Titti Di Salvo, Luigi Lacquaniti, Fabio Lavagno, Gennaro Migliore, Martina Nardi, Ileana Cathia Piazzoni e Nazzareno Pilozzi
la tua scelta di lasciare Sinistra Ecologia Libertà, per aderire ad altri gruppi parlamentari, è stata per me fonte di profondo malessere.
Non sono fra quanti credono nell’idea di un mandato imperativo dato dagli elettori agli eletti, anche per il sol fatto che non si saprebbe chi dovrebbe giudicare e come il rispetto di tale mandato. Per questo penso che, malgrado non lo abbia condiviso, la tua scelta di condurre la tua battaglia politica da un’altra postazione stia all’interno della facoltà di ogni parlamentare ha di interpretare il mandato politico ricevuto.
Quello che invece non riesco ad accettare è l’aver sostenuto il jobs act, in modo, si apprende dai giornali, determinante per la sua approvazione alla camera dei deputati. Non riesco ad immagine come possa aver inteso il consenso ricevuto dagli elettori che hanno votato Sinistra Ecologia Libertà, in modo da renderlo compatibile con il sostegno all’abolizione dell’art. 18, al demansionamento coattivo, alla telesorveglianza dei lavoratori, ecc.
Avresti potuto, come altri del PD, segnalare il tuo dissenso nel merito del provvedimento. Hai invece scelto di permetterne l’approvazione.
Credo che in questo caso tu stia disattendendo la sostanza politica del consenso che hai ricevuto. Stai facendo l’esatto opposto di quello che hai detto, contribuendo così ad allargare il solco fra rappresentanti e rappresentati.
Voglio proprio che tu lo sappia: quando ho votato pensavo fosse chiaro cosa pensavamo dei diritti dei lavoratori. Tu ora stai agendo con la forza del mio consenso, ma contro la mia volontà.
Quello che fai non è a mio nome.
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DISALVO_T@camera.it,
LACQUANITI_L@camera.it,
LAVAGNO_F@camera.it,
MIGLIORE_G@camera.it,
NARDI_MARTINA@camera.it,
PIAZZONI_I@camera.it,
PILOZZI_N@camera.it
Michele Bonforte
caro/a compagno/a,la tua scelta di lasciare Sinistra Ecologia Libertà, per aderire ad altri gruppi parlamentari, è stata per me fonte di profondo malessere.
Non sono fra quanti credono nell’idea di un mandato imperativo dato dagli elettori agli eletti, anche per il sol fatto che non si saprebbe chi dovrebbe giudicare e come il rispetto di tale mandato. Per questo penso che, malgrado non lo abbia condiviso, la tua scelta di condurre la tua battaglia politica da un’altra postazione stia all’interno della facoltà di ogni parlamentare ha di interpretare il mandato politico ricevuto.
Quello che invece non riesco ad accettare è l’aver sostenuto il jobs act, in modo, si apprende dai giornali, determinante per la sua approvazione alla camera dei deputati. Non riesco ad immagine come possa aver inteso il consenso ricevuto dagli elettori che hanno votato Sinistra Ecologia Libertà, in modo da renderlo compatibile con il sostegno all’abolizione dell’art. 18, al demansionamento coattivo, alla telesorveglianza dei lavoratori, ecc.
Avresti potuto, come altri del PD, segnalare il tuo dissenso nel merito del provvedimento. Hai invece scelto di permetterne l’approvazione.
Credo che in questo caso tu stia disattendendo la sostanza politica del consenso che hai ricevuto. Stai facendo l’esatto opposto di quello che hai detto, contribuendo così ad allargare il solco fra rappresentanti e rappresentati.
Voglio proprio che tu lo sappia: quando ho votato pensavo fosse chiaro cosa pensavamo dei diritti dei lavoratori. Tu ora stai agendo con la forza del mio consenso, ma contro la mia volontà.
Quello che fai non è a mio nome.
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scrivi anche tu agli ex deputati sel
DISALVO_T@camera.it,
LACQUANITI_L@camera.it,
LAVAGNO_F@camera.it,
MIGLIORE_G@camera.it,
NARDI_MARTINA@camera.it,
PIAZZONI_I@camera.it,
PILOZZI_N@camera.it
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