martedì 18 agosto 2009

Manodori, la destra l'è propria ingasèda. Anca Alessandri sta col vèscov e coi padròun.

«Una parte di Reggio si ribella a una politica decadente». Angelo Alessandri della Lega Nord interviene in merito alla Fondazione Manodori e al rinnovo delle cariche.«Qual è il suo scopo? Difendere il proprio patrimonio e creare utili da distribuire in scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico per la nostra Comunità» si chiede e spiega l’onorevole.«Se è così mi pare che le reazioni isteriche delle tante voci del Pd levatesi in questi giorni dopo l’elezione dei nuovi vertici dell’Ente,siano come il pianto di un bimbo privato delle agognate caramelle» aggiunge. «Vogliamo pensare che le scelte effettuate dai componenti del Consiglio Generale della Fondazione siano frutto di un ragionamento e non ascritte alla difesa di interessi o poteri più o meno forti, più o meno occulti:o qualcuno nel Pd pensa forse che il libero voto espresso dal membro scelto dalla Curia abbia questo intento?» si domanda.Secondo Alessandri c’è una parte della città «si ribella e non si piega al volere o alle convenienze partitiche,c’è una Reggio che si dimostra più pragmatica e saggia di una certa politica decadente ed “arraffona”». «Bisognerebbe che quel 2,4% dei reggiani che hanno salvato il sindaco da un rovinoso ballottaggio si interrogassero su quale utilità vi sia nel continuare a governare con arroganza:alla Lega Nord interessa costruire non raccogliere macerie» conclude. (Da L'Informazione). Nella foto, il leghista Borghezio, deputato collega di partito di Alessandri.

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