Circolo Berlinguer - SEL
Il significato politico di quel voto era ben chiaro: la gestione di un bene comune fondamentale come l'acqua non può essere lasciata in mano ai privati, ma deve tornare ad essere pubblica. É anche per rispettare e realizzare questa volontà popolare che nella città di Reggio Emilia, nel 2014, abbiamo costruito un alleanza con il Partito Democratico: la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato era ed è un punto centrale del programma elettorale della coalizione PD-SEL che ha sostenuto l’elezione a Sindaco di Luca Vecchi.
In questo anno e mezzo i rappresentanti di SEL negli organismi istituzionali del Comune di Reggio Emilia, come componenti del gruppo di maggioranza, hanno quindi avviato un percorso che li ha portati a valutare diverse strategie di ripubblicizzazione del servizio idrico sul nostro territorio e a ritenere che esistano strade percorribili per ottenere questo fine.
Visti il contesto attuale e gli impegni assunti in campagna elettorale, consideriamo quindi inaccettabile l’ipotesi di affidare la gestione del servizio idrico integrato attraverso la modalità della procedura di evidenza pubblica. Si tratterebbe da parte del Partito Democratico di una violazione degli accordi di coalizione che non avrebbe altra ragione se non quella di accodarsi a direttive nazionali: esattamente l'opposto delle motivazioni che ci spingono a sostenere una coalizione di centrosinistra laddove accordi locali di buon governo possono rappresentare un momento di discontinuità dalle politiche nazionali.
Riteniamo pertanto indispensabile che su questo tema venga adottata, entro la scadenza prorogata da Atersir al 31/12/2015, una soluzione coerente con il referendum del 2011 e con l’impegno programmatico della coalizione di governo della città.
Nel caso si arrivasse alla conclusione di questa vicenda con la sola scelta di affidare la gestione del servizio con una gara, si imporrebbe una verifica di maggioranza che porterebbe al cambiamento dell’asse politico del governo della città e quindi alla creazione di una nuova maggioranza di governo profondamente diversa da quella votata dagli elettori reggiani nella primavera 2014.