
1) Al fine di evitare una deriva inevitabilmente retorica e celebrativa, è auspicabile per il futuro realizzare iniziative di reale approfondimento storico sulle pagine fondamentali del nostro Risorgimento, delle quali la vicenda delle Repubbliche napoleoniche rappresenta una significativa premessa. Incontri nelle scuole di storici, divulgatori, giovani ricercatori e scrittori con gruppi di giovani interessati e mai adeguatamente informati, sarebbero assai più utili di tanti momenti istituzionali.
2) Anche tenendo conto dei programmi dei 150 anni dell'Unità d'Italia proponiamo di attivare da subito un rapporto di “gemellaggio”, o comunque di attiva collaborazione, con il Festival torinese “Biennale della democrazia” che ci sembra aver offerto un orizzonte interessante di divulgazione e ricerca, al di là delle interpretazioni palesemente strumentali o inutilmente agiografiche del nostro Risorgimento.
3) Consideriamo apprezzabile il riconoscimento che avremo quest'anno per il 7 Gennaio di importanti esperienze avviate in alcune scuole cittadine, relativamente alla sperimentazione di progetti credibili di educazione costituzionale, riconosciuti ufficialmente dallo stesso Ministero della Pubblica Istruzione.
4) Sulla presenza del Presidente Schifani a Reggio, pur nel più naturale riconoscimento del suo specifico ruolo istituzionale, non possiamo certo tacere la posizione da lui assunta nel corso dei più recenti scontri di natura istituzionale tra il Presidente del Consiglio e la Corte Costituzionale, tra il Presidente del Consiglio e lo stesso Presidente della Repubblica. Quando sono stati messi drasticamente in discussione gli strumenti di garanzia più importanti, previsti dalla nostra Costituzione, non abbiamo sentito levarsi la voce della seconda autorità dello Stato che è risultata ripiegata sulle posizioni del Presidente Berlusconi. Di qui il disagio profondo che si avverte in una città come la nostra, così sensibile di fronte ai pericoli di ogni deriva autoritaria e populista. Un disagio che comprendiamo e che ci sentiamo di rappresentare.
5) Infine vorremmo che il Presidente Schifani, ma anche tutti coloro che parlano in modo ancora troppo superficiale di riforme costituzionali, sentissero il peso di una convinzione radicata nella storia stessa di Reggio Emilia. Nessun progetto riformatore, anche parziale, sarà davvero praticabile, fino a quando non saranno messe da parte le tentazioni di forzare in modo autoritario il nostro impianto costituzionale".
I coordinatori di “Sinistra Ecologia Libertà” di Reggio Emilia: FRANCO FERRETTI, CARLA RUFFINI
2) Anche tenendo conto dei programmi dei 150 anni dell'Unità d'Italia proponiamo di attivare da subito un rapporto di “gemellaggio”, o comunque di attiva collaborazione, con il Festival torinese “Biennale della democrazia” che ci sembra aver offerto un orizzonte interessante di divulgazione e ricerca, al di là delle interpretazioni palesemente strumentali o inutilmente agiografiche del nostro Risorgimento.
3) Consideriamo apprezzabile il riconoscimento che avremo quest'anno per il 7 Gennaio di importanti esperienze avviate in alcune scuole cittadine, relativamente alla sperimentazione di progetti credibili di educazione costituzionale, riconosciuti ufficialmente dallo stesso Ministero della Pubblica Istruzione.
4) Sulla presenza del Presidente Schifani a Reggio, pur nel più naturale riconoscimento del suo specifico ruolo istituzionale, non possiamo certo tacere la posizione da lui assunta nel corso dei più recenti scontri di natura istituzionale tra il Presidente del Consiglio e la Corte Costituzionale, tra il Presidente del Consiglio e lo stesso Presidente della Repubblica. Quando sono stati messi drasticamente in discussione gli strumenti di garanzia più importanti, previsti dalla nostra Costituzione, non abbiamo sentito levarsi la voce della seconda autorità dello Stato che è risultata ripiegata sulle posizioni del Presidente Berlusconi. Di qui il disagio profondo che si avverte in una città come la nostra, così sensibile di fronte ai pericoli di ogni deriva autoritaria e populista. Un disagio che comprendiamo e che ci sentiamo di rappresentare.
5) Infine vorremmo che il Presidente Schifani, ma anche tutti coloro che parlano in modo ancora troppo superficiale di riforme costituzionali, sentissero il peso di una convinzione radicata nella storia stessa di Reggio Emilia. Nessun progetto riformatore, anche parziale, sarà davvero praticabile, fino a quando non saranno messe da parte le tentazioni di forzare in modo autoritario il nostro impianto costituzionale".
I coordinatori di “Sinistra Ecologia Libertà” di Reggio Emilia: FRANCO FERRETTI, CARLA RUFFINI
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