mercoledì 30 settembre 2009

"Nella politica reggiana poco ricambio generazionale"

Franco Ferretti, ex vicesindaco a Reggio e leader di Sinistra e Verdi, riflette sulla situazione politica attuale in Comune e Provincia, alla luce anche delle recenti vicende che hanno investito la Fondazione Manodori e della crisi economica in atto. Inoltre, Ferretti fa il punto sul suo ruolo nel partito e, in particolare, nelle prossime elezioni regionali, e sul futuro della Sinistra nel territorio reggiano. Ecco l’intervista.
"A distanza di pochi mesi dalle elezioni amministrative, qual è la sua analisi del voto, in riferimento anche alla ripresa dell’attività politica di settembre?
La sinistra è uscita nel complesso più debole dal voto locale, e questo non è un bene. Settembre e ottobre saranno caratterizzati dagli effetti sociali della crisi. Anche se forse i fatturati delle aziende hanno finito di crollare, l’occupazione impiegherà diversi mesi prima di ripartire. Spero che le decine di migliaia di casse integrazioni che sono state siglate in città e provincia non diano origine a licenziamenti. Ritengo necessario fare appello anche alla responsabilità sociale degli imprenditori reggiani. Il contesto è reso più complicato dalle scelte di Tremonti, che con il federalismo al contrario e il suo patto di stabilità impedisce ai comuni, come Reggio, di spendere le risorse disponibili per aiutare l’economia a ripartire.
Hanno imparato qualcosa secondo lei Delrio e Masini dalla lezione elettorale?
Mi sembra di constatare che Sonia Masini non abbia imparato molto. Di fatto continua a giocare una partita tutta sua, e svolge un ruolo quasi antagonista rispetto alla giunta comunale, con i "bei" risultati che abbiamo visto anche in occasione della vicenda Manodori...
Critiche ai primi atti del nuovo mandato?
Tra i primi atti degli assessori della nuova giunta di Graziano Delrio non ho gradito le piroette e le aperture dell’assessore alla sicurezza sui city angels, ai quali noi della Sinistra diciamo no come diciamo no a ogni ronda, penso debba esserci una posizione della giunta coerente alle critiche mosse al decreto sulla sicurezza. La giunta di Sonia Masini ha compiuto un’operazione discutibile su alcuni funzionari e dirigenti dell’amministrazione, forse per cercare di risanare un po’ il Bilancio della Provincia, senza mettere in campo una proposta di riorganizzazione che dovrebbe avere al centro la valorizzazione delle professionalità e del lavoro dei pubblici dipendenti, al contrario si pensa di imitare sul piano locale il ministro Brunetta.
Delrio e Masini sul fronte alleanze hanno messo in atto strategie diverse. Pagherà questa scelta oppure potrà creare dissapori-frizioni fra di loro?
Queste strategie divergenti sono un danno per Reggio e per la coalizione di centro-sinistra. Non è un mistero per nessuno che prima delle elezioni la presidente della Provincia ha lavorato per un’alleanza con l’Udc, che pretendeva però la "testa" di Delrio e che poi ha dato vita all’alleanza con Città Attiva di Antonella Spaggiari, sonoramente bocciata dagli elettori....
Fondazione Manodori - commento dopo le nomine e quanto ha inciso Delrio...
Quello che è avvenuto in Manodori è un fatto grave. Mi auguro che una personalità come Gianni Borghi, che rappresenta una associazione, Industriali Reggio, che per tradizione e missione non rifiuta di assumersi responsabilità, vorrà sanare la grave frattura che ha contribuito a creare rispetto aglienti locali e alle altre associazioni economiche. Mi auguro che voglia gestire la Manodori con collegialità, riconoscendo un ruolo alla minoranza, che conta su 6 voti su 13. Borghi deve prendere le distanze dalla gestione passata, che passerà alla storia per l’eccessiva esposizione nell’investimento nel titolo Unicredit, e per il prestito finalizzato alla quotazione in Borsa di Servizi Italia, con gli esiti per Coopservice che conosciamo. Credo che Delrio abbia giustamente guardato ad un accordo tra gli enti locali, Comune, Provincia e Camera di Commercio che non ha trovato il necessario sostegno, ancora una volta la non coesione di intenti e le ambiguità della presidente della Provincia hanno portato alla sconfitta.
Quanto incide la crisi economica nell’azione di Giunta?
Incide molto. Soprattutto ora che il Governo Berlusconi, con l’abolizione dell’Ici, il patto di stabilità e la riduzione dei trasferimenti ai Comuni, indebolisce la capacità dei Comuni di attutire gli effetti della crisi...Si corre il rischio che il Comune sia costretto a penalizzare altri settori importanti, come la cultura o come gli investimenti infrastrutturali.
Lei si era candidato per Sinistra e Verdi non riuscendo però ad entrare in Provincia. Cosa fa ora?
In Provincia ho ottenuto un buon risultato con Sinistra e Verdi, il 3,3%, con punte del 5% in città, in un contesto difficile, con una lista che, un mese prima delle elezioni, non esisteva e non aveva neppure un nome... Personalmente continuo a lavorare per Sinistra e Verdi... La caccia alla poltrona è uno sport che non mi ha mai ossessionato, e penso di averlo dimostrato con i fatti e con scelte concrete.
Il futuro della sinistra a Reggio ed il suo ruolo nei prossimi 5 anni. Appoggio o critica alla maggioranza?
Mi auguro che la sinistra, tutta la sinistra, torni presto ad essere unita, e lavorerò per questo obiettivo. In Comune siamo in giunta e pienamente dentro la maggioranza. Certamente ci stiamo tenendo fermi i nostri obiettivi, lavorando per attutire gli effetti sociali della grave crisi economica in atto, e contrastando il vento autoritario e xenofobo che spira dal governo di Berlusconi. In Provincia non facciamo parte della giunta perchè è stato impossibile realizzare un accordo con Sonia Masini, su temi di fondo, come le politiche e gli strumenti pubblici per l’avviamento al lavoro e la formazione, come il no al nuovo inceneritore e la limitazione dell’espansione delle aree urbane ed edificabili. Le scelte della Masini sono la conferma che abbiamo fatto la scelta giusta a correre da soli in Provincia.
Deluso dalla politica?
Dalla politica no di certo. Mi ha deluso semmai la deriva di alcuni leader storici dei Ds di creare un partito centrista come il Pd, che tuttora, come dicono i suoi stessi dirigenti, non ha un’identità. Io ho preferito rimanere vicino ai valori di sempre della sinistra: la solidarietà, la vicinanza ai lavoratori, la tolleranza, la laicità delle istituzioni, l’opposizione a ogni forma di razzismo e autoritarismo, il rispetto per l’ambiente e per un modello di sviluppo sostenibile.
Prossima sfida, le Regionali 2010. Cosa farà lei?
Continuerò a lavorare per Sinistra e Verdi e per favorire la riunificazione di tutta la sinistra. Per una sinistra che sappia misurarsi con la sfida del governo mantendendo però fermi i suoi ideali. In fondo anche Prodi ha detto che se il centro-sinistra ha perso in tutta Europa è successo perchè era diventato troppo simile alla destra...Obama è lì a dimostrare che la destra, che con le sue politiche liberiste porta la principale colpa della disastrosa crisi economica in atto, può essere sconfitta.
Cosa lascerà Delrio al suo successore?
Non so che città lascerà, ma conosco le sfide che lo attendono. La sfida è quella di fare sì che Reggio resti una città aperta e solidale, una città capace di dare uguali opportunità a tutti, ai ricchi e ai poveri, e di fare fronte con equità e giustizia alla crisi economica che l’ha investita. Una città forte di tante eccellenze, di aziende che esportano i loro prodotti all’estero. Una città rispettosa dell’ambiente, dove i cittadini partecipino alla gestione della cosa pubblica e dove la gestione del potere non sia riservata ai caminetti e ai soliti noti, come è successo per troppo tempo prima del 2004...
Essendo l’ultimo mandato c’è chi si aspettava da Delrio scelte più decise anche nella composizione della Giunta, meno di compromesso con gli alleati. Ha fatto bene secondo lei?
La nuova giunta Delrio merita fiducia, anche per le tante cose buone che la prima giunta, pur tra tante difficoltà, ha realizzato. Devo dire però che alcuni mesi fa, quando ho comunicato la mia indisponibilità ad un nuovo mandato come vicesindaco, volevo dare un segnale ben preciso nel segno del ricambio generazionale. Lo dicono in tanti, ma tanti vogliono sempre che siano gli altri a fare un passo indietro... Purtroppo, in giunta ho ritrovato, sia in Comune che in Provincia, persone che erano già in politica con incarichi importanti o con incarichi amministrativi già 20 anni prima che arrivassi io...
Vuole dire qualcosa a Delrio e alla Masini?
Faccio ad entrambi gli auguri di buon lavoro (Da Reggio24ore)

domenica 27 settembre 2009

Omaggio a Steve Biko

Dedicato ai bambini di Luzzara.
http://www.youtube.com/watch?v=y7Oo1QSyxUc&NR=1

Supereroi in Provincia

"Sembra paradossale che un esponente della sinistra si rivolga nientemeno che al Ministro Brunetta per denunciare il malcostume di una Giunta di centrosinistra, eppure succede anche questo, a Reggio.Tutto ciò accade soprattutto grazie alla spregiudicatezza, all’arroganza e alla faciloneria della nostra presidente della Provincia, Sonia Masini, con grande compiacimento della Lega Nord, ovviamente. Stiamo parlando delle consulenze d’oro denunciate dal consigliere provinciale Alberto Ferrigno, di Rifondazione comunista, attraverso una ironica e provocatoria lettera inviata al Ministro Brunetta. Ciò che però appare ancora di più come una presa in giro, soprattutto in tempi di crisi, sono le 'balle' con le quali la Masini giustifica l’erogazione di questi alti compensi, con i soldi di tutti noi cittadini, ai due consulenti chiamati in causa. Le motivazioni, secondo la Masini, dipendono infatti, oltre che dai curricula dei due consulenti, che auspichiamo siano effettivamente adeguati, dalla impressionante quantità di lavoro da questi svolto, dalla mattina fino a notte e dal lunedì alla domenica. Ci chiediamo però come sia possibile che Andrea Carletti (uno dei due consulenti) riesca ad osservare questi orari quando contemporaneamente riveste il ruolo di Assessore all’Istruzione e alle Politiche sociali nel Comune di Bibbiano nonché di Segretario del locale Circolo del Partito democratico. Ruoli e funzioni che, in ambedue le vesti, ricopre a detta di tutti, in modo meticoloso, contraddistinguendosi per la sua costante ed attiva presenza. Ora, o il dirigente politico e amministratore pubblico, Carletti è dotato di particolari poteri, come ad esempio quello dell’ubiquità, come nel caso dei supereroi della serie a fumetti della Marvel, oppure la Masini non la racconta davvero giusta. Qualcuno ricordi per favore alla Presidente che le bugie hanno le gambe corte" (Sinistra e Verdi).

venerdì 25 settembre 2009

That's incredible: a Luzzara una classe all black. Ma non giocano a rugby

Sta diventando un "caso" la decisione del preside della scuola materna statale "Grisanti Respicio" di Luzzara di istituire per l’anno scolastico 2009/2010 una sezione che comprende ventiquattro bambini stranieri, tutti di origine indiana. L’insolito provvedimento, in una cittadina che nel 2008 contava una percentuale di extracomunitari pari al 18% e in una scuola che pure è attenta all’integrazione (tanto da effettuare comunicazioni tradotte in punjabi, arabo e urdu), ha scatenato la protesta della Cgil di Guastalla, dei genitori dei piccoli e del locale coordinamento immigrati che hanno definito la scelta del dirigente scolastico "discriminatoria e sottostante alla spinta separazionista e xenofoba che si aggira nel territorio". Per questo motivo è stato organizzato un presidio di protesta lunedì 28 settembre davanti all’istituto comprensivo di Luzzara, in via Circonvallazione Ovest 51, per manifestare il dissenso rispetto a questa scelta e per chiedere un confronto ai genitori dei bambini italiani sul tema dell’integrazione. Sempre lunedì ci sarà un presidio anche dentro il Comune per chiedere un incontro al sindaco e all’assessore competente.Martedì 29, invece, una delegazione della Cgil andrà dal provveditore agli studi di Reggio per chiedere conto della decisione del preside: l’estremo gesto messo in preventivo dai genitori dei bambini stranieri, infatti, è quello di non mandare più a scuola i loro figli se la composizione della sezione non verrà modificata."Non si tratta solo di imparare al più presto e meglio la lingua italiana - spiegano i responsabili del sindacato - ma piuttosto di favorire un modello di integrazione. La scuola può essere l’artefice della multiculturalità, dell’incontro tra le differenze, ma a Luzzara accade il contrario! Chiederemo infine un incontro ai parlamentari reggiani. Vogliamo un pronunciamento esplicito e diretto su questi fatti anche da parte di chi gestisce la politica. Siamo convinti che queste scelte possono determinare un’involuzione xenofoba dell’insieme della società" (Da Reggio24ore)

mercoledì 23 settembre 2009

Lunedi l'assemblea provinciale di Sinistra e Libertà

Lunedì 28 Settembre 2009 ore 20,30 presso la sala della Circoscrizione Nord-Est (ex 8ª Circoscrizione) in via Fratelli Manfredi (ex Foro Boario) si tiene l'Assemblea di "Sinistra e Libertà" - Reggio Emilia. I temi proposti alla discussione dell'assemblea sono i seguenti: - Valutazione delle decisioni assunte dall'Assemblea di Napoli del 20/9/09 - Iniziativa sulla crisi economica.

domenica 20 settembre 2009

"Sinistra "per male", vai a morire ammazzata"

Il terribile Brunetta attacca la sinistra e le "elite di merda" e non si pente.

Tessera del tifoso? Gli ultras dicono no

Singolare protesta dei tifosi del Bari contro l'intenzione del ministro Maroni, a partire dal gennaio 2010, di rendere obbligatoria la tessere del tifoso per chi desideri seguire la squadra del cuore in trasferta. I tifosi baresi hanno esposto lo striscione nella foto. Anche gli ultras della Reggiana si mobilitano contro il contestato provvedimento.

sabato 19 settembre 2009

Bene l'estensione del porta a porta

"Il Sindaco Del Rio e la Giunta del comune di Reggio Emilia hanno confermato il progetto di raccolta dei rifiuti "Porta a porta" deliberandone l´estensione a tutto il forese. Molto bene!! In tal modo il comune di Reggio Emilia si sta confermando come uno dei comuni italiani più virtuosi nella gestione dei rifiuti. Perché sosteniamo con forza la modalità del "porta a porta" e non altre modalità che dichiarano di incrementare la raccolta differenziata, come la "capillarizzazione" adottata da alcuni comuni della provincia? Perché l´obiettivo ,non è quello di incrementare la percentuale di raccolta differenziata con giochetti numerici che aggiungono il rifiuto assimilato ( se togliessimo la raccolta del verde al comune di Cavriago e la Tetrapack al comune di Rubiera le loro percentuali precipiterebbero al di sotto del 50 %) ma di diminuire drasticamente i kg prodotti da ogni abitante di rifiuto indifferenziato: quello che va in discarica e all´inceneritore. E poiché tale rifiuto è prodotto in maggioranza dalle famiglie l´unico modo di diminuire drasticamente e rapidamente tale rifiuto è la raccolta domiciliare. Per determinare una effettiva conversione ecologica, l´Europa ha vietato la produzione delle lampadine ad elevato consumo energetico e molti Stati e grandi città nel mondo hanno vietato la produzione degli inquinanti sacchetti di plastica. Analogamente riteniamo che andrebbero eliminati per legge o attraverso ordinanze i cassonetti del rifiuto indifferenziato Opereremo , per l´estensione del porta -porta anche attraverso l´impegno degli amministratori eletti nelle liste di Sinistra e Verdi (affinchè altri comuni e soprattutto quelli, come Correggio e San Martino in Rio, confinanti con il comune di Reggio Emilia) al fine di contenere i costi iniziali approfittando delle economie di scala. Per non vanificare i risultati ottenuti è però necessario che la Provincia sostenga e incentivi la filiera del riciclo prevedendo anche a Reggio Emilia nello sviluppo della green economy esperienze industriali di riciclo avanzato come quella di Vedelago" (Sinistra e Verdi).

venerdì 18 settembre 2009

Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di E' Tv

Sinistra e Verdi per Reggio esprime solidarietà e pieno sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici de "L'Informazione" e del gruppo "E' Tv" impegnati in una vertenza a difesa dei loro posti di lavoro.Le voci di questi importanti organi non possono essere spente e devono essere tutelate, a difesa del pluralismo dell'informazione stessa a Reggio Emilia e nel Paese, a maggior ragione in un periodo come questo nel quale il pluralismo viene messo in pericolo dalla concentrazione di potere politico e mediatico nelle mani del capo del governo.Sinistra e Verdi ricorda che per affrontare processi di ristrutturazione e riorganizzazione societari è in vigore un Patto a livello regionale, siglato con la Regione Emilia-Romagna, che impegna le associazioni di impresa, e quindi anche le aziende, a non cercare di risolvere i problemi aziendali con i licenziamenti e la riduzione dei livelli occupazionali. Tutte le professionalità impegnate nel gruppo "E' tv" vanno preservate, e consideriamo quindi da respingere qualsiasi ipotesi di riduzione dell'organico attraverso i licenziamenti. Nel caso specifico, 2 o 37 licenziamenti sono perciò "troppi" e comunque inaccettabili. "Responsabilità sociale" ed "etica" non sono belle e vuote parole ma principi ai quali, soprattutto in questi momenti, le imprese e gli imprenditori sono tenuti a ispirarsi.

martedì 15 settembre 2009

Ore decisive per Mariella Burani

"La storia di Mariella Burani è costellata dai debiti. Fin dalla quotazione che risale al luglio 2000, il gruppo ha sempre avuto passività molto superiori alla propria capacità di produrre cassa. Fatta eccezione per il 2006, anno in cui l’azienda ha registrato utili record (55 milioni) anche grazie alla quotazione della controllata Antichi Pellettieri, Mariella Burani ha sempre avuto una situazione finanziaria fragile. Nel 2007 e nel 2008, nonostante fatturati record, il gruppo ha accumulato oltre 80 milioni di perdite. Nell’ultimo biennio la società ha quindi bruciato più della somma di tutti i profitti che aveva generato nei sei esercizi successivi alla quotazione. I problemi di Mariella Burani sono andati acuendosi nel tempo, e questo a prescindere dall’andamento dei beni di lusso e del cosiddetto lusso accessibile. Ma se l’azienda emiliana non è stata capace di generare utili nei momenti d’oro, non si capisce perché dovrebbe riuscire a farlo ora che il settore sta vivendo una crisi senza precedenti. Nel primo semestre 2009 Mariella Burani, gravata da 478 milioni di debiti, ha registrato una perdita di 142 milioni, creando così un buco da 51,3 milioni nel patrimonio netto. L’aumento di capitale da 100 milioni che la società si appresta a portare avanti, già a fine anno potrebbe non essere sufficiente a coprire adeguatamente il patrimonio. Per questo gli advisor Mediobanca e Kpmg stanno lavorando anche a un piano di dismissioni, a un piano di riscadenzamento dei debiti (le cui garanzie sono state disattese) e parallelamente sono alla ricerca di un partner industriale (si fa il nome del fondo di private equity Gem) che affianchi la famiglia emiliana in questo processo di ristrutturazione. Se Mariella Burani è in grave difficoltà, neppure la controllata Antichi Pellettieri gode di buona salute. L’azienda che possiede marchi come Mandarina Duck, a fine giugno aveva un patrimonio di 205 milioni, che per tre quarti è rappresentato da «asset intangibili». I 158 milioni iscritti a patrimonio che rappresentano il valore dei marchi, rischiano di essere ulteriormente svalutati. Tuttavia, a differenza che per Mariella Burani, per alcuni marchi di Antichi Pellettieri ci sono diversi possibili pretendenti. Nei giorni scorsi anche Piquadro si sarebbe fatto avanti, ma al momento la sua offerta a rilevare alcuni brand di Antichi Pellettieri non è stata presa in considerazione. Secondo fonti finanziarie, Coccinelle è il vero gioiello del gruppo: la griffe a dispetto della crisi continua infatti a dare risultati positivi. Ma Antichi Pellettieri controlla indirettamente solo il 26% di Coccinelle. Il 51% del marchio è posseduto attraverso Apbags, joint venture tra Antichi Pellettieri (51%) e il fondo di private equity 3i (49%). E se lo stallo su Mariella Burani dovesse protrarsi a lungo, 3i potrebbe chiedere di essere liquidato (opzione poco probabile), oppure passare in maggioranza e gestire direttamente Abpbags". (Sara Bennewitz, Repubblica.it e Affari&Finanza). Nella foto, Giovanni Burani.

Sinistra e Verdi alla manifestazione di Roma per la libertà dell'informazione


Il movimento Sinistra e Verdi di Reggio Emilia aderisce alla manifestazione nazionale per la libertà dell´informazione, che si terrà sabato 19 settembre a Roma per iniziativa della Fnsi. Non si tratta - come hanno precisato i promotori - di una manifestazione di parte e di partiti. Si tratta di un appuntamento che si rivolge non tanto e soltanto alle forze di opposizione, bensì a tutti coloro che, al di là delle appartenenze politiche, hanno a cuore un principio basilare della nostra Costituzione, e più in generale dei sistemi democratici. Non c´è dubbio che le recenti aggressioni a ciò che rimane della libera informazione in Italia -- non molto, a giudicare dalle classifiche internazionali stilate da Reporter Sans Frontières e dall´organizzazione statunitense Freedom House - rappresentino un pezzo fondamentale di una strategia politica che dura ormai da molti anni e mira a zittire le voci di dissenso, o semplicemente non allineate, a creare una inedita forma di regime autoritario, basato sul controllo assoluto dei media e sulla conseguente manipolazione dell´opinione pubblica. Di questa strategia, il disegno di legge per vietare la pubblicazione di notizie sulle vicende giudiziarie, le querele contro l´Unità e Repubblica, l´assedio contro Rai Tre, l´oscuramento di Ballarò a favore di una telecelebrazione di Berlusconi in Abruzzo sono gli ultimi e gravi capitoli, non certo gli unici. Sinistra e Verdi si augura - e si impegna in questo senso - che la manifestazione di sabato prossimo a Roma sia non un momento simbolico e sporadico, ma il punto di partenza per una mobilitazione ampia e intransigente, per difendere e allargare tutte le forme di libera informazione e di libera comunicazione, irrinunciabile bene comune del Paese e dei singoli cittadini.

domenica 13 settembre 2009

"Qui sono i nostri che hanno i diritti".

"Qui sono i nostri che hanno i diritti". Secondo il leader della Lega Nord Umberto Bossi, gli immigrati che vivono in Italia hanno diritti solo "a casa loro".

mercoledì 9 settembre 2009

Lunedi 14 settembre l'assemblea di Sinistra e Verdi

E' convocata per lunedì 14 Settembre 2009, ore 20,30presso la sala della Circoscrizione Nord-Est (ex 8ª Circoscrizione) via Fratelli Manfredi (ex Foro Boario), l'ASSEMBLEA DELLA LISTA SINISTRA e VERDI per Reggio Emilia. I temi proposti alla discussione dell'assemblea saranno i seguenti: Sinistra e verdi contro la crisi economico-sociale - La campagna contro la legge Maroni e le sue ricadute sul nostro territorio: le iniziative intraprese dal coordinamento costituito a Reggio Emilia in giugno - Sostegno alla campagna promossa dal comitato "Alta voce" per l'istituzione dell'albo comunale per il testamento biologico - La difesa della libertà di parola contro gli attacchi alla libera informazione (manifestazione del 19/09/09) - Per una politica di riconversione ecologica del sistema urbano: la raccolta door to door, a che punto siamo? - Dalla lista elettorale ad un movimento politico: idee e discussioni sul come e perchè in vista dell'assemblea nazionale di Sinistra e Libertà (Napoli 20/09/09).

domenica 6 settembre 2009

"Serve chiarezza sul futuro di Mariella Burani"

"La situazione di Mariella Burani Fashion Group sembra aggrovigliarsi ogni giorno che passa ed il suo futuro farsi più incerto e nebbioso (e non ci riferiamo a possibili implicazioni di aspetto giudiziario). Forse fanno bene i sindacati a non voler gridare ”al lupo”, ma bisognerebbe evitare di farlo a gregge sbranato. Forse fa bene il sindaco di Cavriago, anche se più cautamente di qualche settimana fa, ad essere fiducioso che la famiglia Burani trovi soluzioni alle difficoltà attuali.A scanso di inutili equivoci ripeto che nulla ho avverso la famiglia Burani, che considero la “Selene” un bene per il paese. Al tempo stesso dico che bisogna guardare in faccia la realtà così come ogni giorno ci viene presentata dai media locali e nazionali. Dice Mariella Arduini Burani, in una sua recentissima intervista, che vi sarebbe in atto una sorta di complotto per sfilare l’azienda dalle sue mani e della famiglia Burani.Domande: chi e perché? L’indebitamento esorbitante del gruppo è parte del complotto? Se si sospetta un complotto sarebbe bene far conoscere anche i sospetti complottardi e i motivi del complotto, altrimenti si rischia di intorbidare ulteriormente le acque, cosa che sarebbe prudente e forse saggio evitare nella fase attuale. Se stiamo ai fatti, ai numeri noti, alle parole scritte dai sindaci revisori la situazione pare assai grave: il titolo dopo una rovinosa caduta è sospeso a tempo indeterminato dal listino borsistico, i revisori dei conti scrivono di una situazione tale da render incerto il proseguimento delle attività.Complotto? Le proposte sino ad oggi avanzate per uscire da questa situazione paiono insufficienti ai più. Forse utili a spostare un poco più in la il redde rationem. Per quale ragione? Sperare che la “nottata” passi? Cercare soluzioni, anche attraverso un cambiamento significativo della composizione societaria, per rilanciare il gruppo o parte di esso? Sarebbe buona cosa avere un po’ di chiarezza.Sono preoccupato, molto più del mio sindaco, per il futuro dell’azienda, per quello di chi lì lavora. Credo lo si possa e lo si debba essere senza con ciò mancare di rispetto alla famiglia Burani. Vorrei essere più ottimista, ma vedere la parte vuota del bicchiere aiuta a non morire assetati" (Jones Reverberi)

sabato 5 settembre 2009

NB

Si voterà per le elezioni regionali, quasi sicuramente, il 21-22 marzo 2010, cioè tra 6 mesi. Lo ha detto il Ministro degli Interni Roberto Maroni. Ergo, la campagna elettorale è già cominciata.

venerdì 4 settembre 2009

In Italia c'è la Patty

Patrizia D'Addario, la donna che sta mettendo in crisi il berlusconismo, al Festival di Venezia. La foto è tratta dal sito Dagospia.

In Afghanistan c'è la guerra

Joshua Bernard, 21 anni, con le gambe straziate, soccorso dai compagni dopo un attentato in Afghanistan nella provincia di Helmand. Il giovane marine americano morirà poco dopo. La foto è tratta dal sito Huffington Post

"Silvio, dài le escort ai disoccupati!"

GENOVA - «Silvio perché non mi inviti alle orge, tutti ignudi, chi fa l'amore con le bambole gonfiabili, chi con le pecore. Silvio ci sono i disoccupati dagli qualche escort anche a loro». Il premio Oscar Roberto Benigni scherza così dal palco della festa del Pd. «L'Italia - dice Benigni - è piena di farfalline e di tartarughine. Se ne è occupato anche Superquark. Clinton negava e invece a Berlusconi gli piace farlo sapere. E poi diciamo la verità: le fa diventare assessori, non dico ministre... ma alla fine le paghiamo noi, almeno le pagasse lui». Benigni ripete di invidiare le capacità amatorie del presidente del Consiglio: «Non è Superman è Hulk... secondo me ce l'ha verde. Alla storia è passato Carlo Magno, Berlusconi vuole passare alla storia come Berlusconi il trombatore». Capacità che non trova uguali nei leader della sinistra: «Veltroni è famoso... la prostituta con lui è durata 3 minuti compreso la doccia». FELTRI - «Berlusconi si è un pò incattivito, ha venduto Kakà e ha comprato Feltri. Costa di meno, ma sulle punizioni non sbaglia. Pubblica le veline? Beh, è un pò un vizio di famiglia...». Benigni è un fiume in piena sugli ultimi spunti di attualità. «Boffo - afferma Benigni tra gli applausi della platea - si è dimesso, Feltri non se ne è andato e ne ha di veline: su Bersani e Franceschini dice che hanno gli scheletri nell'armadio e tutti e due hanno chiamato Fassino: 'a Piero la devi smettere di venire a casa mia». Benigni scherza anche sulla libertà di stampa. «Non è vero che non c'è libertà di stampa. Oggi Berlusconi ha dettato all'Ansa: 'In Italia c'è la libertà di stampa' e ha obbligato tutti i giornali a pubblicarla domani». E sulla querela a Repubblica aggiunge: «Ha detto che avrebbe risposto ad altre domande tipo: 'Come stai?' Ecco a quelle avrebbe risposto».
LA CRISI DEL PD - Il comico toscano non è tenero con i Democratici. «Noi del Pd abbiamo un record: 4 milioni di voti persi in due anni. Un record eccezionale. Veltroni ha scritto un libro che si chiama 'Noi', con questa media tra due mesi la prossima edizione si chiamerà 'Io'. Dobbiamo recuperare! L'Italia ha bisogno di verità e realtà. Dobbiamo porci un obiettivo: non scendere mai sotto il 2%. Abbiamo bisogno di iscritti. Io mi sono iscritto ieri - dice il comico toscano, - ho chiamato l'organizzatore Paganelli che mi ha detto 'Bravo Benigni', ma prima di attaccare ho sentito che diceva quello accanto a lui: 'E vai, siamo a 15'».

giovedì 3 settembre 2009

Sonia tra i pirati di Tripoli

"Sonia Masini ed i pirati di Tripoli è un bel titolo anche se fa un po’ torto alla storia dei bucanieri dei secoli passati, che in molte loro comunità del Mahgreb regolarono la loro convivenza con principi di libertà per quel tempo avanzata. Integravano quasi sempre gli schiavi nella vita quotidiana in attesa di un riscatto che a volte non arrivava mai. Oggi giustamente fa scandalo che in Libia fosse presente il capo attuale dei pirati somali Hassan Hayr, ahimè assieme alla Masini, per celebrare l’anniversario della dittatura di Ghedaffi.Detto così sembra che pirateria e occidente abbiano almeno questa cosa in comune, l’amicizia con Ghedaffi. Per il pirata Hassan c’è la ragione di avere appoggi nella lotta per il potere in alcuni territori somali, per la Masini, rappresentante dell’Europa, è bene dire che Berlusconi era lì solo per l’Italia, sta nel fatto che alcune imprese reggiane potrebbero trarre utilità da quel mercato. Si vede anche da questo che la stella di Silvio sta tramontando.Sonia Masini però è criticata a Reggio Emilia, l’on. Maino Marchi, suo compagno di partito, la giustifica sostenendo che l’occidente ha rapporti commerciali con diversi paesi che non rispettano i diritti umani e, considerando che fu il governo Prodi a migliorare i rapporti con la Libia, la assolve. La Masini, dice Marchi, come rappresentate dell’occidente è stata dentro le regole della politica occidentale.La morale è la seguente: in linea di principio la negazione dei diritti umani è sempre da condannare nei discorsi, in linea di fatto l’eccezione alla condanna è l’attività dei mercati di beni, merci e servizi, tanto più se internazionali. Dunque immagino che per Marchi e la Masini non sia giusto fabbricare dei beni, ad esempio con lo schiavismo, cosa che invece il bene acquisisce un valore morale accettabile quando i manufatti o i servizi risalgono alla superficie degli scambi di mercato. Lì il prodotto è separato dal produttore, quindi occhio non vede, cuore non duole . Passi per Berlusconi, utilizzatore di amicizie con vari dittatori e per il quale il valore del mercato è sopra a tutto il resto, ma la singolare vicenda di Tripoli rivela che anche tra le file del Partito democratico ci sono degli estremisti che assumono come principio la doppia morale come anima del loro riformismo. Il mercato delle merci va sempre separato dai diritti umani.Una vera manna per il movimento dell’antipolitica, un pasticcio per il Pd, per i lavoratori e cittadini democratici". (Gian Franco Riccò)

mercoledì 2 settembre 2009

"Che begli occhi che hai". Papi stregato dalla Bella Provincia

A cena col colonnello Gheddafi gomito a gomito sotto il super-tendone allestito nella spiaggia di Tripoli, a due passi da un mare rullato dal vento, Silvio Berlusconi alla fine non ha aperto bocca davanti al pubblico seduto a tavola, se non per un rapido saluto di commiato (in francese). Poi, il premier ha cominciato a salutare la delegazione italiana e si è imbattuto nella presidente della Provincia Sonia Masini. Silvio è stato galante: «Che begli occhi - le ha detto stringendole la mano -, lei porta la bellezza degli occhi italiani nel mondo». (Da Metti una sera a cena Silvio, Gheddafi e la Masini, Gazzetta di Reggio). Sull'argomento vedi anche POLITICA & AFFARI -La Masini da Gheddafi tra pirati e ricercati internazionali -
E il Pd reggiano si divide
su L'Informazione e Rosy Bindi a Festareggio: "A Tripoli gli imprenditori possono andar da soli" su Carlino Reggio).

martedì 1 settembre 2009

"Pd becero e penoso: brava Sonia!". Pagliani (Pdl) plaude al viaggio di Sonia da Gheddafi

«Registriamo con grande empasse la nuova versione “berlusconiana” della Presidente, la quale,disattendendo in pieno le penose indicazioni del Pd, decide di seguire gli imprenditori reggiani e non solo in viaggio di delegazione commerciale ed economica in Libia.Finalmente implicitamente anche un amministratore reggiano di centro sinistra supera il becero propagandismo del suo partito e segue la linea indicata dal Governo del centro destra,volta a creare nuove positive opportunità internazionali per le imprese del nostro territorio provinciale». Pagliani poi si dice convinto che «uno dei fondamentali presupposti per l’economia italiana e reggiana sia costituito dalla creazione di nuove relazioni economiche volte a far conoscere le eccellenti produzioni locali in campo meccatronico,agro alimentare e ceramico oltre all’opportunità eccezionale di fare conoscere il nostro territorio e le sue peculiarità nel mondo, convinti che la linea dettata dal governo Berlusconi sia fondamentale per fare risalire l’economia nazionale e locale» (L'Informazione e Carlino Reggio). Nella foto Giuseppe Pagliani con Maurizio Gasparri e i leader locali Pdl Tommaso Lombardini e Angelo Ammaturo.