lunedì 22 marzo 2010

I candidati Sel rispondono all'appello dell'associazione Jaima Sahrawi

I candidati di Sinistra ecologia e libertà – Idee Verdi, Marina Arrivabeni, Marco Bagni, Sara Cattini, Franco Ferretti e Nevino Marani – rispondono all’appello dell’associazione Jaima Sahrawi di Reggio sostenendo la battaglia per i diritti del popolo del Sahara occidentale. Prima dell’appuntamento elettorale del 28 e 29 marzo l’associazione ha chiesto a tutti i candidati un impegno affinché le assemblee regionali si mobilitino per l’emancipazione del popolo sahrawi. Ancora oggi centinaia di migliaia di persone, costrette a fuggire dalla loro terra sono obbligate a vivere, in condizioni di estremo disagio, in campi profughi nel deserto di Tindouf in Algeria. La popolazione sahrawi rimasta nel territorio occupato dal Marocco è soggetta a feroci violazioni dei diritti umani. Il Marocco sfrutta illegalmente le risorse naturali del territorio e la pesca nelle acque territoriali del Sahara Occidentale. Da anni i sahrawi attendono di poter partecipare a un referendum, previsto dall’Onu fin dal 1992, per scegliere tra l’indipendenza, o l’integrazione nel regno del Marocco. Ancora una volta il movimento italiano di solidarietà col popolo sahrawi sollecita la liberazione di tutti i prigionieri politici sahrawi detenuti nelle carceri marocchine; il riconoscimento da parte del Governo italiano alla Rappresentanza del Fronte Polisario dello status diplomatico, come è stato fatto in passato per altri movimenti di liberazione riconosciuti dall’Onu come interlocutori ufficiali in processi di pace; il potenziamento dell’aiuto umanitario e di cooperazione nei confronti dei profughi sahrawi dei campi di Tindouf; l’impegno ad operare per la salvaguardia delle risorse naturali sahrawi, che oggi, in violazione delle convenzioni internazionali vengono sfruttate dal Marocco; tra queste lo sfruttamento dei giacimenti minerari (fosfati) ed i prodotti ittici (salvaguardando, le acque atlantiche di competenza del Sahara Occidentale). L’associazione Jaima Sahrawi collabora da anni con gli enti reggiani che in questi anni hanno sottoscritto patti di amicizia con tendopoli sahrawi, con le associazioni locali, con le ong e altri gruppi, organismi, associazioni che operano a favore della pace e dei diritti umani. Da tempo gruppi di bambini sahrawi trascorrono a Reggio Emilia e in Regione le loro vacanze ospiti di comuni, di associazioni, di famiglie; ogni anno vengono inviate carovane di mezzi di trasporto carichi di aiuti umanitari nei campi profughi sahrawi; si organizzano viaggi di conoscenza nei campi di rifugiati sahrawi e in Sahara Occidentale. Numerose regioni italiane, tra queste anche l’Emilia Romagna, svolgono da tempo una lodevole azione di aiuto umanitario ai profughi, finanziano progetti di sviluppo, sostengono l’azione di enti locali ed associazioni che ospitano i bambini nei mesi estivi e assumono iniziative a sostegno dell’autodeterminazione e dell’applicazione del piano di pace Onu.

Nessun commento:

Posta un commento

L'inserimento dei commenti su questo blog implica l'accettazione della policy.