martedì 30 giugno 2009

Ferrari lascia il Prc

L'assessore al Lavoro uscente, Gianluca Ferrari, lascia definitivamente il partito di Rifondazione comunista. Una mossa che potrebbe agevolare il suo ritorno nella Giunta provinciale, anche considerando che il lavoro del suo assessorato è stato messo dal governo di palazzo Allende come uno dei fiori all'occhiello in questo periodo di crisi.L'assessore annuncia l'addio al partito in una nota, in cui spiega la "personale decisione di dimettermi dagli organismi del Prc" e il fatto che "non rinnoverà la tessera". "Tale decisione è maturata - spiega l'assessore uscente - da un lato, a seguito dell’esito elettorale sia nazionale che locale che ha sancito di fatto l’annullamento del Prc, bocciato innanzitutto dagli elettori, dall’altro e soprattutto dall’incapacità del partito di trovare risposte adeguate ad una crisi che non è risolvibile con qualche vecchio slogan, un po’ di speranza e riproposte di impraticabili coordinamenti a sinistra, ma abbisognerebbe di una risignificazione forte di forme, contenuti, obiettivi e alleanze"."Non ha senso pensare di risolvere il problema dicendo che basta andare in mezzo alla gente e nei luoghi di lavoro - prosegue Ferrari - il punto è capire cosa ci vai a dire e come comunichi. E negli ultimi tempi quello che abbiamo comunicato, verificato proprio andando in mezzo alla gente, si è manifestato controproducente, respingente, incomprensibile. Ma ciò nonostante si continua con una musica vecchia di almeno un decennio su troppi temi programmatici. Nel giro di un anno la linea politica è passata dall’arcobaleno al partito unitario dei comunisti"."Un trattamento d’urto - lo definisce Ferrari - che ha schiantato la struttura organizzativa e dilapidato tutto il credito politico maturato in quasi vent’anni, strappi in avanti ed involuzioni all’indietro il cui sbocco è stato il capolinea politico. Non rinnego nulla della Rifondazione che ho contribuito a costruire dal 1991 al 2008, ma non mi riconosco, e quindi non intendo farne parte, in questa sedicente nuova rifondazione comunista utopica e atopica, cioè fuori dal tempo presente e dallo spazio sociale".
Fonte: 4minuti.it

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