Proprio oggi - 2 giugno, festa della Repubblica - i giornali dedicano molto spazio alle chiacchiere su ipotetiche e oscure "riforme" delle istituzioni e della Costituzione. Tra queste, l'elezione diretta del presidente della Repubblica, in alternativa alla attuale elezione in Parlamento, prevista appunto dalla Costituzione. Con finta innocenza, alcun argomentano che l'elezione diretta è da molto tempo praticata da Paesi democratici come la Francia e gli Stati Uniti. Ma, a parte il fatto che altri Paesi, altrettanto democratici, mantengono invece modalità simili alle nostre, non c'è bisogno di essere grandi giuristi per capire che - senza un radicale cambiamento dell'architettura istituzionale - parlare di elezione diretta del presidente della Repubblica è pura fuffa e/o vera truffa.
Non per caso, il Banana e il partito di sua proprietà sono in prima fila nel tentativo di propinarcela. Sorvolando, ovviamente, sul fatto che in Francia e negli Stati Uniti uno come il Banana non potrebbe neppure presentare una propria candidatura. E se lo facesse, basterebbe un qualsiasi impiegato a stracciargli la domanda e ad accompagnarlo istantaneamente alla porta. Ma in Italia, si sa, la fuffa e la truffa hanno comunque maggiori possibilità di successo.
Ciò che invece resta avvolta nella nebbia, tanto per cambiare, è la posizione del Pd. Il buon Letta ci informa che "non è più possibile eleggere ancora il capo dello Stato con il sistema dei grandi elettori" (cioè deputati, senatori, rappresentanti delle Regioni). O bella, e perchè non è più possibile? Perchè "non è più accettabile ciò che è successo a Marini e a Prodi". In altre parole, traducendo dal politichese: si dovrebbe cambiare sistema perchè il Pd non è stato capace di votare i propri candidati. Geniale.
Ci si potrebbe magari chiedere sulla base di quali consensi e di quali deleghe ricevuti dagli italiani il governo delle "larghe intese" - già di suo non votato dagli italiani - dovrebbe occuparsi anche di cambiare radicalmente la Costituzione. Forse, qualcuno li considera fastidiosi dettagli. Noiose pignolerie. Ma la Costituzione non è Cosa Loro.
Stefano Morselli
Nessun commento:
Posta un commento
L'inserimento dei commenti su questo blog implica l'accettazione della policy.