Sassi: “Fusione Iride-Enìa, il 51% deve restare in mano pubblica”
"Nella fusione fra Iride ed Enìa la proprietà pubblica della nuova multiutility dovrà restare almeno al 51%. Chiederemo al PD che questo sia inserito nel programma elettorale". Il consigliere comunale Matteo Sassi, esponente di Sinistra e Verdi per Reggio, condivide la richiesta del sindaco di Genova Marta Vincenzi che vuole modificare lo statuto della nuova multiutilty, per mantenere la quota del 51% minimo all'azionariato pubblico. Aggiunge Sassi: "Il dibattito di questi giorni intorno agli assetti della società, che nascerà dalla fusione tra Enìa ed Iride, ripropone fortemente il tema del controllo pubblico di servizi fondamentali quali acqua, l'energia e i rifiuti. Questo dibattito appare tanto più attuale quanto più la crisi economica e sociale lascia i propri pesanti segni sulle comunità e in particolare sulle classi sociali meno abbienti. Per questa ragione chiederemo al sindaco e agli alleati del centrosinistra, in particolar modo al Partito Democratico, di inserire all'interno del programma elettorale della coalizione un impegno chiaro ed esplicito affinché si garantisca il saldo controllo pubblico della società, ovvero la proprietà pubblica almeno al 51%". Conclude Sassi: "In vista del definitivo appuntamento di mercoledì, per la chiusura del confronto politico programmatico fra Sinistra e Verdi e il Partito Democratico, crediamo che questo impegno sia fondamentale al fine di confermare il forte e deciso orientamento della maggioranza che vuole governare questa città verso la gestione pubblica dei servizi fondamentali per la nostra comunità".
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