Grillo è persona molto benestante. Al contrario di molta altra gente, lui non si trova in in emergenza economica e può quindi permettersi di giocare politicamente a nascondino, intrattenendo nel frattempo il gentile pubblico con il suo repertorio di sobrie riflessioni - facce da culo, morti, puttane, mercanti di vacche... - nei confronti del Pd. Oppure, quando si sveglia di buon umore e concede qualche intervista alla stampa estera, con suggerimenti geniali - un bel governissimo tra Pd e Banana - che completerebbero lo sfascio di quei partiti e dell'Italia. Cosi, al prossimo giro, potrebbe presentarsi come unico salvatore urlante della Patria, senza neppure il bisogno di attraversare a nuoto lo stretto di Messina.
In sostanza, beato lui, se ne frega. Per questo, sarebbe del tutto inutile inseguirlo nel teatrino delle boccacce. Il centrosinistra, se ne è capace, prepari un programma minimo di governo, alcune proposte di cambiamento radicale e tangibile nell'etica politica ed istituzionale, nelle politiche economiche e sociali. E vediamo se i neo-eletti parlamentari del Movimento 5 Stelle se la sentono di fregarsene anche loro.
Stefano Morselli
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