giovedì 15 novembre 2012

Comitato NOI CON NICHI a sostegno di Nichi Vendola Premier





Non vogliamo che il nostro Paese sia rappresentato dalla vergogna dei malati di SLA costretti a fare lo sciopero della fame per vedere riconosciuto il loro diritto alla cura e alla dignità personale. Mentre i signori della guerra fanno affari con il Governo vendendo flottiglie di cacciabombardieri F35 al costo di una finanziaria e i signori della politica organizzano feste trimalcionesche pagandole con soldi pubblici.
Non vogliamo che il nostro Paese sia rappresentato dall’ignominia dell’indifferenza di fronte a chi si dà fuoco davanti al Parlamento o al Quirinale perché licenziato e disperato. Mentre a Bruxelles e a Berlino si negoziano le condizioni della resa dei popoli alle logiche del liberismo e alla tirannia della finanza globale.
La trama depressiva del Governo Monti è apparsa via via in tutta la sua drammatica evidenza. Le misure adottate e le riforme varate (non a caso definite controriforme), in perfetta coerenza con il codice stilistico berlusconiano, hanno perseguito sistematicamente obiettivi recessivi e antipopolari: mortificare e umiliare il mondo del lavoro a favore delle rendite e della speculazione finanziaria; inasprire le condizioni di lavoro e di vita delle persone fino al limite della sopportabilità; sacrificare alle logiche rigoriste la vita dei cittadini italiani e persino il dettato costituzionale, ratificando il fiscal compact e introducendo il pareggio di bilancio in Costituzione; aumentare le disuguaglianze e condannare intere generazioni alla precarietà e alla mancanza di futuro; minare la coesione sociale e il sistema di rappresentanza sindacale e sociale; ignorare la situazione di avvilente arretratezza in cui versano i diritti civili nel nostro Paese.
In Italia è necessario un profondo cambiamento, una decisa inversione di rotta verso un futuro a misura di persone e non di finanza, verso un modello di sviluppo e di democrazia radicalmente alternativo a quello attuale, a partire dalla fondazione di una nuova Europa democratica che sia capace di dotarsi di strumenti partecipati di governo dell’economia e della politica: gli Stati Uniti d’Europa.
L’entusiasmante esperienza dei referendum sui beni comuni e contro il nucleare, con quella strabiliante partecipazione democratica e mobilitazione di un vasto e variegato arcipelago di associazioni, movimenti, donne e uomini, impressa in modo indelebile nella memoria collettiva, ha dimostrato che è possibile contrastare e sconfiggere le politiche neoliberiste e preservare i beni comuni da logiche di espropriazione e profitto, affidandone la gestione alla collettività e promuovendo una nuova concezione del pubblico.
Oggi si presenta un’altra occasione straordinaria per indicare in maniera netta la via da percorrere per uscire dalla crisi, attraverso il contrasto alla disuguaglianza e il recupero del valore e della dignità del lavoro: il sostegno ai referendum per il ripristino dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e per l’abrogazione dell’articolo 8 dell’ultima manovra del Governo Berlusconi sui contratti integrativi aziendali in deroga a quelli nazionali, quale primo passo verso una riaffermazione piena del sistema dei diritti del lavoro e nel lavoro e una revisione profonda del sistema produttivo e delle sue finalità. Un sistema produttivo ripensato alle radici, alla luce di un apporto della ricerca e dell’innovazione tecnologica, ecosostenibile e in grado di promuovere la qualità, la responsabilità sociale e l’utilità pubblica del lavoro.

Siamo convinti della necessità di avviare al più presto un percorso di partecipazione che sappia valorizzare le spinte provenienti dalla società civile, dai movimenti sociali e da tutte le istanze di partecipazione democratica dei cittadini alla vita del Paese.
E su questa base, raccogliendo e interpretando le voci della sofferenza e della protesta sociale, siamo convinti che si debba mettere in archivio l’agenda Monti indicando con chiarezza gli appuntamenti programmatici di un’ALTRA agenda. La centralità del lavoro e le problematiche del non lavoro, la riconversione ecologica dell’economia, i diritti civili (testamento biologico, unioni civili e matrimoni gay, fecondazione assistita, interruzione di gravidanza), la legalità e la moralità, il diritto alla salute e alla tutela sociale, l’istruzione pubblica e la cultura come patrimonio diffuso e diritto esigibile, il trasporto sostenibile, le città intelligenti, la difesa del territorio, i beni comuni, il diritto di cittadinanza, la laicità in tutte le sue manifestazioni e articolazioni, l’attenzione precipua e non estemporanea alle questioni di genere, il ripudio della guerra e la cultura della pace: questi alcuni dei temi che sosteniamo e chiediamo con forza di sostenere attraverso la candidatura di Nichi Vendola.
Le primarie sono un’occasione importante per una discussione pubblica sul futuro e per un programma di governo del Paese alternativo alle scellerate politiche neoliberiste. Un’occasione per fare della sinistra e del nuovo centrosinistra una costruzione collegiale e partecipata e non un accordo di vertice.
Insieme a Nichi guardiamo a questo momento come preziosa occasione per raccogliere attorno a un progetto di alternativa e cambiamento radicale le migliori forze ed energie del Paese.
  
Prime adesioni

Donatella Chiossi   Coordinatrice Comitato AltaVoce, Comitato scientifico SEL
Atos Cattini   Coordinatore CAAD Comune Reggio Emilia e CRIBA Regione Emilia Romagna
Carla Ruffini   Docente Università di Bologna e formatrice, Assemblea nazionale SEL
Stefano Daolio   Insegnante e architetto  
Maura Bondavalli   Impiegata, Comitato Consultivo Misto e Comitato Etico ASL Reggio Emilia 
Giulia Rinaldini   Operatrice Auser
Alessandro Scillitani   Regista, direttore artistico Reggio Film Festival
Giordano Montorsi   Artista, docente Accademia Belle Arti Brera
Flavia Marconi   Insegnante, Comitato Acqua Bene Comune Reggio Emilia
Sara Cattini   Studentessa universitaria 
Pietro Mussini   Artista, progettista della comunicazione visiva
Marta Ascari   Musicista e compositrice
Federico Salsi   Educatore e ricercatore in antropologia
Marina Arrivabeni   Insegnante
Roberto Daolio   Docente Accademia Belle Arti Bologna, critico d’arte
Antonio Pascarella   Pensionato
Cesare Schieppati   Disoccupato, Comitato Acqua Bene Comune
Silvia Cattini   Studentessa universitaria, volontaria Croce Verde 
Vlad Croitor   Studente
Betty Codeluppi   Operatrice scuola dell’infanzia, volontaria Protezione Civile e Libera Terra
Claudia Andreoli   Precaria
Marina Lisciuc   Assistente familiare 
Giovanna Fontanesi   Impiegata
Federico Buffagni   Studente universitario e musicista
Beppe Pellicciari   Progettista del suono
Luisa Gazzetti   Operatrice Officina Educativa Comune di Reggio Emilia
Iames Buffagni   Libero professionista Studio consulenza industriale
Viviana Ferretti   Insegnante, volontaria Croce Verde
Monja Benevelli  Disoccupata - Casina
Gabriele Brizzi  Fattorino GGIL Reggio E.
Alessandro Carciola Insegnante
Monica Bonvicini  Impiegata cooperativa
Vincenzo Cavandoli  Libraio


Per aderire inviare una mail a: noixnichi@gmail.com
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