lunedì 17 novembre 2014

Cambiare la scuola? Basta alle 'classi pollaio'

 Michele Bonforte
Le classi pollaio a cui siamo abituati da anni impediscono una didattica personalizzata e mettono in percolo la sicurezza degli alunni.
Quando un governo dice di voler mettere al centro la scuola, in genere si riferisce al mirino del Ministro del Bilancio, che punta ad altri tagli.


Sono 8 i miliardi tolti al sistema scolastico negli ultimi anni, mentre aumentavano gli alunni. Oggi la scuola si regge sul volontariato e lo spirito di missione dei lavoratori della scuola.
Prima di parlare di altre riforme, partiamo dalla base: dal numero di alunni per classe. Occorre mettere un limite massimo, e non una media nazionale. Insegnare in classi da 30-34 alunni è praticamente impossibile. Tutti i modelli didattici attuali si basano sulla personalizzazione del percorso formativo, cosa impossibile da fare con questi numeri. Portare il limite massimo a 24 alunni per classe è la prima riforma da fare.
Ne avrebbe giovamento anche la sicurezza dei nostri figli, oggi costretti in aule e laboratori con spazi progettati quando le classi erano con meno alunni.

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