martedì 9 dicembre 2014

La flat tax di Salvini e Berlusconi: togliere ai poveri per dare ai ricchi.

Michele Bonforte
coord. prov. SEL Reggio Emilia

Da alcune settimane Salvini fa notizia. Sull’onda dei sondaggi che lo danno in grande rimonta, cerca di darsi ora un tono da statista. Per evitare di parlare sempre e solo di immigrati a cui dare le colpe di ogni cosa, ora affronta di petto le soluzioni per tirar fuori il paese dalla crisi economica e sociale in cui versa da anni.
La proposta che più mi ha colpito è quella della cosiddetta flat tax, cioè l’idea che il prelievo fiscale sia fatto con una aliquota uguale per tutti. Mi sono fatto subito i conti in tasca: sul mio reddito lordo di 24.000 euro attualmente pago un’irpef totale (comprensiva di quella regionale e comunale) di 4.641. Con la flat tax del 20% ne pagherei altri 170. Quindi per me ci sarebbe un aumento della tassazione. Ciò accadrebbe a tutti coloro che hanno redditi sotto i 25.000, cioè la maggioranza dei contribuenti. Ci guadagnerebbero i contribuenti sopra quella soglia, soprattutto quelli molto sopra. Non è un caso che Berlusconi è entusiasta di questa proposta, e non solo perché personalmente ne avrebbe grande beneficio, ma perché il primo in Italia ad averla proposta è stato proprio lui, con una aliquota più prudente del 33%. In 10 anni di governo del centro destra, con la Lega Nord dentro, questa proposta non è stata messa in pratica, per la semplice ragione che già con il 33% non si riusciva a capire come sostenere la spesa pubblica.
Così come è proposta la flat tax in italia sarebbe un trasferimento dai poveri ai ricchi. Per evitare questo aggravio sui poveri occorrerebbe esentare una fascia iniziale di reddito. Così non sarebbe più una flat tax, ma una tassazione progressiva basata sulle detrazioni. I poveri non avrebbero un aggravio di tasse, ma subirebbero i tagli al welfare necessari per coprire la grande riduzione che comunque avrebbero i ricchi.
Rimane da dire che in Italia una forma di flat tax c’è già: la tassazione irpef regionale e comunale. Da quanto è stata introdotta, tutti gli studi hanno dimostrato come pesi di più sui redditi bassi che non su quelli alti.
Forse la flat tax più che introdurla, bisognerebbe eliminarla.

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