di Laura Vezzosi


Riporto qui il mio intervento sulla sicurezza, in occasione della chiusura della campagna elettorale.
Mi è sembrato che la sinistra abbia parlato poco di sicurezza. Un tema molto gettonato dalle destre in questa campagna elettorale.
Mi viene quindi una domanda: nel passato la sinistra ha fatto abbastanza? in futuro cosa propone?
La perdita di molti voti del centrosinistra credo sia dovuta più al malessere, all'isolamento, al senso di ingiustizia e di insicurezza piuttosto che ad altre ragioni, come il populismo.
Il populismo infatti fa proseliti laddove sono fragili o superficiali le reti di relazione solidale.
In tema di sicurezza credo sia importante distinguere quattro livelli di gravità, che richiedono risposte molto diverse.
1) La devianza:
è il livello più lieve, credo si possa affrontare con molta prevenzione:
aumentando gli educatori, e aumentando l'accesso dei giovani e adulti al servizio già esistente di supporto psicologico gratuito dei consultori.
Andare dallo psicologo è ancora un tabù. Può essere un compito della prossima amministazione rompere questo tabù? Per esempio aiutare i ragazzini vittime di violenza domestica a liberarsi dai vincoli dei ricatti. Così da non sfogare la violenza subita su altri loro coetanei, e fare i bulli. O aiutare le ragazzine a parlare di più delle violenze leggere o pesanti subite in casa.
Bisogna aiutarci a non aver vergogna di chiedere aiuto.
2) La conflittualità sociale:
Reggio è una delle poche città che si è dotata di un centro di mediazione dei conflitti. Eppure il Comune di Reggio oggi paga solo 30 ore alla settimana due mediatori super precari. E' questo un'investimento adeguato?
Il Sert ed i servizi sociali sono al collasso.
Deve scoppiare la guerra civile prima che il PD si accorga che senza coesione sociale, perde i voti? Forse il PD pensa che una stazione ferroviaria superfiga o un'arena della musica ci proteggerà dall'implosione o dai forconi?
3) La delinquenza:
a Reggio abbiamo un carcere ed un Opg. Qualcuno ne ha parlato in campagna elettorale?
La percentuale di recidiva di quelli che escono oscilla tra il 70 e 80%.Il carcere è quasi un'azienda di produzione di delinquenti. Sì, sono lenti e difficili i miglioramenti a livello ministeriale e quindi nazionale, ma Reggio investe sufficienti fondi per evitare che quel 75% di persone che escono, non ritornino a delinquere?
Abbiamo alcune eccellenti cooperative o realtà di inserimento sociale. Ma sono solo foglie di fico o investimenti seri e capillari in sicurezza?
Infine
4) la criminalità organizzata:
che è il sicuramente caso più grave.
Non ho molta esperienza, quindi non mi esprimo.
Ma vorrei che la durezza dei toni utilizzata per affrontare questo problema di sicurezza, non fosse lo stesso linguaggio usato per gli altri problemi. Altrimenti facciamo come i leghisti o i grillini.
Facciamo vedere nella pratica che la sinistra è diversa, e investe in altre cose!!
E poi le racconta, ne parla con orgoglio.
Chissà chi sarà il prossimo assessore alla sicurezza e coesione sociale....
La perdita di molti voti del centrosinistra credo sia dovuta più al malessere, all'isolamento, al senso di ingiustizia e di insicurezza piuttosto che ad altre ragioni, come il populismo.
Il populismo infatti fa proseliti laddove sono fragili o superficiali le reti di relazione solidale.
In tema di sicurezza credo sia importante distinguere quattro livelli di gravità, che richiedono risposte molto diverse.
1) La devianza:
è il livello più lieve, credo si possa affrontare con molta prevenzione:
aumentando gli educatori, e aumentando l'accesso dei giovani e adulti al servizio già esistente di supporto psicologico gratuito dei consultori.
Andare dallo psicologo è ancora un tabù. Può essere un compito della prossima amministazione rompere questo tabù? Per esempio aiutare i ragazzini vittime di violenza domestica a liberarsi dai vincoli dei ricatti. Così da non sfogare la violenza subita su altri loro coetanei, e fare i bulli. O aiutare le ragazzine a parlare di più delle violenze leggere o pesanti subite in casa.
Bisogna aiutarci a non aver vergogna di chiedere aiuto.
2) La conflittualità sociale:
Reggio è una delle poche città che si è dotata di un centro di mediazione dei conflitti. Eppure il Comune di Reggio oggi paga solo 30 ore alla settimana due mediatori super precari. E' questo un'investimento adeguato?
Il Sert ed i servizi sociali sono al collasso.
Deve scoppiare la guerra civile prima che il PD si accorga che senza coesione sociale, perde i voti? Forse il PD pensa che una stazione ferroviaria superfiga o un'arena della musica ci proteggerà dall'implosione o dai forconi?
3) La delinquenza:
a Reggio abbiamo un carcere ed un Opg. Qualcuno ne ha parlato in campagna elettorale?
La percentuale di recidiva di quelli che escono oscilla tra il 70 e 80%.Il carcere è quasi un'azienda di produzione di delinquenti. Sì, sono lenti e difficili i miglioramenti a livello ministeriale e quindi nazionale, ma Reggio investe sufficienti fondi per evitare che quel 75% di persone che escono, non ritornino a delinquere?
Abbiamo alcune eccellenti cooperative o realtà di inserimento sociale. Ma sono solo foglie di fico o investimenti seri e capillari in sicurezza?
Infine
4) la criminalità organizzata:
che è il sicuramente caso più grave.
Non ho molta esperienza, quindi non mi esprimo.
Ma vorrei che la durezza dei toni utilizzata per affrontare questo problema di sicurezza, non fosse lo stesso linguaggio usato per gli altri problemi. Altrimenti facciamo come i leghisti o i grillini.
Facciamo vedere nella pratica che la sinistra è diversa, e investe in altre cose!!
E poi le racconta, ne parla con orgoglio.
Chissà chi sarà il prossimo assessore alla sicurezza e coesione sociale....
Nessun commento:
Posta un commento
L'inserimento dei commenti su questo blog implica l'accettazione della policy.