata nella sfera del privato, il confine tra pubblico e privato essendo, come segnalano tutti i migliori studiosi delle moderne democrazie, diverso per chi ricopre cariche istituzionali e per il comune cittadino. E di fronte a denunce che partono dagli stessi famigliari del presidente del Consiglio, non credo si possa tacciare di indebita invasione nel privato la richiesta formale di pubblici chiarimenti da parte di chi un ruolo pubblico riveste.
La mia elencazione potrebbe continuare ma sarebbe superflua poiché già così la misura appare colma.Ad un’emergenza democratica si deve rispondere con un’eccezionale sussulto democratico nel Paese e nelle istituzioni.
Non credo che il Parlamento possa limitarsi ad attendere che il Presidente del Consiglio decida, a seconda dei suoi desideri e delle sue convenienze, se presentarsi di fronte ad esso o meno. L’opposizione parlamentare è in possesso di precisi strumenti regolamentari per giungere, nel modo e nelle forme opportune, a un dibattito parlamentare la cui urgenza mi sembra ormai massima. Per questo mi rivolgo a Voi, pur in un momento come l’attuale che ci vede in competizione nella campagna elettorale per le elezioni dei parlamento europeo e di molti consigli provinciali e comunali.
L’imminente confronto elettorale non può fare venire meno, neppure per un attimo, il nostro senso di responsabilità verso la Costituzione italiana e l’ordinamento democratico dell’Italia.
Mi auguro quindi che vogliate concordare con la necessità di un’immediata riunione di tutte le forze dell’opposizione, presenti o no nell’attuale Parlamento, per concordare e assumere tutte le iniziative unitarie, nel Parlamento italiano e in quello europeo, nelle Istituzioni locali, nella società civile per fare uscire il nostro Paese indenne dall’attuale emergenza democratica che lo investe.
In attesa di un Vostro tempestivo cenno di riscontro, Vi saluto augurando a tutti noi un presente e un futuro di democrazia e libertà.
Lisa Clark, Sinistra e Libertà, contro Filippi e Alessandri: clandestino è il governo, non gli immigrati
