Roba che, a proporla oggi, sembrerebbe una stravagante esagerazione in senso opposto. Altro che legge truffa: ci si attirerebbe l'accusa di ostacolare le magnifiche sorti e progressive del bipolarismo, l'efficienza delle istituzioni, la certezza del governo e bla, bla, bla. Oggi, infatti, la legge elettorale Renzi-Banana ci racconta che, per avere il premio di maggioranza del 16% , basta e avanza il 37%. Talchè - ha argutamente osservato qualcuno - si dovrebbe più appropriatamente parlare di premio di minoranza. E va già di lusso che è stata leggermente ritoccata la precedente "profonda sintonia" sulla proposta del 35%.
Contro la "legge truffa" la sinistra (Pci e Psi) condusse all'epoca un'aspra battaglia. Dapprima persa, perchè la legge fu approvata, ma poi vinta, perchè alle elezioni ldel 1953 la maggioranza ottenne "solo" il 49,8% e il premio non scattò. E l'anno successivo, quella legge fu abrogata. Oggi anche il segretario del Pd conduce un'aspra battaglia, però a favore di una legge al cui confronto la "truffa" buonanima appare un eccesso di democrazia.
Srefano Morselli
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