domenica 12 aprile 2009

Abruzzo, le case di sabbia

La magistratura ha aperto un’inchiesta per verificare come mai alcune costruzioni recentissime come la Casa dello studente siano crollate come “case di sabbia”, come ha titolato in un intervento Stefano Boeri su La Stampa in cui mette all’indice gli edifici “costruiti in fretta e al risparmio, con poco ferro e calcestruzzo ricco di sabbia e povero di cemento”. La procura vuole verificare perché edifici come appunto la Casa dello studente o l’ospedale siano crollati o rimasti gravemente danneggiati e se siano state adottati criteri edilizi antisismici in zone che traballano spesso.
Sul fronte della prevenzione gli ambientalisti e i Verdi chiedono che la ricostruzione sia occasione per la messa in sicurezza del territorio. In Italia si calcola infatti che siano 15 milioni gli italiani che vivono in zone sismiche a forte rischio in cui gli edifici non sono certo al paso con le migliori tecniche per contenere gli effetti delle scosse telluriche. Ancora i Verdi propongono di attingere le cospicue risorse necessarie dai soldi appostati dal governo per il Ponte sullo stretto di Messina: si tratta di 1,1 miliardi di euro, su un totale di 6/7 miliardi di costo complessivo dell’opera che per il Sole che ride potrebbero essere meglio sicuramente meglio spesi per prevenire disastri annunciati.
Fonte: dal sito www.verdi.it

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