di Katia Pizzetti
La Regione Emilia Romagna ha approvato una legge con cui riconosce il modello economico sociale di chi propone un nuovo modo di vivere il mercato
Con l’approvazione all’Assemblea Regionale del 22 luglio scorso del progetto di legge, “Norme per la promozione e il sostegno dell’economia solidale”, elaborato grazie alla collaborazione tra Amministrazi one e Associazioni del territorio unite nel CRESER (Coordinamento Regionale dell’economia solidale), l’Emilia Romagna è la prima regione che riconosce e regola un modo diverso e nuovo di vivere il mercato. L’obiettivo della legge è di promuovere l’Economia Solidale e stimolarne la progettualità senza ricorrere a finanziamenti esclusivi, ma puntando invece ad introdurre nuovi strumenti di gestione e misure di sostegno. E’ una tra le prime leggi italiane che norma il vasto settore dell’Economia Solidale, costituito da diverse organizzazioni, piccoli produttori, aziende sostenibili e consumatori consapevoli. La nuova legge regionale costituisce un formale riconoscimento dell’Economia Solidale come modello economico-sociale e culturale improntato a principi di eticità e giustizia, di equità e coesione sociale, di solidarietà e centralità del la persona che promuove i beni comuni assicurandone l’utilizzo collettivo e sostenibile a beneficio delle comunità e delle generazioni future. Si pone come valida risposta alla crisi economica,proponendo un modo diverso di vivere il mercato, che rimetta al centro i beni comuni e la collettività che non rifiuta il profitto ma lo mette al servizio del bene comune.
Gian Guido Naldi, ex CapogruppoSEL-VERDI dell’Assemblea Legislativa Regione Emilia Romagna, ne è stato il primo promotore. Nata su sua iniziativa, sollecitato da amici che operano nei GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) di Bologna, è diventata l'occasione per un confronto molto più ampio con tutto il mondo che ruota attorno all'economia-solidale, non solo con i Gas. Costituitesi il Creser, si è strutturato un confronto che ha dato vita a decine di incontri tematici e generali producendola legge che infine è stata approvata. Naldi sottolinea - È una legge che sostiene una economia fondata su rapporti fiduciari e solidali, una legge che in uno spirito comunitario, vuole riconoscere diritti e valore ai produttori, come ai consumatori e all'ambiente. Abbiamo definito i valori e i campi di intervento: gas, agricoltura di prossimità, mercati della terra, abitare solidale, finanza etica, banche del tempo, equo solidale. Le aspettative sono ambiziose:fare in modo che questi valori supportati da queste esperienze informino tutte le scelte della Regione. Nella convinzione comune che queste esperienze e questi valori sono la risposta più efficace alla crisi che da 8 anni attanaglia questo paese. Se posso dirlo con un’immagine che mi piace, cerchiamo di coniugare l'utopia alla concretezza.”
L’obiettivo, se pur ambizioso, è quello di sollecitare l’Economia Solidale a rendere esplicita la propria progettualità innovativa attraverso strumenti istituzionali di supporto per la propria migliore gestione: un forum regionale nel quale confrontarsi, supportato da un Tavolo Permanente composto da membri della Regione e da membri dell’Economia Solidale; un osservatorio per monitorare i progetti attivi sulla base di indicatori qualitativi come il BES, Benessere Equo e Sostenibile, elaborato da ISTAT e CNEL.
L’obiettivo, se pur ambizioso, è quello di sollecitare l’Economia Solidale a rendere esplicita la propria progettualità innovativa attraverso strumenti istituzionali di supporto per la propria migliore gestione: un forum regionale nel quale confrontarsi, supportato da un Tavolo Permanente composto da membri della Regione e da membri dell’Economia Solidale; un osservatorio per monitorare i progetti attivi sulla base di indicatori qualitativi come il BES, Benessere Equo e Sostenibile, elaborato da ISTAT e CNEL.
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