Stampa e potere: "Il Manifesto" celebra Umberto Pizzi.
Umberto Pizzi «da Zagarolo», come aggiunge sempre il sito Dagospia che ha dato gran popolarità ai suoi ritratti di politici nuovi, nuovissimi e vecchio generone romano, tutti orrendi e deformati peggio di un Grozs de noantri, è un fotoreporter di lungo corso e di sani principi. Parliamo con lui dell'intreccio tra gossip e politica che con la saga di Berlusconi e delle escort, quest'estate sembra aver definitivamente eclissato tutto il resto: attori, attrici, calciatori... Dove sono finiti? «Mah - riflette Pizzi al telefono - Noi con Dagospia, con i nostri Cafonal da tempo puntiamo al vero potere e non a questa minutaglia, attori e attrici, anche perché negli ultimi anni i grandi personaggi, i grandi attori sono scomparsi e quelle che stanno continuamente sui rotocalchi sono piccole cose che si organizzano con la complicità di qualche direttore, falsi scoop. I veri personaggi per me sono sempre stati quelli al potere. E con l'avvento dell'internet sono usciti fuori, perché negli anni passati i potenti riuscivano a bloccare attraverso gli editori o attraverso i direttori l'uscita di certe loro foto compromettenti. Adesso no perché con tutti i blog che ci sono esce tanto di quel materiale che spesso è anche materiale prezioso. In altri tempi, le foto di Berlusconi in Sardegna non sarebbero mai uscite". Ai tempi di Agnelli?"Agnelli se le comprava le foto. Gli editori avevano le foto, telefonavano all'avvocato, le foto non uscivano e aumentavano la pubblicità sui giornali e sulle riviste. Ma insomma Agnelli sapeva far sparire bene le sue cose, raramente sono uscite cose compromettenti". Cioè stai dicendo che adesso non spariscono più le foto?" Ci provano a farle sparire. Ci provano con le varie authority, però l'informazione è globalizzata per cui possono anche bloccare l'uscita qui in Italia ma poi nel resto del mondo... adesso con internet il materiale può girare in qualsiasi paese. Per esempio che la Bolivia compri le foto di Berlusconi mi pare assurdo, la Bolivia sarebbe l'ultimo paese che possa essere interessato..." Ma sei sicuro che poi l'effetto di queste foto sia necessariamente negativo per il pubblico?Vabbè negli ultimi tempi la morale del nostro paese è più cotica che etica, e c'è tanta gente che vorrebbe essere come Berlusconi, ricco, con le donne, con il potere... però esiste ancora una grossa fetta di gente che guarda quasi con orrore a queste cose. Le foto della villa in Sardegna le ho trovate terribili... Il capo del governo non può scendere a questi livelli da compari di merende, inviti uno e gli fai trovare un sacco di gnocca... la gente che ha una certa morale, non dico bacchettona, guarda con un grosso schifo queste cose..." Berlusconi però è l'editore di Chi. Come giudichi la sua messa in scena del gossip?"La sua grandiosità è avere un sacco di lecchini intorno i quali per mantenere anche loro un certo potere si comportano così. Per me un editore non dovrebbe mai farsi pubblicare sui propri giornali... A Berlusconi evidentemente piace questa cosa perché lo tiene sempre in primo piano. E poi Chi è un giornale molto visto, è un bibbia del gossip riccone..." Ma i lettori ci credono veramente, anche quando le storie sono palesemente finte?Non gliene frega niente... Tipo l'ultima storia: Clooney e Canalis..."Mah... C'è un sacco di gente che proprio non gli va di pensare. Apre il giornale, guarda le foto e non si pone il problema se la storia è vera o non è vera". Ma il gossip era più finto prima o più adesso? "È stato sempre finto. Queste storie servono al fotografo per fare i soldi, all'editore per fare i soldi, al direttore per mantenersi il posto. Qual è il problema? In questo paese abbiamo una morale molto ballerina..." Parli di morale e mi viene in mente la «questione morale». Ci tieni spesso a dire che sei uno di sinistra..."Forse Berlinguer è stato un dei più grandi leader che siano mai esistiti. Io ho una foto che mi porto dietro... non m'ha dato una lira, però secondo me è la più bella foto di Berlinguer che c'è: lui a piazza Augusto Imperatore fermo a parlare con gli operai che stanno mangiando... sai? quelli col cappello in testa fatto con la carta de L'Unità... però adesso non lo so... anche la sinistra è in crisi su questa roba..." Diavolo di un fotoreporter. Su Berlinguer avrei giurato di sentirci un po' di commozione (Alberto Piccinini, "Il Manifesto"). Nella foto, tratta da "Dagospia", Vittorio Feltri ritratto a tavola da Umberto Pizzi.
è estate anche per il manifesto...però mi viene da dire "ma chi se ne frega!"
RispondiEliminaSei troppo dogmatico...Dagospia è un bellissimo sito. Se la Sinistra usasse le tecniche di comunicazione di Dagospia e non lo stile vetero-carbonaro da Catomes Tot che usa di solito, sicuramente le elezioni anche a Reggio sarebbero andate meglio.
RispondiEliminaDai 3000 (tremila) ai 4000 (quattromila) miliardi di dollari letteralmente bruciati sull'altare del liberismo, una crisi di sistema nella nostra provincia senza uguali dal dopoguerra, per non parlare di clima, di sicurezza, di droga ecc. ecc.
RispondiEliminaRipeto: ...e chi se ne frega!!! di Dagospia e del gossip che propone...
Forse sarò dgomatico (mi piacerebbe discuterlo il vocabolo), però, per la mia professione (studiare e realizzare strategie di comunicazione) ti posso assicurare che lo stile dagospia non porterebbe lontano la sinistra.
P.S. Rispetta il "Catomes tot" perchè potremmo ritrovarcisi insieme a giocare a tresette...
"Caro Dago,
RispondiEliminaieri sera al Palainfiniti di Cortina Incontra, vi e' stato un incontro tra il Grande Giampiero Mughini e il Megadirettore Vittorio Feltri, tutti e due faticosamente condotti da Gigi Moncalvo. Mentre il Giampiero, mente libera con rimpianti del compagno che fu, aveva una critica nei confronti di Papi Silvio, Vittorio Feltri lo difendeva a spada tratta, mostrando sempre una grande acredine nei confronti di chi non la pensa come lui, tanto che alla fine se l'è presa con il povero vignettista Fred.
Vittorio Feltri ha detto che la sinistra si e' lanciata contro Silvio Berlusconi con una campagna basata sul gossip (bisognerebbe ricordagli che il gossip dilagante e' una delle fortune del Boss e dei giornali che ha diretto), che le veline sono delle brave ragazze tutte laureate (non mi risulta che esista una Facoltà di Velinaggio o un'Accademia del Cazzo, ci informeremo dalla Ministra Gelmini) e che per delle immagini molto dubbie Silvio Sircana e' stato massacrato perche' portavoce di Prodi.
Bisognerebbe ricordare a Vittorio Feltri, che non solo la sinistra si e' lanciata contro questa campagna gossippara contro Papi, ma anche la stampa di mezza Europa (tutta di Murdoch? Tutta di sinistra?). Ma sara' forse perche' questa gente conosce l'Etica delle Responsabilita'. Il filosofo Max Weber,1864-1920, diceva ‘Poiche' il futuro si prospetta nella sua incertezza, l'uomo politico deve rispondere delle conseguenze (prevedibili) delle proprie azioni che hanno un peso sulla vita dei propri simili'. Essere in quel giro di gnocca da mille euro a botta ed essere Capo del Governo è ovvio che la Privacy di PapiSilvio vada a puttane.
E' anche vero che ognuno si difende la propria pagnotta, allora cerchi di non essere il Censore di questo paese, e soprattutto non fumi in un luogo proibito senza aver rispetto per gli altri.
Ciao Umberto Pizzi" (Lettera di Umberto Pizzi a Dagospia, 23 agosto 2009)