domenica 7 dicembre 2014

Il grande imbroglio del "partito della nazione"

Stefano Morselli

Mirko Coratti, chi era costui? Voi, a meno che non abitiate a Roma e non vi interessiate di politica, non lo sapete. Nemmeno io lo so. O meglio: non lo sapevamo, nè voi nè io, fino a qualche giorno fa. Cioè fino a quando il suo nome non è comparso tra i tanti coinvolti nella inchiesta Mafia Capitale. E dunque, abbiamo saputo che Mirko Coratti è (era, adesso si è dimesso) il presidente Pd del Consiglio comunale di Roma, e che risulta indagato per corruzione, precisamente per una mazzetta da 150.000 euro. Lui, più o meno come tutti gli altri, in particolare i politici, ovviamente si dichiara estraneo ai fatti. Vedremo. Almeno per qualche istante, facciamo finta di crederci.
Poniamo che Mirko Coratti sia una persona per bene, che non ha nulla da spartire con il malaffare. Se volessimo conoscere la sua carriera politica, consultando il suo sito ufficiale http://www.mirkocoratti.it/biografia/, nel quale parla benissimo di se stesso, saremmo indotti a pensare che tutte quelle belle cose le ha fatte nel e con il partito che lo ha designato al prestigioso incarico che ricopriva fino a pochi giorni fa. Invece no. Lui lo nasconde accuratamente, ma fino a qualche anno fa era - niente meno - capo di Forza Italia a Roma e appassionato fan del Banana. Poi si sarà redento, penserete voi. Infatti, in tempi più recenti, è rimasto folgorato sulla via di... Mastella. Ed è entrato nell'Udeur.
Forte di questo referenziato curriculum politico, il nostro è infine approdato al Pd, ricevendone immediati e meritati riconoscimenti. Secondo l''Espresso, era in predicato di entrare in giunta comunale (assessorato urbanistica o lavori pubblici), nel quadro delle manovre per ingabbiare il sindaco Marino e grazie al titolo di "vicinanza" al potente capo-corrente Enrico Gasbarra, ex democristiano di obbedienza andreottiana, ex popolare, ex rutelliano, ex bersaniano e (guarda caso) da qualche tempo renziano.E dunque. Anche ammesso - e tutt'altro che concesso - che il Coratti risulti penalmente candido come un giglio, voi trovate politicamente normale questa storia? Dite di no? Vi sbagliate. In Italia, nel grande "partito della nazione", è normale. Di più: è teorizzata e auspicata. Con buona pace di chi, ogni volta, si costerna, si indigna, si impegna. Poi getta la spugna con gran dignità (cit. Fabrizio De Andrè)

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