Non vogliamo che il nostro
Paese sia rappresentato dalla vergogna dei malati di SLA costretti a fare lo
sciopero della fame per vedere riconosciuto il loro diritto alla cura e alla
dignità personale. Mentre i signori della guerra fanno affari con il Governo
vendendo flottiglie di cacciabombardieri F35 al costo di una finanziaria e i
signori della politica organizzano feste trimalcionesche pagandole con soldi
pubblici.
Non vogliamo che il nostro Paese
sia rappresentato dall’ignominia dell’indifferenza di fronte a chi si dà fuoco
davanti al Parlamento o al Quirinale perché licenziato e disperato. Mentre a
Bruxelles e a Berlino si negoziano le condizioni della resa dei popoli alle
logiche del liberismo e alla tirannia della finanza globale.
La trama depressiva del Governo
Monti è apparsa via via in tutta la sua drammatica evidenza. Le misure adottate
e le riforme varate (non a caso definite controriforme), in perfetta coerenza
con il codice stilistico berlusconiano, hanno perseguito sistematicamente
obiettivi recessivi e antipopolari: mortificare e umiliare il mondo del lavoro
a favore delle rendite e della speculazione finanziaria; inasprire le
condizioni di lavoro e di vita delle persone fino al limite della
sopportabilità; sacrificare alle logiche rigoriste la vita dei cittadini
italiani e persino il dettato costituzionale, ratificando il fiscal compact e introducendo il
pareggio di bilancio in Costituzione; aumentare le disuguaglianze e condannare intere generazioni alla precarietà
e alla mancanza di futuro; minare la coesione sociale e il sistema di
rappresentanza sindacale e sociale; ignorare la situazione di avvilente
arretratezza in cui versano i diritti civili nel nostro Paese.
In Italia è necessario un
profondo cambiamento, una decisa inversione di rotta verso un futuro a misura
di persone e non di finanza, verso un modello di sviluppo e di democrazia radicalmente
alternativo a quello attuale, a partire dalla fondazione di una nuova Europa democratica
che sia capace di dotarsi di strumenti partecipati di governo dell’economia e
della politica: gli Stati Uniti d’Europa.
L’entusiasmante esperienza dei referendum sui beni comuni
e contro il nucleare, con quella strabiliante partecipazione democratica e mobilitazione
di un vasto e variegato arcipelago di associazioni, movimenti, donne e uomini,
impressa in modo indelebile nella memoria collettiva, ha dimostrato che è possibile contrastare
e sconfiggere le politiche neoliberiste e preservare i beni comuni da logiche
di espropriazione e profitto, affidandone la gestione alla collettività e
promuovendo una nuova concezione del pubblico.
Oggi si presenta un’altra
occasione straordinaria per indicare in maniera netta la via da percorrere per
uscire dalla crisi, attraverso il contrasto alla disuguaglianza e il recupero del
valore e della dignità del lavoro: il sostegno ai referendum per il ripristino
dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e per l’abrogazione dell’articolo
8 dell’ultima manovra del Governo Berlusconi sui contratti integrativi aziendali in deroga a quelli nazionali, quale
primo passo verso una riaffermazione piena del sistema dei diritti del lavoro e
nel lavoro e una revisione profonda del sistema produttivo e delle sue
finalità. Un sistema produttivo ripensato alle radici, alla luce di un apporto
della ricerca e dell’innovazione tecnologica, ecosostenibile e in grado di
promuovere la qualità, la responsabilità sociale e l’utilità pubblica del
lavoro.
Siamo convinti della necessità
di avviare al più presto un percorso di partecipazione che sappia valorizzare
le spinte provenienti dalla società civile, dai
movimenti sociali e da tutte le istanze di partecipazione democratica dei
cittadini alla vita del Paese.
E su questa base, raccogliendo
e interpretando le voci della sofferenza e della protesta sociale, siamo
convinti che si debba mettere in archivio l’agenda Monti indicando con
chiarezza gli appuntamenti programmatici di un’ALTRA agenda. La
centralità del lavoro e le problematiche del non lavoro, la riconversione
ecologica dell’economia, i diritti civili (testamento biologico, unioni civili
e matrimoni gay, fecondazione assistita, interruzione di gravidanza), la
legalità e la moralità, il diritto alla salute e alla tutela sociale, l’istruzione
pubblica e la cultura come patrimonio diffuso e diritto esigibile, il trasporto
sostenibile, le città intelligenti, la difesa del territorio, i beni comuni, il
diritto di cittadinanza, la laicità in tutte le sue manifestazioni e
articolazioni, l’attenzione precipua e non estemporanea alle questioni di
genere, il ripudio della guerra e la cultura della pace: questi alcuni dei temi che sosteniamo e chiediamo con forza di sostenere attraverso la candidatura
di Nichi Vendola.
Le primarie sono un’occasione importante
per una discussione pubblica sul futuro e per un programma di governo del Paese
alternativo alle scellerate politiche neoliberiste. Un’occasione per fare della
sinistra e del nuovo centrosinistra una costruzione collegiale e partecipata e
non un accordo di vertice.
Insieme a Nichi guardiamo a questo momento come preziosa occasione per raccogliere
attorno a un progetto di alternativa e cambiamento radicale le migliori forze
ed energie del Paese.
Donatella Chiossi Coordinatrice Comitato AltaVoce, Comitato scientifico SEL
Atos Cattini Coordinatore CAAD Comune Reggio Emilia e CRIBA Regione Emilia Romagna
Carla Ruffini Docente Università di Bologna e formatrice, Assemblea nazionale SEL
Stefano Daolio Insegnante e architetto
Maura Bondavalli Impiegata, Comitato Consultivo Misto e Comitato Etico ASL Reggio Emilia
Giulia Rinaldini Operatrice Auser
Alessandro Scillitani Regista, direttore artistico Reggio Film Festival
Giordano Montorsi Artista, docente Accademia Belle Arti Brera
Flavia Marconi Insegnante, Comitato Acqua Bene Comune Reggio Emilia
Sara Cattini Studentessa universitaria
Pietro Mussini Artista, progettista della comunicazione visiva
Marta Ascari Musicista e compositrice
Federico Salsi Educatore e ricercatore in antropologia
Marina Arrivabeni Insegnante
Roberto Daolio Docente Accademia Belle Arti Bologna, critico d’arte
Antonio Pascarella Pensionato
Cesare Schieppati Disoccupato, Comitato Acqua Bene Comune
Silvia Cattini Studentessa universitaria, volontaria Croce Verde
Vlad Croitor Studente
Betty Codeluppi Operatrice scuola dell’infanzia, volontaria Protezione Civile e Libera Terra
Claudia Andreoli Precaria
Marina Lisciuc Assistente familiare
Giovanna Fontanesi Impiegata
Federico Buffagni Studente universitario e musicista
Beppe Pellicciari Progettista del suono
Luisa Gazzetti Operatrice Officina Educativa Comune di Reggio Emilia
Iames Buffagni Libero professionista Studio consulenza industriale
Viviana Ferretti Insegnante, volontaria Croce Verde
Monja Benevelli Disoccupata - Casina
Gabriele Brizzi Fattorino GGIL Reggio E.
Alessandro Carciola Insegnante
Monica Bonvicini Impiegata cooperativa
Vincenzo Cavandoli Libraio
Per
aderire inviare una mail a: noixnichi@gmail.com
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