martedì 22 marzo 2016

"Non riusciranno a sconfiggere la nostra amicizia e la nostra resistenza"

 Stefano Morselli


Lunedì sera sono rientrato dalla Tunisia, dopo quatttro giorni di incontri e manifestazioni, che coincidevano con due anniversari: l'assalto terrorista al Museo del Bardo, nel quale persero la vita anche alcuni italiani (18 marzo 2015) e la proclamazione dell'indipendenza tunisina (20 marzo 1956). Sono andato - insieme a una delegazione di Reggio Emilia, della quale facevano parte rappresentanti del Comune, della Provincia, della Filef, della comunità tunisina, dellla Croce Verde e del centro di cultura islamica - per presentare il libro, in lingua italiana e in lingua araba, nel quale racconto di Dante Bigliardi, fondatore e fino ai suoi ultimi giorni di vita presidente della Filef (Federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie). .

Attorno alla presentazione del libro, è nato un più ampio progetto di amicizia e di cooperazione, in particolare con la città di Zeramdin, che si trova nella provincia di Monastir e dalla quale provengono ben 1.500 immigati che vivono e lavorano in terra reggiana. Siamo stati ricevuti con entusiasmo e grande ospitalità, dalle istituzioni locali, da associazioni di volontariato, da tanti cittadini. Per loro è stato un evento importante, perchè in netta contro-tendenza rispetto all'atmosfera di diffidenza, di ositilità, di paura che le drammatiche vicende del Medio Oriente e gli attentati terroristici puntano a diffondere. E perchè gli amici tunisini ci tenevano a testimoniare direttamente il loro rifiuto, la loro rabbia contro i fanatici sanguinari che infangano e bestemmiano la loro stessa religione.

Purtroppo, già questa mattina,sono arrivate le tragiche notizie da Bruxelles. Notizie orribili, come tante di questi ultimi mesi e anni. Notizie di fronte alle quali i nostri piccoli sforzi e le nostre piccole parole di pace e di amicizia sembrano impallidire. Ma non deve essere così. Mi vengono in mente le parole di congedo che mi ha rivolto un amico tunisino: "Non riusciranno a sconfiggere la nostra amicizia, la nostra volontà, la nostra resistenza".

Salam aleikum. La pace sia con voi, fratelli. e sorelle.


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