Le
classi pollaio a cui siamo abituati da anni impediscono una didattica
personalizzata e mettono in percolo la sicurezza degli alunni.
Quando
un governo dice di voler mettere al centro la scuola, in genere si
riferisce al mirino del Ministro del Bilancio, che punta ad altri tagli.
Sono
8 i miliardi tolti al sistema scolastico negli ultimi anni, mentre
aumentavano gli alunni. Oggi la scuola si regge sul volontariato e lo
spirito di missione dei lavoratori della scuola.
Prima
di parlare di altre riforme, partiamo dalla base: dal numero di alunni
per classe. Occorre mettere un limite massimo, e non una media
nazionale. Insegnare in classi da 30-34 alunni è praticamente
impossibile. Tutti i modelli didattici attuali si basano sulla
personalizzazione del percorso formativo, cosa impossibile da fare con
questi numeri. Portare il limite massimo a 24 alunni per classe è la
prima riforma da fare.
Ne
avrebbe giovamento anche la sicurezza dei nostri figli, oggi costretti
in aule e laboratori con spazi progettati quando le classi erano con
meno alunni.
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