Michele Bonforte
Appena pochi giorni fa il nostro deputato dell'emilia romagna Giuseppe Paglia, interveniva a nome del gruppo sul decreto in parlamento. Ritengo utile ascoltare il filmato del suo intervento perché chiarisce nel dettaglio le pesanti perplessità che SEL aveva espresso nel merito del decreto.
La posizione di SEL nella discussione sul decreto Irpef (cd "80 euro")
Da parte della risicata maggioranza del gruppo parlamentare si è voluto dare un segnale politico di vicinanza al governo Renzi, non una valutazione di merito.
Ma le valutazioni politiche, come se sostenere o meno un governo, attengono al partito e non al gruppo. Non si tratta difatti di questioni di coscienza o di tutela democratica, ma di valutazione politica sull'operato del governo. E abbiamo appena fatto un congresso dove altro si era deciso. Ai dubbi ed alle legittime, anche se non condivisibili, ipotesi di ingresso nel PD avanzate da Migliore il partito aveva voluto dare una risposta positiva prevedendo una conferenza programmatica subito dopo l'estate. Un modo cioè per affrontare in una discussione democratica, dove uno vale uno, le diverse ipotesi. Con la decisione del gruppo alla Camera si è di fatto voluto porre in premessa quello che invece andava discusso.
Voglio cogliere l'occasione per ringraziare il lavoro di dettaglio fatto dal Giovanni Paglia, e i deputati Giulio Mancon e Giorgio Airaudo, che pur se indipendenti da SEL, hanno mostrato una cultura ed una attitudine a come si lavora in una organizzazione, che mi pare essere venuta meno in chi invece spesso si è fatto portatore della necessità di una forte organizzazione di partito, salvo smentirne nei fatti ogni presupposto.
Dispiace dunque constatare che vengono fatte scelte che rompono la solidarietà interna alla comunità di SEL, e impediscono una discussione serena sui temi politici che con onestà si erano posti. Il vizio della preminenza della propria personalità sui percorsi collettivi e antico come la sinistra in italia.
Accade nei partiti come SEL, o nei singoli come la Spinelli, che ha mancato di rispettare gli impegni presi con l'elettorato e la base militante della lista Tsipras.
Ma io credo che i processi sociali e politici siano più forti delle piccolezze degli individui, che possono aiutare od ostacolare, ma mai impedire o creare dal nulla.
Ed in questi giorni lo spazio fra il PD ed il M5S si sta ampliato, ed è quello che può occupare una sinistra che vuole governare i processi sociali e non subirli.
Il PD di Renzi con effetti speciali da abile comunicatore, si è di fatto incanalato nelle politiche di austerità espansiva del centro destra europeo. Mentre esplodono le dichiarazioni e gli impegni che alimentano una speranza che per ora si traduce in consenso elettorale, la disoccupazione cresce, i redditi dal lavoro diminuiscono, la recessione non si ferma.
Contemporaneamente Grillo intende collocare stabilmente il M5S nel campo culturale e politico della destra xenofoba europea, acuendo così il senso di smarrimento di chi da sinistra lo aveva votato come cura per un PD troppo moderato.
Sta a noi, sopratutto a SEL, che ha dimostrato generosità e presenza reale sul territorio, raccogliere la domanda che si espressa nella lista Tsipras per dar vita ad un campo della sinistra plurale e democratica. Plurale perché ci sono vari modi di intendere e vivere la sinistra ed i suoi valori portanti. Democratica perché nel suo funzionamento l'ultimo dei sostenitori abbia la possibilità di incidere come i leader più conosciuti, o le personalità più famose.
Perché uno vale uno, ed un'idea è buona o cattiva non per chi la dice ma per quel che dice.
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