Ecco,
questo è un momento della mia storia in cui non mi sento parte del
paese in cui sono nata e in cui sono cresciuta e in cui mi sono
sempre data da fare per difendere i valori della libertà e della
democrazia.
Sto
vivendo in un paese fermo, bloccato dall’inefficienza e
dall’incoerenza di alcuni personaggi che con la scusa dei voti
ricevuti dagli elettori lo stanno affossando e da un partito
cosiddetto di “centro sinistra” che si mostra debole e
sottomesso.
C’è
chi ha perso le elezioni e si mostra vincente e chi ha vinto , anche
se in modo ristretto, che sembra che goda a dire che ha perso
lasciando in mano al Presidente della Repubblica poteri che sarebbero
idonei ad una repubblica presidenziale e non ad una repubblica
Parlamentare. Si mette il paese in mano a 10 “uomini” per
decidere ciò che in qualsiasi paese spetterebbe a chi ha avuto anche
solo un voto in più rispetto agli altri.
Incertezze,
incapacità di previsione, dilettantismo, ma che paese è diventato
questo?
Sembra
il balletto degli incompetenti, sembra che si stia giocando ai
quattro cantoni non dico a Monopoli perché non si parla neanche
per gioco di economia, di lavoro, di industria, di agricoltura, di
poveri, di disoccupati, di precari. Si parla solo di come spostare i
soldi, che non ci sono, da una parte o dall’altra senza ritegno e
senza speranza.
Chiacchiere,
chiacchiere, chiacchiere…! 8 punti, 10 saggi, 40 giorni già
sprecati, “ti do’ questo, dammi quello”, “Io non parlo, io
non sento”.
Sembra
che il paese sia fatto solo di vertici, il popolo è…..
sparito!
Se
non c’è chi riesce a prendere in mano la situazione, facciamoci
sentire almeno noi di SEL che abbiamo già un programma efficace,
propositivo a largo raggio. Urliamo le nostre proposte. Noi almeno
sappiamo da dove veniamo e dove vogliamo arrivare ma soprattutto come
vogliamo trasformare questo nostro povero paese!
Antonella Festa
Nessun commento:
Posta un commento
L'inserimento dei commenti su questo blog implica l'accettazione della policy.