lunedì 20 aprile 2009

Fusione Iride-Enìa, ostacoli da Genova

Nuovi ostacoli sulla via della fusione tra Iride ed Enìa, dopo che il sindaco di Genova Marta Vincenzi ha chiesto, ribadendolo anche oggi in commissione, di modificare lo statuto della nuova multiutilty, per mantenere la quota del 51% minimo all'azionariato pubblico. Una clausola che porterebbe a modificare l'accordo già raggiunto dai Comuni interessati. Una posizione che si è attirata già pesanti critiche dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino, e su cui è intervenuto anche il primo cittadino di Reggio, Graziano Delrio."Siamo abituati - ha detto il sindaco - nella vicenda Iride-Enìa, a far prevalere l’importanza del progetto industriale rispetto ai vari distinguo. E ricordo al sindaco di Genova Marta Vincenzi che, nella costituenda multiutility, Enìa ha un peso equivalente a quello del territorio genovese. Lo statuto della newco Iride-Enìa, nella sua attuale formulazione e insieme ai vari allegati, è stato siglato dai sindaci dei cinque capoluoghi di riferimento lo scorso 7 febbraio a Bologna"."E’ del tutto legittimo - prosegue Delrio - che si riproponga il problema della maggioranza pubblica del 51% nello statuto, problema che i soci Enìa avevano già sollevato. Ma adesso è il tempo di procedere responsabilmente alla fusione e non è possibile chiedere ai consigli comunali emiliani di riesaminare lo statuto in pochi giorni. Un formale impegno a modificare lo statuto in questa direzione potrà quindi essere assunto nell’assemblea dei soci".
Fonte: 4Minuti.it

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