martedì 26 febbraio 2013

Il cambiamento necessario. Verso dove?

E’ stato uno tsunami, su questo Grillo ha avuto ragione. In molti pensavano ad un successo del movimento “5 stelle”, anche grazie all’elettorato in uscita dal PdL e dalla Lega Nord. In effetti ciò è avvenuto (quasi 12 punti dal PdL e 3 dalla Lega). Ma un tale tsunami è accaduto perché Grillo ha sfondato contemporaneamente anche a sinistra (il PD perde 7 punti), così come ha raccolto gran parte del voto dell’IdV (2 punti).
Che questa massa imponente di elettori chieda un cambiamento dei politici e di quello che fanno è evidente. Che sia chiaro in quale direzione questo cambiamento debba andare, è un’altro paio di maniche.
Se si guarda alle proposte presenti sul blog di Grillo, salvo rare eccezioni, ci troviamo proposte che o sono nate dentro la storia e la cultura della sinistra o ci vanno molto vicino. Ma dubito che siano le proposte programmatiche ad aver attirato allo stesso modo i diversi tipi di elettorato verso Grillo. Per alcuni (quelli che vengono da sinistra ??) queste proposte sono accattivanti, per altri (quelli che vengono da destra ??) mi sembra prevalga la catarsi del “tutti a casa”. Quest’ultimo elettorato è pronto a qualsiasi avventura, e di fatto è quello che da 20 anni ha sostenuto la maggioranza Berlusconi - Bossi, e non sembra incline ad autocritiche.
Dunque Grillo, e soprattutto il pattuglione di parlamentari eletti, si trovano ora di fronte al problema di calare nei lavori parlamentari le proposte che agitano nel blog. Di dire con chiarezza che cosa approvano e cosa respingono.
Il miglior favore che si possa fare a questa ambiguità di Grillo è quello di porlo all’opposizione di una governo PdL-PD. Un tale errore sarebbe catastrofico per il paese e consegnerebbe in pochi mesi la maggioranza dei consensi ad un movimento che non ha avuto modo di chiarire in che direzione vuole andare.
Per questo l’unica strada percorribile è quella di una apertura al programma dei “5 stelle” per provare a dare concretezza alla domanda di cambiamento che esso esprime.
Tutt’altro ragionamento è quello di chiedersi perché la sinistra non venga vista come il cambiamento. Certo il PD paga caro il sostegno al governo Monti e alla sua macelleria sociale. Sicuramente lo stile dimesso e di rimessa durante la campagna elettorale di Bersani non ha aiutato. Ma non credo che il Renzi di turno ci avrebbe salvato. Perché non basta essere più brillanti se poi si fa propria la cosiddetta “agenda Monti”, che tanto ha contribuito a far lievitare questo tsunami.
La sinistra (e sopratutto il PD) non ha capito che la sofferenza sociale che si agita dentro una crisi economica mai vista, chiede politiche di radicale cambiamento e non di rassicurante continuità. E che una parte rilevante delle giovani generazioni, colte e abili nell’uso della comunicazione web, non intendono più la democrazia come delega ma come partecipazione.
Ne abbiamo avuto le avvisaglie nel referendum sull’acqua pubblica.
Ne abbiamo colto le potenzialità con le primarie, quando il centro sinistra ha toccato l’apice della sua capacità attrattiva.
Ora il punto è che non basta una proposta politica convincente, se essa non prevede la possibilità di essere costruita dal basso, con la partecipazione diretta o via web che sia, con la possibilità di definire le priorità non nelle sedi esclusive dei partiti, ma nell’ampia agorà della democrazia partecipata.

E’ questo un insegnamento soprattutto per noi di SEL, che abbiamo fatto delle primarie e della partecipazione la priorità della nostra azione politica. Abbiamo sostenuto Bersani con lealtà perché frutto di un processo che ha coinvolto 3 milioni di persone. Abbiamo realizzato l’impegno di portare le ragioni della sinistra alla sfida del governo. Certo poteva andare meglio del 3,2 % che abbiamo raggiunto. Ma questo tsunami ha travolto ogni altra proposta (vedi la lista Ingroia) perché la nostra ipotesi politica era la più ragionevole e fondata.
Ora chi ha a cuore le ragioni della sinistra è chiamato a non disperdere il proprio contributo nella sterile protesta.
Oggi è il momento dell’unità della sinistra. “Sinistra Ecologia Libertà” è a disposizione di tutti coloro che ne vedano l’urgenza e la necessità.

Michele Bonforte

1 commento:

  1. Da oggi siamo tutti costretti a cambiare
    Dopo il primo momento di smarrimento durante lo spoglio nel mio seggio, tante voti al movimento 5 stelle e molti meno di quanti previsti per il centro sinistra e tutti gli altri partiti…e guardato le facce sconsolate di tutti i compagni presenti in federazione in attesa dei risultati elettorali, ho ed abbiamo bisogno di recuperare speranza.
    Ieri abbiamo respirato con sollievo perché Bersani ha rifiutato un governo di larghe intese con Berlusconi ed ha aperto a Grillo.
    Il parlamento Italiano non ha mai avuto tante donne e tanti giovani, compreso i nostri eletti e già questo rappresenta un grande cambiamento.
    Se come ha detto Michele il programma del movimento 5 stelle è in alcuni punti coincidente col nostro abbiamo bisogno di capire quali sono le nostre priorità.
    Ad esempio sul no agli F 35 e il taglio delle spese militari abbiamo fatto la campagna elettorale con manifesti e un candidato come Pasquale Pugliese.
    La riduzione dei costi della politica attraverso una legge che riduca il numero dei parlamentari ed il compenso ai parlamentari, ed ai dirigenti di Enti.
    Tante tasse ai soliti e povertà di tante persone grida vendetta tutto lo spreco evitabile.
    Un piano per il lavoro ed il rilancio dell’economia, il conflitto di interessi….
    La proposta di un reddito minimo è nei nostri manifesti elettorali e nella nostra raccolta firme.
    Ci sono punti delicati come una nuova legge elettorale …e l’art. 18 ma Grillo ha messo anche il sindacato fra quelli che debbono cambiare.
    Per questi ed altri punti prioritari abbiamo bisogno di spenderci chiedendo, anche attraverso questo strumento contributi e proposte.
    Abbiamo bisogno di continuare a farci vedere, per dialogare, nelle piazze con i cittadini in difficoltà e che hanno bisogno di ascolto per mettere meglio a punto la prossima campagna elettorale.
    Ringrazio tutte le nostre candidate ed i candidati ed i nostri volontari che mi auguro vorranno continuare a far crescere il nostro partito.
    Teresa Debbi

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