Franco Ferretti, ex vicesindaco a Reggio e leader di Sinistra e Verdi, riflette sulla situazione politica attuale in Comune e Provincia, alla luce anche delle recenti vicende che hanno investito la Fondazione Manodori e della crisi economica in atto. Inoltre, Ferretti fa il punto sul suo ruolo nel partito e, in particolare, nelle prossime elezioni regionali, e sul futuro della Sinistra nel territorio reggiano. Ecco l’intervista.
"A distanza di pochi mesi dalle elezioni amministrative, qual è la sua analisi del voto, in riferimento anche alla ripresa dell’attività politica di settembre?
La sinistra è uscita nel complesso più debole dal voto locale, e questo non è un bene. Settembre e ottobre saranno caratterizzati dagli effetti sociali della crisi. Anche se forse i fatturati delle aziende hanno finito di crollare, l’occupazione impiegherà diversi mesi prima di ripartire. Spero che le decine di migliaia di casse integrazioni che sono state siglate in città e provincia non diano origine a licenziamenti. Ritengo necessario fare appello anche alla responsabilità sociale degli imprenditori reggiani. Il contesto è reso più complicato dalle scelte di Tremonti, che con il federalismo al contrario e il suo patto di stabilità impedisce ai comuni, come Reggio, di spendere le risorse disponibili per aiutare l’economia a ripartire.
Hanno imparato qualcosa secondo lei Delrio e Masini dalla lezione elettorale?
Mi sembra di constatare che Sonia Masini non abbia imparato molto. Di fatto continua a giocare una partita tutta sua, e svolge un ruolo quasi antagonista rispetto alla giunta comunale, con i "bei" risultati che abbiamo visto anche in occasione della vicenda Manodori...
Critiche ai primi atti del nuovo mandato?
Tra i primi atti degli assessori della nuova giunta di Graziano Delrio non ho gradito le piroette e le aperture dell’assessore alla sicurezza sui city angels, ai quali noi della Sinistra diciamo no come diciamo no a ogni ronda, penso debba esserci una posizione della giunta coerente alle critiche mosse al decreto sulla sicurezza. La giunta di Sonia Masini ha compiuto un’operazione discutibile su alcuni funzionari e dirigenti dell’amministrazione, forse per cercare di risanare un po’ il Bilancio della Provincia, senza mettere in campo una proposta di riorganizzazione che dovrebbe avere al centro la valorizzazione delle professionalità e del lavoro dei pubblici dipendenti, al contrario si pensa di imitare sul piano locale il ministro Brunetta.
Delrio e Masini sul fronte alleanze hanno messo in atto strategie diverse. Pagherà questa scelta oppure potrà creare dissapori-frizioni fra di loro?
Queste strategie divergenti sono un danno per Reggio e per la coalizione di centro-sinistra. Non è un mistero per nessuno che prima delle elezioni la presidente della Provincia ha lavorato per un’alleanza con l’Udc, che pretendeva però la "testa" di Delrio e che poi ha dato vita all’alleanza con Città Attiva di Antonella Spaggiari, sonoramente bocciata dagli elettori....
Fondazione Manodori - commento dopo le nomine e quanto ha inciso Delrio...
Quello che è avvenuto in Manodori è un fatto grave. Mi auguro che una personalità come Gianni Borghi, che rappresenta una associazione, Industriali Reggio, che per tradizione e missione non rifiuta di assumersi responsabilità, vorrà sanare la grave frattura che ha contribuito a creare rispetto aglienti locali e alle altre associazioni economiche. Mi auguro che voglia gestire la Manodori con collegialità, riconoscendo un ruolo alla minoranza, che conta su 6 voti su 13. Borghi deve prendere le distanze dalla gestione passata, che passerà alla storia per l’eccessiva esposizione nell’investimento nel titolo Unicredit, e per il prestito finalizzato alla quotazione in Borsa di Servizi Italia, con gli esiti per Coopservice che conosciamo. Credo che Delrio abbia giustamente guardato ad un accordo tra gli enti locali, Comune, Provincia e Camera di Commercio che non ha trovato il necessario sostegno, ancora una volta la non coesione di intenti e le ambiguità della presidente della Provincia hanno portato alla sconfitta.
Quanto incide la crisi economica nell’azione di Giunta?
Incide molto. Soprattutto ora che il Governo Berlusconi, con l’abolizione dell’Ici, il patto di stabilità e la riduzione dei trasferimenti ai Comuni, indebolisce la capacità dei Comuni di attutire gli effetti della crisi...Si corre il rischio che il Comune sia costretto a penalizzare altri settori importanti, come la cultura o come gli investimenti infrastrutturali.
Lei si era candidato per Sinistra e Verdi non riuscendo però ad entrare in Provincia. Cosa fa ora?
In Provincia ho ottenuto un buon risultato con Sinistra e Verdi, il 3,3%, con punte del 5% in città, in un contesto difficile, con una lista che, un mese prima delle elezioni, non esisteva e non aveva neppure un nome... Personalmente continuo a lavorare per Sinistra e Verdi... La caccia alla poltrona è uno sport che non mi ha mai ossessionato, e penso di averlo dimostrato con i fatti e con scelte concrete.
Il futuro della sinistra a Reggio ed il suo ruolo nei prossimi 5 anni. Appoggio o critica alla maggioranza?
Mi auguro che la sinistra, tutta la sinistra, torni presto ad essere unita, e lavorerò per questo obiettivo. In Comune siamo in giunta e pienamente dentro la maggioranza. Certamente ci stiamo tenendo fermi i nostri obiettivi, lavorando per attutire gli effetti sociali della grave crisi economica in atto, e contrastando il vento autoritario e xenofobo che spira dal governo di Berlusconi. In Provincia non facciamo parte della giunta perchè è stato impossibile realizzare un accordo con Sonia Masini, su temi di fondo, come le politiche e gli strumenti pubblici per l’avviamento al lavoro e la formazione, come il no al nuovo inceneritore e la limitazione dell’espansione delle aree urbane ed edificabili. Le scelte della Masini sono la conferma che abbiamo fatto la scelta giusta a correre da soli in Provincia.
Deluso dalla politica?
Dalla politica no di certo. Mi ha deluso semmai la deriva di alcuni leader storici dei Ds di creare un partito centrista come il Pd, che tuttora, come dicono i suoi stessi dirigenti, non ha un’identità. Io ho preferito rimanere vicino ai valori di sempre della sinistra: la solidarietà, la vicinanza ai lavoratori, la tolleranza, la laicità delle istituzioni, l’opposizione a ogni forma di razzismo e autoritarismo, il rispetto per l’ambiente e per un modello di sviluppo sostenibile.
Prossima sfida, le Regionali 2010. Cosa farà lei?
Continuerò a lavorare per Sinistra e Verdi e per favorire la riunificazione di tutta la sinistra. Per una sinistra che sappia misurarsi con la sfida del governo mantendendo però fermi i suoi ideali. In fondo anche Prodi ha detto che se il centro-sinistra ha perso in tutta Europa è successo perchè era diventato troppo simile alla destra...Obama è lì a dimostrare che la destra, che con le sue politiche liberiste porta la principale colpa della disastrosa crisi economica in atto, può essere sconfitta.
Cosa lascerà Delrio al suo successore?
Non so che città lascerà, ma conosco le sfide che lo attendono. La sfida è quella di fare sì che Reggio resti una città aperta e solidale, una città capace di dare uguali opportunità a tutti, ai ricchi e ai poveri, e di fare fronte con equità e giustizia alla crisi economica che l’ha investita. Una città forte di tante eccellenze, di aziende che esportano i loro prodotti all’estero. Una città rispettosa dell’ambiente, dove i cittadini partecipino alla gestione della cosa pubblica e dove la gestione del potere non sia riservata ai caminetti e ai soliti noti, come è successo per troppo tempo prima del 2004...
Essendo l’ultimo mandato c’è chi si aspettava da Delrio scelte più decise anche nella composizione della Giunta, meno di compromesso con gli alleati. Ha fatto bene secondo lei?
La nuova giunta Delrio merita fiducia, anche per le tante cose buone che la prima giunta, pur tra tante difficoltà, ha realizzato. Devo dire però che alcuni mesi fa, quando ho comunicato la mia indisponibilità ad un nuovo mandato come vicesindaco, volevo dare un segnale ben preciso nel segno del ricambio generazionale. Lo dicono in tanti, ma tanti vogliono sempre che siano gli altri a fare un passo indietro... Purtroppo, in giunta ho ritrovato, sia in Comune che in Provincia, persone che erano già in politica con incarichi importanti o con incarichi amministrativi già 20 anni prima che arrivassi io...
Vuole dire qualcosa a Delrio e alla Masini?
Faccio ad entrambi gli auguri di buon lavoro (Da Reggio24ore)