Michele Bonforte
Da molti mesi l’ass. Tutino, su mandato della giunta e dei Sindaci della provincia, ha avviato un percorso partecipato per verificare le modalità di affidamento ad una società pubblica della gestione dell’acqua. Lo ha fatto parlando con tutti, e avvalendosi di consulenze tecniche che nessuno ha criticato per essere o poco competenti o inclini a posizioni ideologiche.
Ma nelle ultime settimane nella pentola ribollente del PD l’idea di fare veramente quanto promesso, si scontrava con i comprensibili timori di alcuni Sindaci sulla sostenibilità di una società pubblica dell’acqua e con la meno comprensibile ritrosia a fare qualcosa di sinistra, ora che il PD di Renzi sta diventando un partito di centro-centro.
Per questo come SEL abbiamo voluto sollevare il coperchio, perfettamente consapevoli che senza un soprassalto di consapevolezza da parte dell’opinione pubblica reggiana, si sarebbe tranquillamente andati fra poche settimane a mettere la pietra tombale sull’ottimo lavoro e sulla proposta dell’Ass. Tutino per mantener saldamente in mano privata per i prossimi 25 anni la gestione dell’acqua. Mettendo tutti di fronte al fatto compiuto, e confidando nell’estate per far sbollire gli eventuali mal di pancia.
Noi di SEL non ci stiamo.
Vogliamo una discussione trasparente nei consigli comunali sulla proposta di Tutino, che noi condividiamo e che giudichiamo percorribile. Se qualche sindaco non la condivide, che avanzi proposte alternative. Se vi sono delle perplessità che vengano esplicitate. E se queste perplessità derivano dai timori di interventi privatizzatori del governo Renzi sulle società di proprietà dei comuni oltre alla rassegnazione c’è un’altra strada: quella di fargli cambiar idea.
Magari chiamando il ministro Graziano Delrio ad ascoltare il territorio da cui proviene, e a concedere a Reggio Emilia quella che i francesi chiamano “eccezione culturale”. Ai reggiani piace e viene bene gestire l’acqua direttamente. E’ stato fatto per decenni con buoni risultati, e non ci sentiamo di affidarla a società sempre più lontane dal nostro territorio.
Da Graziano Delrio ci aspettiamo una attenzione particolare, ed il rispetto per una volontà popolare che si è espressa in ogni modo possibile.