mercoledì 17 aprile 2013
BASTA SILENZIO SULLA TRAGEDIA SIRIANA
Dopo la seconda guerra mondiale, la Siria ha guadagnato la sua indipendenza e oggi dopo questa guerra che infuria potrebbe perdere la sua dignità, l’ unità e la sovranità.
Il regime di Assad che non ha fatto le riforme che aveva promesso, ora non riesce a controllare il suo paese anche se gode ancora della devozione della sua tribù Alawita e di altri siriani che temono il fondamentalismo islamico e quello che potrebbe venire dopo.
Le Bande armate aiutate dalla Turchia, dal Qatar e dall’Arabia Saudita, addestrate da personale della Cia sono formate da mercenari stranieri, politicamente non motivate, perciò difficilmente controllabili, compiono furti e rapine a scopo di riscatto, distruggendo la struttura civile della Siria, smontando le fabbriche e le strutture turistiche per venderle in Turchia. La fazione Jihadista impone il velo alle donne che sempre più spesso vengono stuprate e umiliate insieme alle loro famiglie.
Sembra intravedere un’altra Somalia in medio Oriente.
Tutto il mondo è responsabile per la sua l’inerzia .
70.000 o più sono le vittime. Il sangue siriano continua a scorrere . Più di 2 milioni sono i senza tetto Manca il cibo e il riparo. Milioni sono i rifugiati. La borghesia emigra in Europa e in Canada. Eppure, il presidente Barack Obama e i capi europei pensano che salvare vite umane non sia un motivo sufficiente per intervenire.
Barack Obama è consapevole del rischio della facile espansione della guerra in Medio Oriente, che creerebbe sicuramente il rischio di perdere il controllo delle risorse energetiche.
Il rafforzamento della fazione jihadista infiltrata in Siria rappresenta una minaccia per Israele e per tutto il mondo e l’ eventuale reazione Israeliana potrebbe infiammare l'opinione pubblica araba che potrebbe portare al cambiamento dell’assetto geopolitico regionale.
Mentre la politica di Obama in Siria sta fallendo e la politica della comunità europea dimostra ancora una volta la sua incapacità di prendere decisioni., l’ unica soluzione rimasta è che l’America e la Russia riconoscessero e sostenessero seriamente un governo di transizione formato da rappresentanti dell’opposizione non Jihadista , adoperandosi per il disarmo totale, costruendo legami con i siriani moderati che oggi si sentono completamente abbandonati, pilotando la ricostruzione democratica della Siria, alla quale tutto il mondo deve rispetto perché nella storia è stata la culla della civiltà umana.
Jean Bassmaji
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