domenica 10 febbraio 2013

Carceri: un'alternativa c'è. Basta volerla vedere.

La politica è sorda alle soluzioni più efficaci e più economiche della società civile:  vi racconto cosa fà e cosa ha proposto la mia Comunità.

Ci sono 55 bambini chiusi nelle carceri con le loro madri. Abbiamo parlato con le alte cariche del ministero della Giustizia dichiarando la nostra disponibilità piena ad accogliere gratuitamente tutte le mamme con i loro figli. Perché non rispondono ?
La Comunità Papa Giovanni XXIII da anni sta portando avanti il progetto CEC (Comunità Educante con i Carcerati - apri link) sperimentato già da anni in Brasile, dove alcune carceri sono gestite dai detenuti stessi (APAC). In Italia oggi oltre 300 detenuti ed ex detenuti svolgono percorsi educativi nelle nostre strutture, in cui la recidiva alla delinquenza si abbassa dal 70% (uscendo da un carcere il 70% degli ex detenuti ritorna a delinquere) al 10 %. Tale progetto potrebbe in poco tempo estendersi a 20/30.000 detenuti. Il costo di un detenuto in pena alternativa in una CEC si riduce del 75% rispetto al costo di un detenuto in carcere
Abbiamo portato questa proposta anche in sede Europea, eppure assistiamo all’immobilità della politica Italiana, incapace di dare risposte.
Certamente oggi l’amnistia che il presidente Napolitano auspica è necessaria, ma è una risposta emergenziale che non risponde nè al bene della società, nè al bene degli stessi detenuti.
E’ il tempo di passare davvero da una giustizia vendicativa ad una giustizia educativa.

Laura Vezzosi