mercoledì 29 gennaio 2014

Matteo Sassi: dall'ascolto alle idee per il futuro della città


di Katia Pizzetti 

Sabato 18 gennaio 2014 al Centro Internazionale Loris Malaguzzi Matteo Sassi, assessore alle Politiche Sociali, ha incontrato i cittadini presentando la propria candidatura alle primarie del centrosinistra per il Sindaco di Reggio Emilia.
L’incontro ha visto la nutrita partecipazione di reggiani e non solo. Tante le persone che hanno riempito la sala e sono intervenute portando il loro contributo, le domande, le esperienze e i dubbi sul presente e futuro della città. Matteo Sassi dopo aver ascoltato gli interventi, ha concluso l’incontro presentando idee per affrontare le criticità di cui farsi carico, per dare un futuro a Reggio Emilia.

“Sono qui a presentarmi come candidato alle primarie del centrosinistra perché credo che la partecipazione sia l’unico vero antidoto di ciò che sta accadendo nella nostra città. Il qualunquismo, il populismo, l’idea che si possano fare le cose da soli, e che paradossalmente ci si gratifichi nell’aver scampato alle avversità, non è più tollerabile. Occorre arginare questo modo di pensare, lo si può fare solo attraverso il coinvolgimento dei cittadini, con la difesa attiva della democrazia. A fronte di un impoverimento molto forte della comunità, delle famiglie, della possibilità di trovare lavoro, delle risorse pubbliche, della sanità, dell’istruzione, occorre utilizzare la ricchezza che possediamo, ossia le nostre intelligenze e la volontà di partecipare attivamente. Per questo occorre porsi all’ascolto, farsi sentire solo dopo aver udito e fatto proprie le necessità del territorio e della cittadinanza, utilizzando le primarie come rinnovamento della politica, dei partiti, arrivando a dare risposte concrete dopo aver condiviso il percorso.

Il malcontento popolare non può non essere ascoltato, il frastuono anti democratico che spesso soverchia ogni altra voce, va combattuto con espressione di idee, di futuro sostenibile della città, dei miei e dei nostri alti valori democratici e partecipativi. Ritengo che per questo processo servano candidati veri, che non abbiano altri fini ed obiettivi, che dialoghino e si confrontino con la città in maniera libera. Non è dalle correnti di partito ne dagli accordi riservati che arriverà il necessario per la comunità.
Dopo aver ascoltato gli interventi che hanno aperto l’incontro di oggi, voglio soffermarmi su alcuni temi, gli stessi che voglio affrontare in campagna elettorale.
La scuola e il percorso educativo: servono obiettivi ambiziosi che devo prescindere dallo stato delle casse pubbliche, dalla crisi. Occorre il coraggio di dire che serve raddoppiare gli educatori nel far fronte a sfide educative per il futuro dei giovani, degli adolescenti, dei bambini. Rafforzarne la presenza ci porta a raggiungere nuovamente il livello di scolarizzazione del passato, dopo la perdita degli ultimi anni. Questo non è solo un progetto pedagogico, è un coinvolgimento delle famiglie, una rappresentazione della realtà sociale arrivando dove i canali tradizionali non riescono ad arrivare, suggerendo così un modello di società inclusivo.
Beni Comuni: l'attenzione va posta sulle problematiche del territorio, in particolare quello agricolo, agendo sui proprietari per convincerli a desistere dal richiedere la conversione con permessi di edificazione. Sfugge loro la comprensione di avere un valore sul quale occorre fondare un'idea di sviluppo, guardando alla filiera corta, all'agricoltura responsabile e alla valorizzazione del territorio con la conseguente tutela.
Patrimonio Pubblico: dare un senso preciso al nostro importante patrimonio. Occorre metterlo al centro di progetti dei giovani, delle piccole imprese, di quelle no profit, di chi ha la capacità e l'intelligenza per far vivere questi spazi. Riqualificare gli spazi industriali dismessi, il milione di metri quadrati di edificato delle previsioni urbanistiche, devono essere cancellati, senza farsi intrappolare dal gioco dei diritti acquisiti.
Mobilità Urbana: è possibile rilanciarla anche senza grossi investimenti, si devono creare corsie preferenziali per i mezzi pubblici, mettendoli in sicurezza e agendo di conseguenza sulla sicurezza degli utenti e dei cittadini. Non possiamo ignorare il problema delle polveri sottili (pm10). Ogni anno ci troviamo a sforarne il limite consentito per legge. Mettiamo in campo politiche forti e concrete, anche drastiche, a tutela della salute. Consideriamo anche l’uso delle targhe alterne nei giorni di maggior inquinamento. Assumiamo questo impegno verso le nuove generazioni.
Pubblica Amministrazione: facciamoci interpreti di un cambiamento all'interno delle posizioni dirigenziali, una riduzione senza ridurre l'efficienza dell'Ente, ma al contrario snellendo i processi decisionali. Nella stessa direzione vedo la costruzione delle prossima giunta, che deve essere formata da assessori che lavorano a tempo pieno e non a part-time con impegni professionali. È finito il tempo in cui si amministra facendo anche altro. Gli assessori devono avere il tempo per essere presenti sul territorio, per farsi carico delle problematiche e avanzare soluzioni concrete.
Circoscrizioni: ripristino del numero di circoscrizioni preesistente, a cui delegare una serie di funzioni e servizi, dalla manutenzione del verde a quelle di altro tipo, ascoltando i cittadini, veri conoscitori della realtà locale. Qui vanno convogliate le nostre migliori risorse, i giovani, gli esperti in processi partecipativi. La città è di tutti e di questo occorre esserne consapevoli.
Giustizia Fiscale e Equità: con i pochi strumenti a disposizione, si può fare molto. Istituire una “tassa di scopo”, una sorta di piccola patrimoniale per chi possiede dal quarto alloggio in su e può permettersi di contribuire maggiormente. Le entrate verranno distribuite sul territorio con la riqualifica di progetti urbani partecipati. La proprietà ha anche funzione sociale, lo troviamo scritto nella Costituzione. Partendo dalla proprietà d’impresa volta a creare lavoro e ricchezza sociale per le generazioni future. Altro punto importante, creare una vera unità di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale. Se gli enti locali operano seriamente in questa direzione, si raggiungono risultati maggiori di qualsiasi altro organo dello Stato. Agendo in questo senso, si arriva a pagare tutti e a pagare meno.
Salute: la condizione di benessere psico-fisico è dettata dalla prevenzione. Anche qui serve un grande piano per il futuro, occupandosi delle necessità urgenti e non solo creando ulteriori centri di eccellenza, che pur importanti vengono in secondo piano. Serve riqualificare il servizio partendo dai consultori, dal comparto materno- infantile, mettere in relazione le famiglie e i giovani con la società. Potenziare i percorsi territoriali a domicilio, in risposta alla sempre crescente domanda dei cittadini. Ascoltare gli esperti e gli operatori del settore al fine di indirizzare al meglio le risorse.
Ci attendono giorni di intenso lavoro, non con obiettivo di rappresentare una testimonianza all’interno delle primarie del centrosinistra, ma come partecipanti attivi, con idee, programmi, espressi in modo libero, con la certezza che lo sforzo individuale è volto a ridare fiducia e speranza alla nostra città. Una città che ha dato molto alla mia generazione. I trentenni e quarantenni devono capire che è arrivato “il loro tempo”, il cambiamento e la costruzione del futuro, che si basa sull’agire, non può prescindere da loro che ne sono naturalmente evocati e che devono farsene carico. Assieme a tutti facciamoci interpreti del cambiamento costruendo un orizzonte comune.
Personalmente prendo un altro impegno, chiedere agli altri partecipanti alle primarie, di organizzare eventi, incontri e una manifestazione contro ogni forma di razzismo. In questo particolare e preoccupante momento in cui dilaga il pregiudizio, la discriminazione e forme xenofobe, è importante riaffermare i fondamenti antirazzisti, democratici e progressisti, laici e aperti, rispondendo così a chi vuole continuare a costruire muri”.

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