venerdì 7 novembre 2014

Elezioni regionali, perché votare SEL

                                                                                                            di Stefano Masia
Domenica 23 novembre si voterà in tutta l’Emilia Romagna per l’elezione del nuovo consiglio regionale. Su questo appuntamento non si nota una grande attenzione da parte dei cittadini, anche perché si tratta di elezioni anticipate (oltre che in Emilia Romagna, si voterà solo in Calabria) rispetto alla scadenza che riguarda la maggior parte delle Regioni, prevista nella primavera 2015. Però, è bene ricordare che il voto del 23 novembre sarà comunque importante, inciderà concretamente sul futuro della nostra comunità e di ciascuno di noi. La Regione, infatti, ha competenze e poteri su molti aspetti della nostra vita quotidiana: la sanità, l’ambiente, le politiche del lavoro e della formazione, i trasporti, la cultura e altro ancora. 

La nostra è, storicamente, una delle regioni meglio amministrate in Italia. Non per caso, anche di recente il suo bilancio ha ottenuto la piena certificazione della Corte dei Conti, che ha invece formulato contestazioni nei confronti di diverse altre regioni. Qualche caso di malcostume si è registrato anche qui, ma non in forme frequenti e gravi come altrove. Però, la crisi economica ha colpito pesantemente anche in Emilia e c’è bisogno di mettere mano a correttivi e innovazioni, pur senza abbandonare i valori e le scelte di fondo che a lungo hanno reso questa terra un esempio positivo, all’altezza delle regioni europee più avanzate.

Sinistra Ecologia Libertà intende rappresentare, anche in Emilia Romagna, una sinistra riformatrice e di governo, ma niente affatto subalterna nei confronti di chi racconta che “modernità” debba significare rinuncia a difendere gli interessi e i diritti dei lavoratori, i beni e i servizi pubblici, le garanzie democratiche della Costituzione. Chiediamo ai cittadini che si riconoscono in questi valori - e nelle conseguenti proposte politiche - di aiutarci con il loro sostegno e con il loro voto. Per camminare insieme seguendo il filo rosso della sinistra che non si arrende e non si svende.

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