martedì 24 settembre 2013

I banchetti nelle piazze di areggiovorrei.it



scopri cosa vorrebbero gli altri
e dicci cosa vorresti tu



Sel sarà presente con dei "banchetti" per confrontarsi con i cittadini sulle problematiche della città. Distribuiremo i volantini del nostro percorso partecipativo:  areggiovorei.it , in modo che tutti possano esprimere  le proprie aspettative e speranze per il futuro. Aspettiamo amici e compagni disponibili a darci una mano. 
Per comunicare la disponibilità :
Teresa Debbi    tel. 3485443353   e.mail:  pasciadebbi80@gmail.com
Antonella Festa tel. 3333704182   e.mail:  festa.antonella@libero.it


Venerdì 18 ottobre 20139,30 - 12,30a Reggio Emiliain Piazza del Monte

Venerdì 11 ottobre 20139,30 - 12,30a Reggio Emiliain Piazza del Monte

Venerdì 4 ottobre 20139,30 - 12,30a Reggio Emiliain Piazza del Monte

Venerdì 27 settembre 20139,30 - 12,30a Reggio Emiliain Piazza del Monte


Venerdì 20 settembre 20139,00 - 12,00a Reggio Emiliain Piazza del Monte

Venerdì 13 settembre 20139,00 - 12,00a Reggio Emiliain Piazza del Monte

mercoledì 18 settembre 2013

Video di:COME USCIRE DALLA CRISI?

Dibattito alla festa di SEL al Fuori Orario del 6/9/2103
con Fabio Mussi (Presidente Comitato Scientifico SEL), Maurizio Landini (Segreteria Generale FIOM), Massimo D’Antoni (PD, Economista) e Marco Pedroni (Presidente Nazionale Coop Italia).



venerdì 13 settembre 2013

Domenica 7/9 alla festa Giusta: COSTRUIRE L’ALTERNATIVA PER IL GOVERNO DELLE CITTA’ E DELL’ITALIA

L’ultima serata della Festa Regionale di SEL si è chiusa con un dibattito in vista delle future elezioni amministrative, che riguardano molti comuni della provincia e in modo particolare il Comune di Reggio Emilia. Abbiamo voluto creare un momento di discussione su questo tema che da ora vede i partiti protagonisti di discussioni, incontri e di un’imminente campagna elettorale concentrata su temi sociali e economici, sulle problematiche, sulle necessità primarie dei cittadini e della società, sull’impresa e i lavoratori, su tutto ciò che ogni comune deve affrontare nella prossima legislatura. Nell’incontro, moderato dal giornalista e direttore di quotidiani Online e Reggioonline Paolo Pergolizzi, si sono confrontati Michele Bonforte coordinatore SEL Reggio Emilia, Matteo Olivieri Capogruppo M5S consigliere comunale Reggio Emilia e Luca Vecchi capogruppo PD consigliere comunale Reggio Emilia.

mercoledì 11 settembre 2013

Sabato 7/9 alla festa Giusta: Femminicidio, politica e diritti delle donne.


In Italia e a livello mondiale, la diffusione degli omicidi basati sul genere ha assunto proporzioni allarmanti”. Tali omicidi, sono “culturalmente e socialmente radicati, continuano ad essere accettati, tollerati e giustificati, laddove l’impunità costituisce la norma”.
Ne abbiamo parlato ieri sera alla festa regionale di Sel con Teresa Debbi, Giovanna Fava, Ethel Carri, Carmen Marini, Elena Tagliani Alessandro Arrighi.
Le donne muoiono principalmente per mano dei loro mariti, ex-mariti, padri, fratelli, fidanzati o amanti, innamorati respinti. Insomma per mano di uomini che avrebbero dovuto rappresentare una sicurezza.
I numeri in Italia sono impietosi: muore di violenza maschile una donna ogni due o tre giorni. Ma questi sono appena un’approssimazione: non esiste, infatti, un monitoraggio nazionale che metta insieme i dati delle varie associazioni con gli sforzi dei volontari fai-da-te e con quelli delle istituzioni che a diverso titolo hanno a che fare con la violenza contro le donne: quando non si conosce un fenomeno o addirittura lo si disconosce è impossibile affrontarlo.
Lo si considera nella sua problematicità contingente, un dramma umano, personale e familiare. Invece è molto di più, è problema politico e culturale, figlio di un sistema di valori profondamente ingiusto che va modificato.
E’ stata una iniziativa con una grande partecipazione e un vivace dibattito che aiuterà Sinistra Ecologia e Libertà nelle battaglie necessarie in parlamento e nel paese. Sel ha depositato un disegno di legge per inserire l’insegnamento dell’educazione sentimentale nelle scuole.
Le reti di servizi e i centri antiviolenza si prodigano con determinazione, ma altrettanta fatica, perché sono pochi in numero e hanno finanziamenti a goccia dagli enti locali e dallo Stato.
L’11 maggio del 2011 il Consiglio d’Europa ha varato la Convenzione di Istanbul, il primo strumento giuridicamente vincolante per gli Stati in materia di violenza sulle donne e violenza domestica.
Al suo interno sono espresse misure per la prevenzione della violenza e per la protezione delle vittime, oltre ai i procedimenti penali per i colpevoli; la convenzione, inoltre, definisce e criminalizza le diverse forme di violenza contro le donne tra cui il matrimonio forzato, le mutilazioni dei genitali femminili, lo stalking, le violenze fisiche e psicologiche e la violenza sessuale.
Le prospettive sono da ricercare in una garanzia di maggiore lavoro e più stabile per le donne e in un cambio di passo per quanto attiene alla cultura della differenza tra genere maschile e femminile che deve considerare la libertà e l’autodeterminazione delle donne.
Non è un caso che Laura Boldrini nel suo discorso di insediamento alla Camera abbia affermato - dovremo farci carico dell’umiliazione delle donne che subiscono violenza travestita da amore -, noi aggiungiamo che occorre maggiore attenzione ai tempi dei processi che riguardano la violenza e i femminicidi.

Elena Tagliani del Coordinamento Sel Emilia Romagna
Teresa Debbi del Cordinamento Sel di Reggio Emilia

lunedì 9 settembre 2013

Come i chiodi al martello

11 ap/punti per non essere funzionali alla guerra.
1. L’intervento armato italiano in Siria è iniziato da tempo. Dopo la Russia, l’Italia è stata la principale esportatrice europea di armi e sistemi d’arma a beneficio del governo siriano (per esempio i sistemi di puntamento per i carri armati, usati dal regime contro i civili). Come lo è stata, e in parte lo è tuttora, per la Libia, l’Egitto, la Turchia ed innumerevoli altri Paesi in crisi. Non a caso la multinazionale di Stato che li produce vanta l’ottavo posto al mondo per esportazione di armamenti. E’ il made in Italy che tira. E uccide.

domenica 8 settembre 2013

Venerdì 6/9 alla Festa Giusta: COME USCIRE DALLA CRISI?

Questa sera nello spazio dibattiti, si è parlato del tema basilare che riguarda la crisi economico-sociale che sta stringendo in una morsa sia il nostro Paese sia i Paesi così detti industrializzati e detentori del potere economico mondiale. Una crisi che persevera da anni e che non vede, allo stato attuale, politiche di soluzione. Il governo e le parti sociali ne descrivono gli aspetti e le ipotetiche soluzioni, senza riuscire a dare una risposta sostanziale. Sono presenti Fabio Mussi (Presidente Comitato Scientifico SEL), Maurizio Landini (Segreteria Generale FIOM), Massimo D’Antoni (PD, Economista) e Marco Pedroni (Presidente Nazionale Coop Italia).

Fabio Mussi:
Come vede questa grave crisi economica mondiale?
La crisi economica che ha i terribili effetti sociali e ambientali come quelli che stiamo attraversando, non è un fenomeno naturale del cambiamento del tessuto economico, è l’effetto di scelte sbagliate che in questi anni hanno portato a una progressiva emarginazione del lavoro, ad un impoverimento delle classi medie con conseguente arricchimento di minoranze privilegiate. Per invertire il segno e l’avanzamento di questa crisi, occorrono politiche adeguate. Prima abbiamo avuto Berlusconi che ha agevolato i propri interessi incurante di ciò che stava accadendo, poi Monti l’economista poco consapevole, e ora questo governo delle larghe intese, non riesce, o non vuole, agire nella giusta direzione. C’è urgente bisogno di una politica consapevole, che ponga al centro dell’agenda ricerca di soluzioni.

sabato 7 settembre 2013

areggiovorrei.it :scopri cosa vorrebbero gli altri e dicci cosa vorresti tu.

areggiovorrei.it è un percorso partecipativo per capire quali sono le priorità, i problemi, le speranze dei cittadini dei comuni della nostra provincia e tradurle tutti insieme in azioni di governo locale,  che siano il più possibile controllate  dal basso.
“Sinistra Ecologia Libertà” assume l’approccio dell’ascolto come modo principale per avvicinarsi alle prossime elezioni comunali nei comuni della provincia.
Chiediamo ai cittadini di dirci cosa vorrebbero per la loro città, a partire dalla loro vita quotidiana e dalle problematicità incontrate. Delle frasi brevi, messaggi nella bottiglia che verranno letti e discussi pubblicamente.
Coloro che partecipano al progetto areggiovorrei.it possono usare il sito web, o possono darci i loro “vorrei” ai gazebo che allestiremo nelle città.
I “vorrei” saranno caricati sul sito, e saranno leggibili da tutti. Chi vorrà potrà lasciare la propria mail per essere informato sull’evoluzione del progetto, e potrà commentare sui principali social network i “vorrei” che sembrano più interessanti.
E’ un percorso “qualitativo” per un programma di governo delle città fatto dal basso. Noi di SEL ci impegniamo a restituire i risultati in assemblee pubbliche di discussione.
Il nostro intento è quello di arrivare alle prossime elezioni comunali con un progetto di primarie sui candidati e soprattuto di primarie sul programma, partendo dalle questioni poste dai cittadini nel progetto areggiovorrei.it

venerdì 6 settembre 2013

Giovedì 5/9 alla Festa Giusta: F35 – SPRECHI DI STATO

Ci ritroviamo a parlare di un tema caro a SEL, che il Paese sta affrontando continuando a rinviare la discussione e la presa di posizione netta e decisiva. E’ arrivato il momento di riflettere seriamente con politiche che vadano nella direzione dell’abolizione dell’acquisto degli F35 e di una politica di pace e mediazione internazionale. Occorre dare precedenza alle priorità del Paese e non a politiche militari. Ne abbiamo parlato in un dibattito coordinato da Stefano Morselli giornalista dell’Unità, con Paolo Busoni del Direttivo Nazionale di Emergency, Giulio Marcon Deputato di SEL, Giuliana Sgrena della Presidenza Nazionale di SEL e giornalista del Manifesto e con Pasquale Pugliese della segreteria nazionale Movimento Nonviolento.

Giulio Marcon, il tema che affrontiamo stasera è uno dei tanti su cui sta lavorando nella sua veste di parlamentare. Come se ne sta occupando e cosa ne pensa degli F35 e degli sprechi dello stato? 
La scelta di comprare gli F35 è sbagliata per due motivi, sia per l’enorme spesa, si aggira sui 16 milioni di euro, sia perché sono armi da guerra, sono cacciabombardieri, armi di attacco. L’acquisto degli F35 oltre ad essere uno spreco, è contro la Costituzione Italiana, in cui un articolo sancisce che l’Italia ripudia la guerra. I fondi destinati a questa scellerata acquisizione, devono essere
destinati ad altre cose quali le politiche del lavoro, la sanità, la scuola, il welfare, verso le priorità che il nostro Paese ha in questo momento di crisi a tutti i livelli sociali ed economici. Noi come SEL, abbiamo già presentato una mozione parlamentare, appoggiati dal M5S e da alcuni esponenti  del PD. Abbiamo cercato di fare un fronte il più ampio possibile per contrastarne l’acquisto. La mozione è stata bocciata in prima istanza, non per questo la cosa finisce, torniamo “alla carica”, forti  nel vedere ancora la possibilità di essere fermata. per ora il Paese ne ha acquistati 8 su un impegno di 90.  Continueremo a batterci contro questa scelta folle e scellerata, in virtù dell’errata diffusione di una penale da pagare se non sarà mantenuto l’impegno d’acquisto degli aerei. Non c’è nessuna penale, lo ha dichiarato in questi giorni il ministro Mauro.
Su questo tema, come su molti altri, SEL ha mantenuto la coerenza espressa in campagna elettorale, mentre il PD compatto, per voce di Bersani aveva dichiarato la contrarietà agli F35, cosa che come
vediamo non è stata mantenuta.

Mercoledì 4/9 alla Festa Giusta: Sel inaugura festa regionale con Luxuria

Ringraziandola di aver accettato l’invito a partecipare alla Festa Giusta, parliamo con lei della sua attività odierna e del suo riconoscimento politico.

Luxuria, di cosa si sta occupando ora che non è più parlamentare? 
Faccio tante cose, mi occupo del tema dell’uguaglianza da tanti anni, non lo faccio solo se ho un incarico istituzionale, è un tema che mi appassiona, è ciò in cui credo. Alcuni giorni fa ero a Venezia con il ministro Kyenge per ricordare i 50 anni di Martin Luter King, colui che ha dedicato la vita a lottare per i diritti umani. Sempre su questi temi, ho partecipato a iniziative tra cui una con Sel. Sono questioni importanti soprattutto in Italia.

Il nostro paese è molto arretrato rispetto all’Europa sui diritti civili, cosa ne pensa? 
Mi provoca dispiacere, non dico di vergognarmi, è una parola brutta, ma lo è anche non avere la possibilità di sentirmi uguale agli altri. Appena si varca il confine italiano, ci si accorge che nei diversi paesi ci sono delle leggi in merito alle coppie di fatto, a quelle omosessuali, all’omofobia e molto altro. Ci rende conto di quanto l’Italia sia arretrata in merito a questi argomenti. Ancora oggi siamo ad un punto morto, soprattutto dal punto di vista di un vuoto legislativo.

mercoledì 4 settembre 2013

Intervista Michele Bonforte a ReggioNelWeb


del lavoro e della
 Resistenza - il perno del cambiamento”







ReggioNelWeb.it 4/9/2013
Oggi si inaugura la festa regionale di “Sinistra Ecologia Libertà”. Quali sono le vostre aspettative?
Di rilanciare la comunicazione a sinistra. Abbiamo scelto il Fuori Orario perché è un luogo che da anni favorisce l'incontro fra chi vuole cambiare una situazione sociale ed economica insopportabile ai più.
Per noi la sinistra è cambiamento, è prospettiva.

La vostra kermesse termina con un incontro dove vi confronterete insieme al PD e ai grillini locali. Interlocutori amici o avversari?
Questi anni di crisi, questi decenni di egemonia del liberismo, ci consegnano un dolore sociale a cui bisogna dare risposta qui ed ora. O rischiamo di vedercelo ritorto contro dal primo populismo che risulti essere credibile. Noi intendiamo porre domande. Al PD se vuole semplicemente gestire questa sofferenza sociale o se sa indicare un percorso di cambiamento forte. Al M5S se credono che bisogna cambiare ora, o se pensano di aspettare un crollo del sistema di cui difficilmente si possono prevedere gli esiti politici e sociali.

lunedì 2 settembre 2013

“La festa giusta” 4-8 Settembre al Fuori Orario”


Un incontro della sinistra, per parlarsi, per porre le condizioni del superamento del governo Letta, per porre le basi di una alternativa nelle politiche sociali ed economiche.
Diritti sociali, pace, lavoro, difesa della libertà delle donne, politiche locali, prospettive per il governo dei comuni: questi i temi affrontati nei dibatti e nelle iniziative che trovate nel programma della festa.
C’è bisogno di cambiamento, che non sia cosmetico, ma che riguardi le cose che vengono fatte.
Per uscire dalla crisi occorrono più diritti civili per rendere liberi tutti di farsi la propria vita e di contribuire così da “liberi” al benessere di tutti, con le idee e le innovazioni che nascono nella libertà.
Per uscire dalla crisi bisogna ridurre le spese militari e le avventure belliche per concentrare le nostre risorse sulle politiche di pace, le sole che danno risultati duraturi.
Per uscire dalla crisi occorre una nuova politica economica, perché chi ha determinato le cause della crisi oggi non la risolverà. Il neoliberismo è una dottrina economica “zombie”: siamo nei guai per colpa di questa ideologia, ma essa si aggira ancora come un non-morto fra di noi perché non si ha il coraggio di svoltare: quello che ci vuole è più giustizia sociale e più rispetto per la natura.
Per uscire dalla crisi occorre liberare la carica innovatrice delle donne, rendendole libere dalla paura e dalla guerra che si conduce quotidianamente contro di loro.