Michele Bonforte
coord. prov. SEL Reggio Emilia
La convention “Human Factor” che si è svolta a Milano è stata una straordinaria fucina di idee, sia per i 40 tavoli tematici che per la qualità dei contributi degli ospiti. A sinistra ci sono le idee necessarie per governare la crisi economica e sociale, idee che invece non ci sono nel campo liberista in cui è approdato il PD di Renzi. Le politiche di austerity e di compressione dei diritti sociali e del lavoro non ci fanno uscire dalla crisi, anzi l’aggravano in una spirale che si avvolge su se stessa, e mettono in campo un ulteriore pericolo: quello di una implosione democratica e di civiltà che può travolgere l’intero continente come già avvenuto in passato.
Per questo a Milano si è detto che non possiamo limitarci ad avere ragione, ma dobbiamo porci l’obiettivo di vincere e convincere con un programma di governo alternativo al liberismo, cominciando dai territori dove siamo coinvolti nel governo locale, sfidando il PD ad una verifica democratica delle scelte che si compiono.
Su questo elemento, quello determinante del che fare, Human Factor segna un punto di avanzamento timido ma necessario.
Occorre mettere in campo iniziative nazionali, vere e proprie campagne di mobilitazione sui temi del lavoro e della corruzione ad esempio, cioè su temi sensibili per milioni di persone, per la loro condizione sociale, per la loro sensibilità democratica.
Su questi temi il “coordinamento della sinistra” proposto da Vendola potrà verificare la convergenza del fare con tutti coloro che, partendo dalla propria collocazione politica, mettono al primo posto la convergenza sulle idee e sulle pratiche.
Le varie anime della sinistra PD, noi di SEL, il PRC, i Verdi e quanti si sono impegnati nella lista “L’altra Europa con Tsipras” hanno oggi l’occasione di passare dal dire al fare. Solo così saremo credibili agli occhi di coloro, e sono tanti, che attendono una credibile proposta da parte della sinistra. Una proposta radicale sui contenuti, perché i problemi vanno affrontati alla “radice”, democratica nella prassi, perché tutti alla pari possano contribuire, originale nell’agire e nel comunicare.
A Reggio Emilia vi sono le condizioni per divenire un nodo attivo ed importante della rete della sinistra. Portando avanti i temi che ci verranno proposti dal nazionale, ma anche mettendo in cantiere riflessioni ed iniziative su temi importanti per il nostro territorio. Ad esempio sul futuro di Iren, sulla gestione pubblica dell’acqua, sulle nuove povertà, ecc.
La proposta che mi sento di avanzare a tutta la sinistra reggiana è quella di riflettere ed agire insieme. Mettiamo in cantiere una “Human Factor” reggiana, troviamo il modo di discutere e agire democraticamente, anche sperimentando piattaforme di e-democracy.
Nessun commento:
Posta un commento
L'inserimento dei commenti su questo blog implica l'accettazione della policy.