Liusca Boni e Davide Farella
gruppo consigliare “Cavriago città aperta”
Sono le parole di Papa Francesco, che non perde occasione di ammonire i politici e i cittadini, siano essi credenti o no, circa la corruzione dilagante nel nostro Paese. Per riuscire a trovare una voce altrettanto forte ed autorevole in campo politico dobbiamo andare indietro fino al 1981 e rileggere le parole di uno dei politici più amati, oltre che autorevoli, della sinistra italiana, le parole di Enrico Berlinguer:
"La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri .. bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell'Italia d'oggi, fa tutt'uno con l'occupazione dello Stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. .. La questione morale è il centro del problema italiano".
Sono passati più di trentanni dal grido d'accusa di Berlinguer, ma niente è migliorato, anzi, lo scenario nazionale è drammaticamente peggiorato, se non altro perché voci politiche così autorevoli e credibili non ve ne sono. Non che non esistano tanti esempi di amministratori e politici onesti; ma tale è la crisi che vive il sistema politico che le persone non si fidano più. Il disinnamoramento della gente per la politica e i partiti ha raggiunto livelli incredibilmente preoccupanti e che si traducono in un sempre maggiore astensionismo rispetto alla partecipazione attiva e all'impegno civile.
Anche Cavriago non fa differenza. Alla recente tornata elettorale, 2.093 elettori, cioè più di 1 cavriaghese su 4, non ha partecipato al voto per scegliere il sindaco della propria comunità. In percentuale l'astensionismo supera il 27%. Alle precedenti elezioni comunali del 2009, i cittadini che avevano disertato le urne erano stati 1.683.
Questo dato, di per sé già negativo, diventa oltremodo preoccupante se si pensa alla storia democratica di passione e impegno civico di Cavriago, che è una storia pulita da vicende di corruzione e ladrocinio. Questo ci dice che il dilagare della corruzione non solo non risparmia quelle realtà pulite e virtuose tra le quali si inserisce Cavriago, ma ci dice, cosa forse ancora più importante, che la disonestà e la corruzione non sono le uniche cause della crisi della politica. Aveva ragione Berlinguer quando diceva che “.. fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati”. Non basta che in una comunità vi siano amministratori onesti. Occorre superare un'idea di politica e di amministrazione che non tiene conto del dissenso, delle voci critiche, delle proposte alternative. Occorre superare l'idea che, se si vincono le elezioni, è giusto e lecito governare imponendo scelte solo parzialmente condivise.
Morti i partiti e il loro ruolo sociale, è indispensabile trovare un nuovo luogo politico in grado di far tornare i cittadini all'impegno e alla partecipazione, oltre che di formazione e scelta della nuova classe dirigente. In passato era considerato un onore far parte del consiglio comunale. Oggi tutte le liste che si sono presentate al voto, chi più chi meno, hanno trovato delle resistenze nel convincere i cittadini a candidarsi. Fa tutto parte dell'immaginario collettivo che vuole l'impegno civico inutile, o perché invischiato in vicende giudiziarie, o perché non in grado di incidere realmente sulle scelte della politica.
Nella prima seduta di insediamento del consiglio comunale, il neo sindaco Paolo Burani ha fatto un discorso del quale abbiamo apprezzato sia i toni che i contenuti, in merito alla disponibilità all'ascolto e al confronto con le minoranze. Accogliamo favorevolmente l'apertura del sindaco e fin da ora ci dichiariamo disponibili a ragionare insieme, ogni volta che ce ne verrà data l'opportunità, e a condividere le nostre proposte con la giunta e con gli altri gruppi consigliari.
Al sindaco, ai componenti della giunta e a tutti i consiglieri facciamo i nostri auguri di buon lavoro affinché, insieme, la nostra comunità riesca a riacquistare la fiducia di quei tanti cittadini che lo scorso 25 maggio non hanno partecipato al voto. La storia di Cavriago è una storia di dignità, di partecipazione, di politica intesa come passione e impegno. Abbiamo cinque anni per invertire questa tendenza alla lontananza dalla politica. E' un compito che spetta a tutta la politica del paese, a tutti i componenti del consiglio comunale.

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