Michele Bonforte
coord. prov. SEL Reggio Emilia
IL PD ha evidentemente cambiato idea sull'acqua pubblica.
Il vento di destra che spira nelle stanze romane del partito della nazione renziano è arrivato anche in via Ghandi, insieme alla forte azione di lobbying di Iren, che ha mobilitato ogni risorsa per mantenere il remunerativo business dell'acqua.
Il PD ha cambiato idea, ma non lo vuol dire esplicitamente, visto che tutti i sindaci sono stati eletti con più o meno diretti riferimenti alla ripubblicizzazione dell'acqua, e considerato l'esito plebiscitario del referendum sull'acqua nella nostra provincia.
Così si inventa un ostacolo tecnico.
Curioso percorso, visto che per definire la possibilità tecnica di ripubblicizzare l'acqua i sindaci della provincia di Reggio Emilia hanno deciso di rivolgersi ad una società specializzata che ha sviscerato in tre anni tutti questi aspetti, fra cui quello sollevato in ultimo dal PD. Verificando che non appaiono esservi ostacoli alla costituzione di una società pubblica dell'acqua con lo scorporo di questo ramo da Iren. A saperlo prima che nel direttivo del PD albergava tanta competenza tecnica, avremmo potuto risparmiare tempo e denaro affidandogli lo studio di fattibilità, che oggi viene bellamente ignorato.
Il riferimento che Andrea Costa ha fatto alla legge di stabilità approvata 6 mesi fa, si basa sulla letale confusione del concetto di saldo patrimoniale di una azienda pubblica, con quello dello stock del suo debito. Lo invitiamo a chiedere ai suoi parlamentari chiarimenti tecnici agli uffici competenti del parlamento, per verificare l'abbaglio, e per ricordare loro che comunque su quel comma SEL presentò un emendamento che il PD respinse.
Il PD ha cambiato idea sull'acqua pubblica? Deve solo dirlo a noi e ai suoi elettori.
Il sindaco Luca Vecchi condivide questo mutamento di rotta? Deve solo dirlo a noi, ai suoi elettori, e discuterne nei luoghi istituzionali.
Vogliamo solo ricordargli che non si può fare una campagna elettorale promettendo processi partecipativi, per poi affossare l'unico che si è messo in piedi, senza darne atto nemmeno in consiglio comunale.
Noi di SEL consideriamo quanto avvenuto un grave colpo alla coalizione di centrosinistra a Reggio Emilia così come in altri comuni della provincia. Se il PD ha deciso di allineare queste maggioranze all’asse Renzi-Alfano deve solo dirlo. Per quel che ci riguarda queste maggioranze hanno senso perché sono basate su un accordo programmatico di sinistra, e questo “golpetto estivo” sull'acqua rappresenta un pesante macigno che rischia di erodere la lealtà reciproca su cui si basa la coalizione.
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