Le lenticchie ed il pranzo di gala

A Canossa un piatto di lenticchie vale bene l'unità della sinistra. Così devono aver pensato i duri e puri della federazione comunista.
Dopo aver firmato per la presentazione di una lista unitaria con "Sinistra Ecologia Libertà", hanno accettato di buon grado di sfilarsi per accomodarsi su una più utile poltrona di assessorato locale. Come spesso accade, alcuni governi locali di piccoli comuni sono in mano a gruppi di potere consolidati da decenni. Così è anche a Canossa e a Luzzara dove si vota a Marzo, e dove le amministrazioni uscenti scontano un dissenso diffuso fra la popolazione per le politiche fatte in questi anni, in specie quelle urbanistiche e del welfare.

Responsabilmente noi, ma anche Rifondazione, avevamo avanzato una proposta che, proponendo un nuovo centro sinistra, era fortemente innovativa sia sulle scelte che sugli incarichi. Occorreva formulare una proposta che per il consiglio comunale e per la giunta fosse di forte ricambio, rifiutando di coprire con un nostro ruolo marginale, il ripetersi di politiche sbagliate e impopolari. A Luzzara sia noi che Rifondazione abbiamo rifiutato offerte che non garantivano il ricambio necessario, ed insieme a importanti forze locali abbiamo costituito una lista unitaria.

Così non è accaduto a Canossa. Per una incomprensibile scelta, la segreteria provinciale di Rifondazione ha accettato la proposta che prima avevamo insieme rifiutato, e che ci aveva portati a costruire una lista unitaria. I candidati e i sostenitori della lista unitaria avevano già firmato, e ci accingevamo a presentare la lista in Comune. Una scelta politica sbagliata ed una forte caduta di stile da parte di Rifondazione, che rende difficili i rapporti a sinistra anche solo per il fatto che non ci si può più fidare della parola data.

Ma lo sappiamo: spesso la politica non è un pranzo di gala, ma solo una umile cena a base di zuppa di lenticchie. 

Michele Bonforte