Gli alleati della Lega: con 111.700 preferenze Mastella vola a Strasburgo
"Poche preferenze del premier, sopravanzato a livello locale anche dal redivivo Mastella. Fra gli eletti c’è anche Vito Bonsignore, già condannato per Tangentopoli, e intestatario di un conto corrente milionario nel Liechtenstein. Non stapperà lo spumante, non mangerà né offrirà mortadella il catanese Nino Strano. Non ce l’ha fatta l’ex senatore che con quel banchetto dozzinale salutò la caduta del governo Prodi, («no, fu solo un modo allegorico di festeggiare», la sua spiegazione). È arrivato 6° nella circoscrizione delle Isole. Chissà se Prodi, ieri, s’è fatto un bel piatto di pasta con le sarde.Fra le preferenze del Pdl è il capobanda che fa notizia, a rovescio: Berlusconi conta 2 milioni e 700 mila voti personali, fra gli elettori del Pdl solo uno su quattro ha indicato il premier, nonostante l’ossessiva richiesta: «Sulla scheda scrivete il mio nome, BER-LUS-CO-NI». Non l’hanno scritto. Nemmeno suo figlio, lamenta papi, «confuso dal simbolo col mio nome, ha ingannato molte persone». Il rapporto fra le preferenze personali e i voti totali è il più basso di sempre, intorno al 25%. Come Napoleone prima delle guerre, il presidentissimo ha chiesto il plebiscito agli italiani e non lo ha raccolto nemmeno fra le milizie. Non sarà l’unico problema per il premier: la vicina di casa di Porto Rotondo, Maristella Cipriani, è fuori. Fu candidata per mettere la sordina al contenzioso decennale fra il premier e la confinante, a proposito di un muro abbattuto per lasciare sfogo all’orticello botanico dell’altro. Adesso la Cipriani tornerà alla carica?Fra gli eletti c’è Mario Mauro, il candidato che Berlusconi aveva indicato come prossimo presidente del Parlamento Europeo, qualora il Pdl fosse stato il partito più nutrito del Ppe. Non sarà così. Si rivede Clemente Mastella, dopo diciotto mesi di guardina: ex Dc-Ccd-Cdr-Udr e Udeur, già alleato dell’Unione di Prodi, va a Strasburgo in lista con Berlusconi, ma in quota “personale”: nella sua provincia, Benevento, il Pdl va sopra il 50% trascinato proprio da Mastella, che lì ha raccolto quasi tutte le preferenze (111 mila) e dove ha battuto perfino il premier. «Questa competizione elettorale è stata innanzitutto una scommessa con me stesso», ha detto, «visibilmente commosso», riportano le agenzie. Sempre nel Sud meglio di Mastella - e dunque anche lei eletta - ha fatto Barbara Matera. L’annunciatrice di Rai Uno che aveva colpito l’affollata fantasia di Berlusconi ha trovato 130 mila aficionados. «Macché velina: è laureata», disse di lei il premier. Non ce l’ha fatta Iva Zanicchi, ma il successo delle candidate nel Pdl è concreto. Elisabetta Gardini, Roberta Angelilli, Erminia Mazzoni sono fra le più votate. Voleranno in Alsazia assieme a Gabriele Albertini, l’ex sindaco di Milano.Mastella non è l’unico col democristiano. C’è anche Vito Bonsignore. Era un andreottiano quando fu condannato in via definitiva a 2 anni di carcere per tangenti relative agli appalti per la costruzione dell'ospedale di Asti. Era nell’Udc ma in odor di Mastella quando rimase coinvolto nello scandalo della scalata alla banca Antonveneta. È berlusconiano adesso, e fra i primi iscritti al Pdl. Ne ha i requisiti: c’era il suo nome nell’intestazione di un conto corrente in Liechtenstein: 5 milioni e mezzo per Vito, che va a Strasburgo per passione" (Marco Bucciantini, L'Unità).
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