martedì 21 febbraio 2017

Destra, sinistra, sovranismo e globalizzazione.

Michele Bonforte

Il Parlamento europeo ha recentemente approvato l’Accordo economico e commerciale Ue-Canada (Ceta) con ben 408 voti a favore, 254 contrari e 33 astenuti. L’accordo prevede clausole molto preoccupanti che favoriscono gli investitori a scapito dei consumatori, dei lavoratori e degli stessi Stati. Gli investitori possono citare in giudizio gli Stati, ma questi ultimi non possono citare in giudizio gli investitori.
Due clausole destano grande preoccupazione, poiché prevedono in pratica l’irreversibilità delle privatizzazioni e bloccano ogni tentativo di diminuire il livello di privatizzazione già raggiunto nel settore pubblico.
Il Ceta è un accordo fortemente sbilanciato verso le multinazionali e mette in pericolo non solo i consumatori, ma anche le piccole imprese, le regole di protezione ambientali e i diritti dei lavoratori.
E’ importante sapere come hanno votato i parlamentari europei italiani, perché chi ha approvato il CETA sa di peggiorare le condizioni dei lavoratori e dell’ambiente, e di cedere sovranità alle multinazionali.
Se le posizioni contrarie della Lega Nord, del M5S e della sinistra radicale sono quelle che ci si aspettava, è interessante vedere la spaccatura a metà del PD. Una parte guarda a destra, un’altra guarda a sinistra.
Se si vogliono vedere le ragioni profonde dell’esplosione del PD, qui c’è un buon punto di osservazione.
Hanno votato a favore del CETA
  • Fitto – Sernagiotto (Conservatori e riformisti). Comi – Cesa – Cicu – Dorfmann – Giardini – Mussolini – Maullu – La Via – Patriciello Pogliese – Salini (Popolari)
  • Bettini – Bonafe – Costa – DeMonte – Danti – Gualtieri – Kyenge – Pittella – Picierno – Toia – Zanonato – Zoffoli – Morgano – Sassoli (Partito Democratico)
  • Soru (Non iscritto)
Hanno votato contro il CETA
  • Adinolfi – Agea – Aiuto – Beghin – Borrelli – Castaldo – Corrao – D’Amato –  Evi – Tamburrano – Valli – Zullo – Zanni – Ferrara – Pedicini – Moi (Movimento 5 Stelle)
  • Bizzotto – Fontana – Salvi – Borghezio – Ciocca (Lega Nord)
  • Forenza – Maltese – Spinelli (Lista Tsipras/Altraeuropa)
  • Affronte (Verdi)
  • Benifei – Briano – Caputo – Cofferati – Chinnici – Cozzolino – Panzeri – Schlein – Giuffrida – Viotti (Partito Democratico)
Si sono astenuti sul CETA: Cirio (Popolari), Gentile (PD)
Assenti: Matera, Martuscello (Popolari). De Castro,  Mosca,  Bresso, Paolucci, Gasbarra (PD)

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