Michele Bonforte
Cosimo Pederzoli
Qualche giorno dopo il 25 Aprile abbiamo appreso che alcuni poliziotti sarebbero stati feriti dai manifestanti, un agente pare abbia riportato la frattura composta della tibia sinistra. Questo ci dispiace, molto. Però dobbiamo anche sottolineare che non siamo stati testimoni di tutta questa violenza. La versione della Questura ci ha disorientato. Eravamo lì. Insieme ad altri cittadini. Chi ha acceso il classico fumogeno colorato è stato denunciato per accensione ed esplosioni pericolose. Questo ci pare eccessivo. Eravamo lì, in via Emilia anche noi. Siamo pronti a rimangiarci tutto se dovessero comparire filmati in cui i manifestanti spaccano tibie o maneggiano pericolosi esplosivi. Ma non ci sono.
Inoltre non comprendiamo né condividiamo l'obbligo di firma dato ai manifestanti in attesa del processo. Tale misura cautelare è motivata dall'eventualità che potrebbero reiterare il fatto (a distanza di 6 mesi dalle presunte lesioni colpose ai poliziotti), ovvero che potrebbero manifestare di nuovo, come se la violenza fosse l'abituale modalità nel manifestare del centro Sociale Aq16.
Vogliamo invece chiedere alle Istituzioni di aver maggior rispetto per il 25 Aprile, cercando di valutare soluzioni alternative nel momento in cui forze di destra volessero in futuro organizzare eventi simili al 'Basta Euro Tour' di Salvini. Basterebbe consigliare un'altra data. Basterebbe, inoltre, che i direttori degli alberghi si comportassero in modo dignitoso ed evitassero di affittare spazi a movimenti xenofobi il 25 aprile (ci piacerebbe non lo facessero mai, ben inteso).“C’erano altri 364 giorni disponibili. Se ne avessero scelto un altro sarebbe stato sicuramente meglio, soprattutto in una città come Reggio Emilia, medaglia d’oro per la Resistenza e patria dei fratelli Cervi”, così aveva commentato Giacomo Notari, presidente Anpi Reggio Emilia. Ci ritroviamo in questo pensiero.
Per questo anche noi l'8 novembre saremo alla manifestazione, con la richiesta specifica rivolta alle Istituzioni di vigilare sulla sacralità del 25 Aprile e per fare un pezzo di strada con tutte quelle realtà locali che si battono, tutto l'anno, contro l'avanzata di vecchi e nuovi razzismi. Per la libertà di movimento.
Per questo ci sentiamo obbligati a mettere una firma.
Michele Bonforte - Coordinatore provinciale Sel Reggio
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