Lucia Lusenti (consigliera comunale SEL Reggio Emilia)
Il
circo è una realtà che negli ultimi anni si è modificata radicalmente e
in molti casi ha visto la 'dismissione' dell'utilizzo degli animali
(parliamo in particolare di specie esotiche). Non
abbiamo nulla contro l’attività circense, anzi pensiamo che sia da
stimolare ed incentivare. Ma la sensibilità sul rapporto uomo-animale è
molto cambiata negli ultimi anni ed il
mondo circense ne deve tenere conto. Mostrare animali costretti in
attività per loro innaturali e ripetitive non fa divertire, ed è
altamente diseducativo per i bambini che assistano a tali spettacoli. Pensiamo
sia utile che l'amministrazione comunale metta in campo campagne di
sensibilizzazione per contrastare la spettacolarizzazione del dolore,
celato dietro piroette e volteggi,
e della vita in cattività di questi animali.
Pensiamo che il Comune di Reggio Emilia si debba dotare di strumenti efficaci per vietare l'attendamento di circhi con animali e di estendere il diritto al benessere anche a quelli esotici, facendo rete con altri Comuni dell'Emilia Romagna che hanno già intrapreso questo percorso e le realtà animaliste/ambientaliste.
In via del Chionso sono ora rinchiusi animali come tigri, ippopotami, giraffe, cammelli, elefanti (è quanto emerge dal reportage della Gazzetta di Reggio). Esseri viventi nati e cresciuti in cattività con un solo obiettivo: far divertire noi umani.
Noi non ci divertiamo più.
Un altro circo è possibile, basti guardare al Cirque du Soleil pensato senza l'utilizzo di animali
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