Michele Bonforte
Non sono in grado di dire se la nomina di Annalisa Rabitti alla guida di FCR rientri o meno nei parametri della legge Severino, ma indubbiamente siamo sulla linea di confine fra il lecito e l’illecito.
Di più mi preme discutere del senso di questa proposta da parte del sindaco Vecchi, così come di recenti e future nomine nelle partecipate. Credo che sia giunto il momento di rendere esplicite le ragioni che portano a queste scelte, motivandole anche dal punto di vista delle capacità professionali dei nominati in rapporto all’incarico proposto.
Non che debbano sempre e solo essere dei tecnici a ricoprire incarichi di questo tipo, ma la 'spartizione' alla quale stiamo assistendo rientra solo ed esclusivamente in un ottica di 'occupazione di spazi di potere'. Competenze e rispetto della normativa precipitano in secondo piano se tutto si giustifica con "la fiducia nella persona" con la quale il PD si fa scudo.
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