venerdì 9 aprile 2010

La Lega Nord contro i bambini

Le campagne d'odio della Lega Nord fanno male anche a noi.
Sull'onda di un successo elettorale più apparente che reale (la Lega Nord ha perso in un anno 150 mila voti), le vittime sacrificali di turno delle campagne d'odio leghiste sembravano essere le donne. Trovandosi nella tragica situazione di dover abortire, l'idea di farlo con meno rischio e dolore, con l'uso dell'aborto farmaceutico, andava sacrificata alle possibili alleanze con la gerarchia cattolica. Poi il contrordine è arrivato tempestivo: su quella strada si poteva guadagnare il plauso della Chiesa, ma si rischiava di perdere concrete aree di voto femminile anche nelle zone di maggior radicamento.
Ma visto che senza un nemico non si può vivere, ecco che le truppe leghiste sul territorio ne trovano subito un'altro. Sono quei bambini che mangiano all'asilo nido senza pagare regolarmente la mensa. Allora detto fatto: mettiamoli di lato a digiunare mentre i loro amichetti mangiano, in modo da stimolare le loro famiglie di provenienza a pagare il dovuto.
Questi campioni di civiltà passano il loro tempo a Roma ad approvare tagli su tagli alle risorse dei comuni mentre blaterano di un federalismo. E poi pensano di trasformare in colpa la povertà, una colpa commessa dai genitori che si scarica sul capo dei figli.
La crisi scatenata dalla finanza ingorda, oggi rinvigorita dai soldi pubblici che noi dobbiamo pagare, diffonde povertà ed insicurezza sociale. La Lega pensa di approfittarne per tagliare l'accesso dei poveri al welfare, a cominciare dai bambini. Che, contrariamente a quello che si pensa, non sono affatto tutti figli di extracomunitari. Basta chiederlo ai servizi sociali dei comuni: in gran parte le famiglie in difficoltà con le rette degli asili sono italianissime.
Se mai una tale barbarie prendesse piede, forse avremo risparmiato 5 euro al giorno per il pasto non consumato. Ma negli occhi di quei bambini trattati come paria scopriremmo una domanda muta. E la risposta potrebbe esserci fra pochi anni, quando bande giovanili di esclusi potrebbe dare l'assalto al benessere blindato di stupidi egoisti.
Il processo educativo dei bambini è un processo bello ma fragile e complesso. L'irruzione fra i banchi dell'odio leghista avvelena alla fonte la crescita dei giovani. Non solo di quelli colpiti da simili provvedimenti, ma anche degli altri bimbi, forse dei nostri che crescerebbero addestrati alla violenza ed alla esclusione sociale.
Bisogna fermare la pedofilia politica della Lega.

Michele Bonforte

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