Chi sono i giovani vecchi? Sono tra noi, invisibili e talvolta timorosi di raccontare la propria esperienza. E' la generazione sfortunata, si dice in giro. E' chi non avrà mai una pensione, dicono altri. Ma di questo passo, la pensione pare proprio l'ultimo dei pensieri dei giovani vecchi.
Da piccoli, avevano individuato una vocazione, un ambito in cui erano bravi e in cui si volevano cimentare, impegnando anni di studio e fatica. Quindi, una volta superata la grande ultima faticata chiamata laurea, e sentendosi quindi splendidamente gratificati, erano pronti e pieni di energia per la ricerca del lavoro tanto desiderato. Ma i giovani vecchi, presto, si sono resi conto che tutto il loro impegno per ottenere una laurea non era sufficiente, allora venne integrato il tutto con un master più specifico, imparare tante lingue (perché all'epoca, si diceva ai giovani vecchi: le lingue sono fondamentali per avere subito un lavoro!) e volare all'estero per fare ottima gavetta. Ora si dice che siano troppo qualificati, però.
Il giovane vecchio è colui il quale si trova intrappolato in uno strano limbo, è troppo giovane per essere assunto (gli si dice) e troppo vecchio per cercare un altro tipo di impiego, ahimè, estraneo alla sua formazione o accedere ad un certo tipo di bandi. Si dice, al contempo, che siano anche altamente qualificati, questi giovani vecchi.
Certo che, per il giovane vecchio, è molto umiliante e mortificante il fatto di passare intere giornate, mesi e talvolta anni a consegnare a mano il proprio curriculum meticolosamente curato o spedirlo alle offerte che si trovano su internet, senza quasi mai ricevere risposte.
Certo che, per il giovane vecchio, è molto umiliante e mortificante il fatto di passare intere giornate, mesi e talvolta anni a consegnare a mano il proprio curriculum meticolosamente curato o spedirlo alle offerte che si trovano su internet, senza quasi mai ricevere risposte.
Il giovane vecchio viene però spesso contattato per fare dei tirocini formativi o stage, raramente retribuiti. Colto da una sorprendente voglia di fare, dopo mesi di assopimento e semi-depressione trascorsi a spedire curriculum, il giovane vecchio spesso accetta la proposta di stage. In tanti si chiederanno il motivo di tale decisione. Egli la accetta perchè questa proposta spezza il periodo avvilente di invio smodato di curriculum, ma soprattutto perché vige la speranza che, dando il veramente massimo, forse un giorno potrà palesarsi un contratto, la tanto attesa assunzione. Dicono anche che la speranza sia l'ultima a morire.
Talvolta accade che durante lo stage, il nome del giovane vecchio non venga ricordato, e le sue competenze non siano nemmeno conosciute. Lui sta lì però, e lavora come se fosse sotto contratto, fino alla fine. Fino all'ennesima mortificazione, parola che stranamente fa rima con gratificazione. A volte succede che possa avere ottime idee ed iniziative, ma non vengono considerate perché non lo si conosce a fondo. A volte succede che il giovane vecchio finisce il suo periodo di stage e quasi nessuno ne è al corrente. Forza lavoro gratis ed oltretutto anonima, dico io.
Talvolta accade che durante lo stage, il nome del giovane vecchio non venga ricordato, e le sue competenze non siano nemmeno conosciute. Lui sta lì però, e lavora come se fosse sotto contratto, fino alla fine. Fino all'ennesima mortificazione, parola che stranamente fa rima con gratificazione. A volte succede che possa avere ottime idee ed iniziative, ma non vengono considerate perché non lo si conosce a fondo. A volte succede che il giovane vecchio finisce il suo periodo di stage e quasi nessuno ne è al corrente. Forza lavoro gratis ed oltretutto anonima, dico io.
Quindi chi è veramente il giovane vecchio, questa creatura sfuggente? E' solo di passaggio, come un viaggiatore. Ed è forse giunta l'ora di viaggiare per noi giovani vecchi, ed ottenere le meritate gratificazioni al momento negate, in questo posto.
Alessandra Ligabue
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