Michele Bonforte
Una boccata di aria buona viene dalla Spagna. L’affermazione di Podemos si collega a quella di alcuni mesi fa di Syriza in Grecia. Non ci sono solo i neofascismi e i neonazionalismi che si diffondono in tutta Europa, specie nei paesi del nord e dell’est dove hanno conquistato il governo di paesi come la Polonia e l’Ungheria. C’è anche una agenda di idee per uscire da sinistra dalla crisi europea. La crisi sociale ed economica provocata dal liberismo e dalla dittatura dei mercati finanziari, sta sollevando onde sismiche che in pochi anni cambieranno il volto della politica e della cultura europea.
L’esempio spagnolo parla direttamente alla sinistra italiana. In Spagna una sinistra c’è, Izquierda Unida, ma non ha saputo dare rappresentanza a quanto ribolliva nella società spagnola, legata com’è tutt’ora a riti del secolo scorso.
Podemos avanza perché unisce le idee della sinistra antiliberista con la democrazia diretta, la partecipazione online e sul territorio.
Proprio quei metodi che nella sinistra italiana vengono sbrigativamente liquidati come “grillini”. Il 900 della sinistra si supera con una scelta integrale di democratizzazione del suo funzionamento interno. La forma partito, che chi ha oggi più di 50 anni ha conosciuto, è incomprensibile a chi ne ha meno di 30 anni. Dentro SEL ho vissuto la fatica per aprire alla partecipazione, per fare consultazioni su scelte dirimenti, per proporre piattaforme democratiche sotto il fuoco di fila delle critiche di subalternità alla “finta democrazia” sul web.
Tutte critiche che hanno un fondamento di verità, ma che scartano sul punto centrale: oggi le competenze sono molto diffuse, gli orari della vita quotidiana sono diversificati: non ci sono riunioni che possano sostituire per coinvolgimento e approfondimento una @democracy correttamente organizzata, un uso sapiente ed integrato del web e delle relazioni dirette..
La sinistra italiana ha le idee, ma è consapevole che senza un metodo integralmente democratico è condannata al fallimento?
Per questo occorre rompere gli indugi: una nuova forza può nascere solo dallo scioglimento di quelle esistenti, dalla condivisione di un metodo di decisione che valorizzi la persona e la sua centralità nei processi decisionali.
Si comincia a Roma dal 19 al 21 Febbraio. Per la sinistra di tutte e tutti.
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