sabato 29 agosto 2009

Si infiamma il dibattito etico sul testamento biologico

"Un registro per la vita - Nati comitati per la creazione di un albo.
Sinistra Democratica e Movimento per la Sinistra di Reggio nei prossimi giorni daranno vita a Comitati che chiederanno a tutti i Consigli Comunali della provincia l'istituzione di Registri contenenti i nominativi di cittadini che hanno lasciato il proprio testamento biologico.Giovedì scorso è stata, infatti,presentata la mozione di iniziativa popolare promossa dal comitato "Altavoce" per l’istituzione del registro del testamento biologico nella nostra città.«Non chiediamo nulla che non sia ammissibile dal punto di vista legale - precisa il consigliere comunale, il socialista Roberto Pierfederici - Semplicemente chiediamo che il Comune,essendo nella possibilità giuridica e amministrativa, si faccia promotore di atti amministrativi per introdurre il riconoscimento formale ed etico delle dichiarazioni anticipate di trattamento di carattere sanitario». Dunque Pierfederici interpella la Giunta Delrio per chiedere se non ritenga opportuno e necessario istituire un registro dei testamenti biologici,così come è stato predisposto in alcuni comuni del nostro Paese. Con tale registro si darebbe la possibilità pratica ai nostri concittadini di registrare un testamento biologico e di nominare un fiduciario,indicando la propria volontà su un argomento così personale ed importante come la propria vita. In pratica il Comune dovrebbe predisporre un modulo che raccolga le dichiarazioni anticipate di volontà dei trattamenti di natura medica, nel quale ogni cittadino interessato possa esprimere la propria volontà di essere o meno sottoposto a trattamenti sanitari,sia in caso di malattia o lesione cerebrale irreversibile o invalidante sia in caso di malattia che costringa a trattamenti permanenti con macchine e sistemi artificiali che impediscano la normale vita di relazione. Il Comune dovrebbe raccogliere tutte le dichiarazioni, fatte con apposito modulo, in un registro per definirne poi il regolamento di accesso. Sempre al Comune spetterebbe l’obbligo di trasmettere periodicamente le dichiarazioni raccolte ai soggetti istituzionali delegati per legge alla loro pubblicazione, nelle more dell’entrata in vigore di una normativa nazionale che regolamenti la materia. Ovvero al Ministero della Salute per far inserire la dichiarazione nella tessera sanitaria personale del dichiarante, all’Assessorato Regionale alla Sanità per il registro regionale,all’Asl competente e al medico di famiglia. Detto questo si preannuncia uno scontro diretto con le associazioni pro-life della città. L’autunno caldo dei temi etici è cominciato"(Giulio Serri, L'Informazione).

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